Questo weekend é stato bello, ricco di gioia, di momenti in cui mi sono sentita bene, anzi mi sono sentita fortunata, privilegiata.Ho pensato come mi capita spesso che ho tutto quello di cui ho bisogno, non mi manca niente e non potrei avere di più di quello che ho.
Ho cucinato questa torta di fragole di Smitten Kitchen con le fragole raccolte nell'orto, una torta un po' particolare ed ero scettica nel prepararla, ho modificato un po' le dosi mettendo meno zucchero e un po' più di farina, poi con le fragole ho ricoperto la superficie della torta:ed ecco un dolce delizioso dal buonissimo gusto di fragola e dall'ancora più inebriante profumo di fragole mature.
Sono andata al negozio equo solidale, ho preso l'ultimo numero della Cucina del Corriere
e ho visitato la mostra Piccola galleria della Alpi Marittime con immagini di montagna, particolari e di forte impatto visivo, dipinte dal vivo dal giovane autore che scala le nostre meravigliose montagne portandosi dietro pannelli e colori per ritrarre i paesaggi in presa diretta.
Ho notato che compro molto meno ora, ma compro meglio, cerco di non sprecare, e così ogni acquisto é una festa perchè é più raro, più meditato e necessario.
A casa di mia nonna, quella stessa sera, mi sono sentita infinitamente in pace, il sole al tramonto era caldo ma dolce, mi sono sistemata in cortile a leggere la rivista tra gli alberi di albicocchi, gli uccelli volavano in cielo:quiete, venticello, un cortile grande in cui sono cresciuta ed in cui mi sento sempre bene.
Mi sono sentita privilegiata, si privilegiata per poter avere un posto così, una cascina in campagna, grata per la natura attorno a me e per l'accoglienza sempre pronta della mia grande famiglia.
Chiamo sempre la casa di nonna "la mia Itaca", uno dei posti più belli al mondo.
E poi una grigliata, la prima dell'estate, all'aperto nel giardino di mia zia Polly per il suo compleanno:bambini che corrono, buon cibo, confidenze con le mie zie, con Simone.
Ah la mia famiglia ingombrante quanto é bella, quanto é veramente famiglia, porto sicuro, luogo di scambio!
Prima di partire, verso le 5 e mezza di notte, mentre dormivo, ho sentito passare lungo la strada sotto casa il gregge di pecore che transumava per salire verso la montagna, con i campanacci che mi hanno svegliata e mi hanno fatta restare per un po' in quel mondo tra sonno e veglia in cui i passi delle pecore sotto la finestra ed il loro scampanio sembravano un sogno, ma era tutto vero, che emozione sentire la transumanza passare!
Che privilegio abitare in un posto così bello, essere circondati da valli e montagne e da così tanti rifugi e laghi da non riuscire a vederli tutti.
L'ho già scritto altre volte ma veramente non potrei vivere altrove, non a lungo, questo paesaggio aguzzo mi é troppo familiare, troppo caro, in un luogo basso di pianura o città mi sneto persa, senza ostacoli allo sguardo, senza chiaro orizzonte.
Qui invece ovunque giro lo sguardo c'é un profilo, una vetta, una catena montuosa che si frappone, una cima innevata.
Questa volta siamo andate al rifugio Soria, una gita facile facile su mulattiera che si apre sul colle delle Fenestre una volta arrivati al rifugio.
Poter stare tante ore all'aperto, al sole, sentire l'aria della montagna che ha un profumo diverso, sentire la salinità della pelle dopo la salita, un pic-nic tra l'erba con di fronte questo spettacolo grandioso del colle ancora innevato:si sono fortunata ad abitare qui in mezzo al verde, a davere il tempo e l'ooportunità di godermi queste montagne, di poterci camminare e sentire le gambe felici dello sforzo.
Felice nel poter riempirmi gli occhi di verde, azzurro, bianco, grigio, dei colori dei fiori, e degli animali scorsi lungo il cammino come questo stambecco venuto a pochi metri da noi.
Privilegiata nel poter riallacciare l'amicizia con Simona, dopo alcuni mesi in cui i tanti impegni reciproci ci avevano dato meno occasioni per vederci, privilegiata nell'avere un'amica con cui parlare a cuore aperto, che si si sposerà un mese prima di me, con cui condivido qusto cammino di coppia e questo passo importante.
Un'amica con cui posso parlare dei progetti del matrimonio, di quelli del fututo, che condivide la mia voglia di famiglia, che ama lo sport e la montagna, ama cucinare e mangiare bene, che si interesa di cibo biologico, che lavora come fisioterapista con grande passione.
Un'amica che convive già con il suo fidanzato e che con i suoi racconti e le sue confidenze mi trasmette un'ancor più grande voglia di iniziare una vita quotidiana insieme a Simo, in una casa nostra.
Privilegiata per poter tornare di nuovo a casa di mia nonna, prepararmi un the con calma dopo la montagna, raccogliere gli zucchini dall'orto per mangiarli a cena.
Fortunata per poter raccogliere le ciliegie dagli alberi del cortile, con Simone, per poter parlare con lui e sentirmi ancora una volta le farfalle nel petto quando lui é vicino a me, quando siamo insieme, la sua semplice presenza mi illumina e mi innamora.
Si in questo fine settimana mi sono sentita privilegiata per la vita che ho, non lo dico in senso superbo o arrogante,ma con la cosapevolezza che una vita bella é possibile.
Spesso, ci sentiamo frenati, limiatati, purtroppo anche da chi é vicino a noi e magari vede la vita in modo sconsolato, senza speranza, con continui lamenti.
Invece io credo che la vita sia bella e non ho paura di crederlo, di dirlo, nè di viverla.
Penso che la felicità non ci arrivi così dal nulla ma che molte volte bisogna cercarla, andarsela a prendere questa felicità, non aspettare che il mondo si stravolga.
Non sono ingenua, so che tante cose non vanno, nella mia vita, nella mia famiglia.
Eppure so che questa felicità c'é, anche se bisogna saperla cercare, saperla vedere.
Voglio cercare sempre più di non essere frenata dal pessimismo di chi é vicino a me,di non famri avvelenare da questi pensieri di socnforto,ma di viverla questa vita al massimo, senza sensi di colpa.
Si perchè a chi vede tutto grigio, perdere tempo facendo fotografie é uno spreco, lo stesso cercare nuove ricette, lo stesso l'amore che viene visto come una disillusione.
Invece io voglio guardare questo mondo così, con occhi che esaltano il bello, fermandomi ad assaporarlo, con fiducia che il futuro andrà bene e con gratitudine per quello che ho ora.
Bisogna non smettere mai di convertirsi alla gioia.