venerdì 29 ottobre 2010

Halloween

Halloween si avvicina, questa ricorrenza mi é sempre piaciuta anche se da piccola non la festeggiavamo ed anche ora é mal vista da molti, ma mi piace il suo aspetto spirituale di connessione con un altro mondo.
In tema di streghe e mostri (che poi non fanno di per sè parte della vera tradizione di Halloween), mi piacciono molto i disegni di Lotje, piccola strega pasticciona.
Io ho il libro Lotje e l'albero di Natale, i disegni sono molto particolareggiati e delicati, ci sono altri libri di Lotje e magari me li comprerò, mi piace molto come é presentato il suo personaggio di streghetta: senza paure ma anzi con tenerezza e ironia.

A Simone poi piace molto questa festa, soprattutto il mettere un lumino acceso fuori dalla finestra la notte del 31 ottobre, perché le anime dei defunti possano ritrovare la strada: purtroppo nel suo lavoro in ospedale Simone é a contatto con la morte quotidianamente ed il mantenere vivo il ricordo ed il "dialogo" con i suoi pazienti che ora non ci sono più é per lui molto importante.
Ieri mattina non ho dovuto lavorare e neanche oggi pomeriggio (solo stamattina) ed avere due mezze giornate libere é stato rigenerante.
Soprattutto oggi, ne ho subito approffittato per mettermi ai fornelli appena tornata a casa, a preparare cus cus per pranzo e scones al limone ascoltando un bel cd di musica (la colonna sonora del film Il concerto)
Al pomeriggio, complice un bellissimo sole, ho camminato per due ore nei boschi, finalmente, mi mancava questo contatto con la natura, ero abituata a camminare tutti i giorni ed ora ne sento la mancanza, sto fin troppo seduta con i bambini a scuola ogni giorno!
Ho visto anche uno scoiattolino, era vicinissimo a me, a circa due metri, su un ramo basso e si stava mangiando qualcosa, quando mi ha visto é rimasto immobile per la sorpresa per una decina di secondi, io ero a bocca aperta, non mi aspettavo di vedere uno scoiattolo così da vicino...poi é corso via ma é stato un attimo meraviglioso.
Spesso mi sorprendo anche io di come sia semplicemente stupendo il posto dove abito.
Sono poi passata fino al nostro campo a raccogliere un cavolo romanesco per cena, davvero poter mangiare un cibo coltivato da sè non ha prezzo.
Tra poco lo trasformerò in questa zuppa e andrò ad infornare la focaccia che sta lievitando...oggi si vede proprio che avevo voglia di creatività e cucina.
Intanto fervono i preparativi per festeggiare una ricorrenza speciale..ritrovare del tempo per creare, costruire qualcosa di molto speciale per la persona che amo é davvero un privilegio e mi sto come sempre divertendo a sbizzarrirmi con fantasia a creazioni...per festeggiare insieme la nostra festa!
Buon weekend di riconnessione con voi stessi e con chi vi sta attorno.

martedì 26 ottobre 2010

Il mio lavoro

In alcuni giorni torno a casa stanchissima sia fisicamnete che soprattutto emotivamente:
lavorare nel sociale può rivelarsi spossante se ci si immedesima troppo, se le storie di vita con cui si viene in contatto non sono sempre piacevoli ma anzi si tratta di bambini difficili,
famiglie problematiche, casi complicati da seguire se non c'é collaborazione da parte dei genitori dei bambini.
A volte torno a casa stufa di tutto questo sociale, di andare su e giù tutto il giorno sempre ad occuparmi di persone malate o in difficoltà, sempre a dover essere sorridente, disponibile anche se le ore di lavoro sono tante e lo stipendio é invece striminzito.
Poi a volte succede che durante la mensa i bambini delle elementari si mettano spontaneamente a giocare tra loro facendosi domande e indovinelli di storia (!) da un tavolo all'altro e prenotando le risposte battendo la mano sul tavolo, da soli, di loro iniziativa ed io rimango estasiata ad ascoltare quante cose sanno e che domande intelligenti sanno fare.
Oppure succede, come oggi, che riesco a far addormentare contemporaneamente e senza problemi 12 bambini di due anni, tra cui una bambina che le maestre mi dicevano impossibile da far addormentare senza tenerla in braccio:
invece l'ho fatta sdraiare e solo tenendole la mano e cantandole una canzoncina si é messa a dormire senza problemi.
Ad un'altra mensa un bambino che é uguale sputato a Simone da piccolo (capelli rossi lentiggini e aria da furbetto), mi abbraccia appena mi vede e si mette a raccontarmi che suo papà gioca a basket ed é campione d'Italia e mi scongiura ogni giorno di non dargli da mangiare il riso se c'è come pranzo.
Oppure al doposcuola capita che un bambino marocchino abbia già finito di fare i compiti e mi chieda se invece di giocare può aiutare le sorelline a finire i loro compiti e mi spiega che sua mamma é sarta e di tutti i lavori ed i vestiti che questa signora sa cucire.Mi invita ad andare a casa sua che sua mamma mi insegnerà a cucinare il cus cus.
Allo stesso dopo scuola per bimbi stranieri c'é una bambina peruviana minuscola, che fa prima elementare ed é arrivata qui 3 settimane fa:
mi parla in spagnolo di Lima ed io capisco 2 parole su 10 ma é così buffa!
Allo stesso doposcuola una bambina della Costa D'Avorio mi racconta dei suoi fratelli che abitano ad Abdjan e quando le dico che sono stata in Ghana sorride di meraviglia.
Oppure succede che in bambino disabile grave ci siano dei lievi miglioramenti e che abbia imparato a dire "ca" quando vuole dire ciao.
Alle medie, durante l'ora di arte, un ragazzino fa un disegno a tempera stupendo, gli dico che da grande sarà un artista e lui mi risponde fiero e orgoglioso "No, io da grande farò il carrozziere!".
Ieri in biblioteca mentre stavo lavorando un ragazzetto sui 15 anni é venuto a chiedermi se avevo un libro sull'amore.
Gli ho chiesto su cosa in particolare, visto che é un tema molto vasto, e lui mi ha detto timido "un libro su un ragazzo e una ragazza per sapere se va a finire bene o no" e mi ha fatto una tenerezza incredibile questa sua paura.
Allora, quando succedono queste cose belle, mi ricordo perchè amo così tanto il mio lavoro, il contatto con la gente, il sapere ogni mattina alle 6 e mezza quando mi alzo che sto per fare qualcosa di bello, utile e importante per tutta la società.
Cosa vi piace dle vostro lavoro?
Per una pausa di dolcezza dai nostri lavori possiamo ricaricarci su questo sito che ho scoperto da poco :-) Su su ggi é già mercoledì!

lunedì 25 ottobre 2010

Le stanze di lavanda

In questo fine settimana ho finito di leggere il libro Le stanze di lavanda, la storia romanzata della nonna armena dell'autrice.
Si racconta infatti di Lucine, la cui vita rimane segnata per sempre dal genocidio perpetuato nel 1915 dai turchi contro il popolo armeno di cui lei fa parte.
La sua infanzia ricca e felice viene spazzata via dalla ferocia, e dovrà sperimentare dure prove:la morte dell'adorato nonno il cui corpo viene straziato, il rogo della sua casa e della sua famiglia, la marcia della morte attraverso il deserto fino a Deir-El Zor, campo di raccolta per i profughi in pieno deserto siriano.
In molti punti la storia é straziante, talmente tragica da sembrare del tutto inverosimile che in una sola esistenza s possano vivere così tanti episodi terribili:
non so quanto ci sia di romanzato,quanto di vero, molte vicende soprattutto nel finale sono secondo me esagerate e spingono troppo al melodramma e alla commozione forzata nel lettore.
Tuttavia, il libro é ben scritto, molto scorrevole ed avvincente e soprattutto permetet di leggere dal di dentro un episodio storico come quello del genocidio armeno che é ancora insoluto a livello politico e molto controverso,come rimane ancora chiusa la frontiera tra l'Armenia e la Turchia, che naga il genocidio.
Mi sono tornati in mente i tantissimi volti incontrati in Armenai quest'estate, i tratti somatici particolari con la carnagione molto chiara, ma capelli e occhi scurissimi e profondi, nasi e profili greci e labbra scarlatte.






Quest'estate ho preparato secondo le indicazioni di Kya lo sciroppo di lavanda, usando i fiori della lavanda raccolta in montagna.
Ho poi usato questo sciroppo per aromatizzare una focaccia dolce:
500 gr di farina
50 gr di zucchero
300 ml latte
mezzo cubetto di lievito di birra
sale
80 gr burro
sciroppo di lavanda (o potete usare anche solo zucchero aromatizzato e fatto un po' imbiondire).
Ho impastato farina e sale, lievito sciolto nel latte, 50 gr di burro e 5o gr di zucchero.
Ho fatto lievitare per circa un'ora e ho poi steso la pasta in una teglia, l ho bucherellata e ricoperta con 4 cucchiai abbondanti di sciroppo di lavanda e con i rimanenti 30 gr di burro a pezzetti.
Ho cotto per circa 20 minuti a 180 gradi.
Lo sciroppo di lavanda ha creato un profumo meraviglioso e anche il gusto mi é piaciuto molto.
Rifarò questa focaccia prossimamente,ora che ho letto questo libro in cui il profumo di lavanda permette alla protagonista di ritornare al ricordo della sua infanzia perduta.
Che libro avete letto ultimamente?

sabato 23 ottobre 2010

Ospitalità e gratitudine

Mi piace molto andare a casa di altre persone, sono curiosa e mi diverte scoprire come vivono.Vi ho anche raccontato dei miei viaggi in famiglia .
Questa settimana con molto piacere sono stata ospite a casa di altre persone, e sono stati incontri arricchenti.
Proprio ieri sera infatti io e Simone siamo andati in montagna a casa di una coppia responsabile della pastorale familiare e ci siamo fermati a cena.
L'ospitalità ricevuta é stata spontanea, abbiamo mangiato con loro in cucina e preparato insieme la tavola, io avevo portato una torta e della marmellata e loro avevano invece preparato una zuppa di cipolle, cotta sulla stufa.
Abbiamo mangiato molto semplicemente, con calma, chiacchierando e sentendoci profondamente accolti come ospiti.

Invece lunedì sera ho provato empiricamente cosa potrebbe significare lavorare come doula, andando a casa di una mia amica che ha una bimba di un anno e aspetta un maschietto che nascerà a dicembre.
Ho dato una mano con la bimba, a lavarla, vestirla, a giocare con lei.
Ho ascoltato la mia amica parlare.
Sono rimasta dal pomeriggio fino alla sera tardi, inviatata a cena abbiamo mangiato tutte e tre una teglia di lasagne al forno e anche qui poter condividere del tempo così intimo con la mia amica e la sua bambina é stato un dono.
Sono grata per questi momenti di ospitalità, per questa semplicità nel condividere dei pasti
insieme, senza formalismi, con del cibo casalingo appena cotto.
Sono grata per essere circondata da persone buone, gentili, per essere loro amica.
Sono grata di poter condividere tutto questo con Simone, e grata della sua telefonata di mercoledì sera, "ti ho chiamato solo per dirti che sono contento di noi così come siamo".
Sono grata per aver sentito questa notte le mucche che passavano in strada scendendo dalla montagna per tornare qui in paese, il rumore dei loro zoccoli sull'asfalto e dei campanacci che suonavano nella notte.
Sono grata per aver visto giovedì i corvi attorno alla scuola che prendevano le noci e le buttavano in volo sulla strada asfaltata per romperne il guscio e mangiarle:
mi sono fermata ad ascoltare il toc toc dei gusci che cadevano in terra dall'alto.
Voi per cosa siete grati oggi?
Per cosa siete grati questa settimana?

mercoledì 20 ottobre 2010

Invito per un the

Sono le cinque di pomeriggio, l'ora per eccellenza della merenda con un buon the, vorrei offrirvene uno vero, magari speziato o alla frutta come questo al mirtillo che ho bevuto io;
un the per scaldarvi dal freddo (qui le montagne sono già tutte innevate) e per fare una pausa a metà settimana, ricaricare le pile.
Un buon the e due chiacchiere per raccontarci come sta procedendo la vita.
E magari sgranocchiare insieme dei biscotti come questi di pan pepato che fanno già tanto atmosfera di Natale.
Avete già in mente cosa preparare?
Non so voi ma quando inizia a fare freddo inizio automaticamente a pensare al Natale!
Vi invito allora ad una merenda virtuale, so che queste foto non sazieranno il vostro appetito ma un briciolo di luce autunnale vi arriverà immaginando di stringere la mani attorno alla tazza tiepida.
Buona serata, cosa cucinate di buono per cena?
Per me e la mia famiglia sarà tortillas messicane con pollo, appena torno a casa dal lavoro.
Un abbraccio morbido a tutti voi

domenica 17 ottobre 2010

What I love today

Ringrazio Valentina e Martina per avermi assegnato questo premio!
E rispondo come prevede il riconoscimento, elencando 10 cose che mi piacciono.
1-Simone:
la sorpresa che mi ha fatto venerdì tornando dal master a Milano, quando é passato in biblioteca a trovarmi e non me lo sarei mai mai aspettato (credevo tornasse parecchie ore dopo).
Gli abbracci, le lunghissime chiacchierate, le passeggiate sotto la pioggia di questo weekend, la cena di ieri sera sotto la pioggia che scrosciava,l'emozione nel vederlo.
La merenda di oggi pomeriggio, con i the che abbiamo scelto e sorseggiato insieme qui.
2-Le mie amiche:
la serata con Ilenia in pizzeria,i tantissimi progetti creativi che abbiamo in mente di realizzare, le nostre risate e la nostra allegria contagiosa.
La lezione di yoga settimanale con Simona, e l'aver incontrato alla stessa lezione un'altra amica carissima.
Il pranzo ed il pomeriggio di ieri a Torino con Pamela, le confidenze, il caffè preso al volo nel nostro bar preferito quando eravamo compagne di università.
Le email che mi mandano le amiche in erasmus in Spagna, i messaggi quotidiani con cui sento le altre mie compagne di ventura.
Legami bellissimi!
3-Il seminario di introduzione alla figura della doula che ho seguito ieri a Torino, organizzato dall'Opera Munifica.
Un'atmosfera carica di serenità, eravamo più di 30 donne ad incontrare Emanuela Geraci fondatrice della prima scuola per doule in Italia.
Sedute cerchio ci siamo presentate, eravamo un mondo multicolore di età, provenienza e abbigliamento, un panorama di donne oguna speciale in sè.
Abbiamo ballato e ci siamo scatenate su di una musica spagnola arabeggiante, su di un'altra musica molto più calma ci siamo abbracciate, abbiamo riso, abbiamo camminato in cerchio per la stanza:
chiunque ci avesse osservato ci avrebbe trovate fuori di testa e proprio per quello abbiamo ballato e ci siamo scatenate ancora di più, é stato divertente e liberatorio.
Poi siamo passate alla presentazione vera a propria della figura professionale della doula, quanto vorrei frequentare il corso!
Vedrò cosa si può fare!
4-Il profumo ed il sapore di mele e cannella.
5-I nuovi libri presi in biblioteca.
6-I cappelli di lana che torno ad indossare dopo la stagione calda.
7-Il colore energizzante di questo sapone ed il suo profumo fresco.
8-Questa iniziativa della comunità Papa Giovanni XXIII per sostenere progetti nutrizionali in Italia e nel mondo, ed piccolo ricettario ricevuto in regalo lasciando un'offerta.
9-Skype che mi permette di parlare in tutto il mondo con le mie amiche lontane, soprattutto quelle che sono a Mosca.
10-Queste foto e l'atmosfera di semplicità che trasmettono:
la sposa ha fatto il bagno nel lago insieme alle sue amiche prime della cerimonia, lo sposo é arrivato in canoa...sono stupendi.

Buon inizio settimana, che sia ricca di amore donato e ricevuto.

giovedì 14 ottobre 2010

Los trenta y tres

Si oggi gioisco per il salvataggio dei 33 minatori cileni, per questo evento che ho seguito da ieri mattina quando, prestissimo, nel buio di casa prima di andare al lavoro, ho acceso EuroNews per il telegiornale ed ho scoperto la diretta.
Nelle pause dal lavoro andavo a vedere come procedeva la risalita nella capsula Phoenix fino alla luce.
Mi sono commossa ieri mattina, nel vedere le immagini dei primi 3 minatori estratti, gli abbracci con i soccorritori, con i famigliari, con il presidente cileno:
commossa nell'osservare la trepidazione di chi li aspettava in superficie ed i loro sorrisi genuini una volta risaliti.
E soprattutto mi ha colpito la loro forza e la forza che l'essere umano ha di sopravvivere e di lottare in qualsiasi situazione, anche la più estrema, la volontà di potercela fare, la tenacia e caparbietà anche di fronte a realtà spaventose, il coraggio di rischiare.
La forza che che sa rendere un individuo eroico nelle sue azioni e capace di sperare e operare oltre il possibile.
Voglio ricordarmi questo, voglio tatuarmelo bene in mente, io che non devo scendere in miniera a lavorare, che possiamo sopportare e vincere qualsiasi cosa, qualsiasi paura o incertezza, che non ci sono situazioni che non possono essere vinte.
Che si può e si deve sempre avere il coraggio di lottare.
A volte i sogni in cui crediamo ci sembrano ancora così lontani ed irraggiungibili,ma i 33 della miniera mi hanno ricordato con forza che bisogna allenarsi alla pazienza, esercitarsi ogni giorno, magari la meta non é ancora a portata di mano, bisogna saper aspettare il momento buono, il proprio turno, esercitarsi costantemente alla pazienza.
E nel frattempo tenere i muscoli saldi e buoni per essere capaci di forza e entusiasmo quando la ruota girerà a favore e non sarà più solo il turno di costruire castelli in aria, ma anche di costruirci sotto delle fondamente vere.
Nel frattempo, aspettiamo.
Ecco, la lezione dei minatori spero di tenermela ben bene in mente ogni giorno da quando mi alzo a quando mi corico:saper aspettare, esercitarsi alla pazienza e mantenere viva la speranza.

domenica 10 ottobre 2010

Pause di quiete

Questa é stata una settimana impegnativa, correre su e giù ogni giorno per 10/12 ore di fila, dividendomi tra le 4 scuole dove lavoro come assistente al sostegno, confrontarmi con la disabilità spesso sfiancante di questi bambini e quello che comporta:
poca voglia da parte loro di fare gli esercizi proposti, ammutinamenti e ribellioni varie, il confrontarmi con le loro difficoltà, i loro scatti di ira o di noia.
Sono a casa solo la domenica, se no mi alzo sempre prestissimo, ho iniziato a lavorare anche in una biblioteca che però dista molti chilometri da casa mia, sono lavori che mi piacciono moltissimo ma la fatica si fa sentire, allora ho cercato durante la settimana di ritagliarmi altri piccoli momenti di quiete.
- Come fare una passeggiata nel bosco vicino alla scuola di montagna ad osservare l'autunno che si diffonde
-Fotografare le gocce di pioggia appese ai fili del bucato, appena sorto il sole, prima di andare al lavoro
-Riscaldarsi attorno alla stufa la sera
- Cucinare pollo e gamberi con cocco e curry, nuova ricetta indiana strepitosa -Ricevere croissant freschi e nuove calze calde da parte di mia mamma, la domenica mattina, per il mio onomastico
-Ammirare i colori di un centro tavola autunnale
-Ricevere e gustare un barattolo di funghi sott'olio fatti in casa
- Cucinare la tarte tatin la domenica mattina, unico giorno a casa dal lavoro, per un pranzo con mia zia Piera, i cuginetti e Simone. e ricevere un'altra tarte tatin per lo stesso pranzo da parte di Simone, per il mio onomastico.
Lo stesso Simone che giovedì dopo aver guidato 6 ore in giornata per andare a Milano a dare un esame, ha organizzato per me una piccola sorpresa con una canzone romantica ed una merenda, gesto speciale perchè molto inconsueto!
-Ricevere un cestino di cibi buoni da parte dei miei zii, in "cambio" per il pranzo
-Andare alla lezione di yoga il giovedì sera anche se ero stanchissima ed uscirne rigenerata- Iniziare un nuovo libro
-Andare al negozio biologico a prendere degli spuntini da portarmi a scuola nell'intervallo mentre lavoro come maestra di sostegno
-Fare un giretto per negozi dai colori autunnali e portarsi a casa qualcosa di nuovo da indossare -Passare un po' di tempo (anche se molto meno di quello che vorrei..) con i miei cuginetti e le mie zie, soprattutto a parlare del lavoro con le mie zie che sono tutte o maestre dell'asilo o educatrici, confrontarmi con loro sui vari metodi educativi, su libri e progetti per bambini da fare a scuola, sulla disabilità dei bambini che seguo.- Incontrare con Simone due coppie di amici per un aperitivo e ricevere l'invito al matrimonio di una mia amica molto cara...incontrare un'altra mia amica per un the mattutino e sentirla raccontare del suo recente viaggio a Londra.
-Prendermi cura di me:nelle pause dal lavoro, lunedì sono andata dall'osteopata e ieri a tagliarmi i capelli, piccoli gesti di cura.
-Preparare i gnocchi con formaggio per pranzo insieme a mia mamma e portarne anche un piatto a mia cugina che abita nella casa a fianco
- Ricevere la visita di una carissima amica del Burkina Faso con i suoi due bimbi, il più piccolo di appena un mese, e chiacchierare con lei dell'africa:ad esempio in Burkina quando nasce un bimbo si regalano alla mamma brodo di pollo (per rimettersi in forze) e del sapone che le servirà per lavare i vestiti del bambino visto che non usano pannolini.
Ancora più bello dopo aver visto questo film proprio martedì sera.Buona nuova settimana con un nuovo augurio per coniugare la passione del lavoro con la calma, sarà una settimana particolare perché Simone sarà a Milano e non ci vedremo, cercherò nuovi attimi di pausa tra un lavoro e l'altro e tra le gocce di pioggia.