Al mercato, ho comprato ricotta fresca, della cera d'api e delle calze di lana, per prepararci bene al'inverno e alle giornate ora più corte e buie.
Abbiamo visitato la mostra ovina vera e propria, allestita nel forte di Vinadio, suggestivo con i suoi alti bastioni e la corte interna, dove erano oggi riunite le pecore esposte e dove avveniva la premiazione dei capi migliori e dei loro allevatori, alcuni molto giovani.
Tra i vari recinti, uno con un agnellino appena nato, tanto da avere ancora il cordone ombelicale attaccato e sanguinante, ma già agile sulle gambette e indaffarato a bersi il late della mamma.
Donne e uomini in costume occitano tradizionale, che con gesti abili e precisi ridavano vita agli antichi mestieri, come filare la lana grezza o intrecciare sedie di paglia.
E attorno a tutto questo, i colori dell'autunno che esplodevano con forza, vivaci, abbaglianti nel sole oggi ancora caldo nonostante martedì scorsa sia già caduta un po' di neve e se ora in città si é sciolta più su le montagne sono già tutte belle bianche.
Abbiamo guardato il paesaggio dall'alto e siamo saliti fino ad un altro forte, il Neghino, anche qui quanti ricordi di gite domenicali e di un'altra mostra delle Sambucane dove da piccoli io e mio fratello trovammo un agnellino ed il pastore avrebbe voluto regalarcelo perché la bestiola era orfana, e giocammo con quel piccolo animale tutto il pomeriggio, fantasticando di aggiungere un posto per lui nella nostra stalletta dove già vivevano conigli e galline,poi a malincuore dovemmo lasciarlo lì, ma a volte ancora songo di averlo con noi.Oggi abbiamo mangiato all'aperto sull'erba al sole, condividendo tutto con la banda di cuginetti venita su con noi alla mostra, i miei genitori, mio fratello.
Gli alberi attorno tutti arancioni, verdi, anche i larici, gialli, rossi, marroni, pennellate del pittore autunno sulle montagne.
Passeggiare sul sentiero era un continuo "ooh" per il cuore e per gli occhi immersi nei colori dei boschi di Vinadio.
Per concludere in bellezza, una coppia di amici sposi invitati da noi per il the pomeridiano, ci racconta dell'arrivo di due gemellini che nasceranno a marzo nella loro famiglia, e mentre parliamo con loro cuoce in forno il pane preparato da Simone e sul fuoco si scalda la zuppa preparata già in anticipo stamattina prima della gita in montagna, con cipolla, patata e un bel cavolfiore raccolto nell'orto.
E voi cosa avete fatto in questa domenica di autunno?