Ieri sera avevo proprio bisogno di sfogarmi un po' e soprattutto distrarmi dopo gli ultimi faticosi giorni e l'esperienza dell'ospedale.L' occasione é stata quella di andare con una mia carissima amica alla mostra Sguardi dall'India,una mostra fotografica molto intensa e bella inaugurata ieri a Caraglio (vicino a Cuneo). Le foto ripercorrono 12 anni di viaggi lungo l'intera India da parte di Sebastiano Ramello,un giovane reporter-viaggiatore compaesano della mia amica.
L'atmosfera nel teatro civico dove si é svolta la serata era molto bella,con incenso,bandierine colorate di preghiera appese ovunque,e offerti gratuitamente a tutti the chai (the nero speziato con latte) e the con limone e zenzero,molto buoni.Sul palco del teatro erano poi disposti vari pouf e cuscini indiani coloratissimi,teire con the caldo,strumenti musicali e il materiale usato dal reporter nei suoi viaggi in India :una tenda,sandali..in quanto vuole sempre viaggiare in semplicità,con semplici calzature,senza orologio nè alcun dispositivo elettronico.Infatti Sebastiano non ha sponsor perché non utilizza attrezzatura da montagna molto tecnologica,o scarpe sportive all'avanguardia,la sua tipologia é il viaggio semplice e lento.
L'atmosfera nel teatro civico dove si é svolta la serata era molto bella,con incenso,bandierine colorate di preghiera appese ovunque,e offerti gratuitamente a tutti the chai (the nero speziato con latte) e the con limone e zenzero,molto buoni.Sul palco del teatro erano poi disposti vari pouf e cuscini indiani coloratissimi,teire con the caldo,strumenti musicali e il materiale usato dal reporter nei suoi viaggi in India :una tenda,sandali..in quanto vuole sempre viaggiare in semplicità,con semplici calzature,senza orologio nè alcun dispositivo elettronico.Infatti Sebastiano non ha sponsor perché non utilizza attrezzatura da montagna molto tecnologica,o scarpe sportive all'avanguardia,la sua tipologia é il viaggio semplice e lento.
Ieri sera abbiamo poi visto il video-documentario del suo ultimo viaggio in India,per 11 giorni nel deserto del Thar lungo le antiche vie nomadiche del deserto.Per 600 km si é spostato a dorso di un grosso domedario,in autosufficienza.La cosa che mi ha colpito é che il dromedario pur camminando va più piano che un uomo a piedi,quini il suo viaggio é stato veramente lentissimo,meditativo.Molto interessante!
Ci ha poi raccontato che da piccolo faceva un gioco con i suoi genitori e sua sorella:lui con la mamma,e la sorella invece con il papà ma contemporaneamente,partivano in autostop e facevano una gara a chi arrivava prima in un posto,tipo Caraglio-Cuneo in autostop..e da lì gli é venuta la passione per i viaggi! :)
La passione per l'India a me viene già solo a guardare queste foto bellissime di Eniko.
Ci ha poi raccontato che da piccolo faceva un gioco con i suoi genitori e sua sorella:lui con la mamma,e la sorella invece con il papà ma contemporaneamente,partivano in autostop e facevano una gara a chi arrivava prima in un posto,tipo Caraglio-Cuneo in autostop..e da lì gli é venuta la passione per i viaggi! :)
La passione per l'India a me viene già solo a guardare queste foto bellissime di Eniko.
Questa serata mi ha dato nuovo slancio ed ottimismo,e mi ha davevro rasserenata..sempre più a fondo,capisco e condivido chi dice che il bello esisite e che bisogna solo tirarlo fuori,parlarne,spargere il bene che abbiamo a tutti quelli che incrociamo lungo la via.Mi piace molto questo post di Ester che lo descrive molto bene.
Buona continuazione di settimana a tutti..se riesco stasera torno di nuovo alla mostra per vedere il secondo documentario,"14 mesi in autostop attraverso India e Nepal" :)