Lo scorso fine settimana sono salita in montagna, nella selvaggia Val Maira, insieme ad un gruppo di altre doule, per tre giorni da passare insieme in compagnia.
Il primo giorno pioveva, la nebbia orlava i boschi e le vette: nella piccola borgata solo silenzio e dentro, camini accesi, cibo buono e i cuscini già disposti in cerchio per accogliere nove donne e un neonato.
Durante il pomeriggio di venerdì abbiamo avuto la fortuna di incontrare una donna straordinaria, Maria Iole: esperta di erbe spontanee, erborista, studiosa di astrologia umanistica, filosofa...e tanto altro! Mentre fuori il tempo era grigio e cupo, Maria Iole ci ha accompagnati in una densa riflessione sull'importanza delle nostre radici, sia quelle terrene che le radici aeree, celesti. Abbiamo chiacchierato dai nostri segni zodiacali e dei nostri temi astrologici di nascita, del lungo cammino di discernimento per capire cosa tenere e cosa lasciare o cambiare di ciò che abbiamo ricevuto e imparato finora nella nostra vita, dalle relazioni che abbiamo avuto con le nostre radici familiari.
Soprattutto, è stato bellissimo essere con altre donne che stanno seguendo un profondo percorso personale di ricerca, di studio, di ascolto. Il pomeriggio è stato molto arricchente e ognuna di noi ha potuto capire e analizzare qualche tassello in più della propria personalità e della propria storia personale, anche se il discernimento è continuo e molto complesso, ma è importante sapere si stare scavando e crescendo nella giusta direzione, cercando sempre maggiore consapevolezza e autenticità.
Il giorno successivo abbiamo fatto una lunga camminata in montagna, in un paesaggio punteggiato dall'ultima neve e dai primi crocus nei prati, scambiando chiacchiere e riflessioni a piccoli gruppetti man mano che la strada proseguiva. Nella neve abbiamo anche incontrato le tracce di quello che ci è parso un lupo e che per un largo tratto sono andate proprio nella nostra stessa direzione. Invece che Donne che corrono con i lui, abbiamo scherzato sul fatto che eravamo in quel momento Donne che affondano con i lupi, visto che non avevamo le ciastre e dove la neve era più alta stavamo arrancando nel boschetto. Il paesaggio era magnifico, con gruppetti di betulle, lo scorrere impetuoso del torrente Maira e le cime delle montagne più alte ricoperte di neve e nuvole bianchissime.
La sera ci siamo riunite nella tenda rossa, un momento di scambio e condivisione tra donne su un tema stabilito, in questo caso quello delle radici. La tenda rossa è sempre un momento molto forte, di grande scambio emotivo, ed anche molto suggestivo nel raccoglimento del cerchio di donne. Nell'antichità la tenda rossa era quella dove si riunivano le donne della tribù o del villaggio durante il ciclo mestruale ed era una tenda solo per loro, in cui erano ammessi al massimo i neonati ma non altri maschi. Durante il tempo di permanenza nella tenda, le donne avevano l'occasione di raccontarsi, di scherzare, di stare insieme senza interferenze.
La domenica mattina abbiamo invece lavorato ad un laboratorio di scrittura, elencando i nomi di tuti gli alberi che conosciamo e scrivendo ognuna sul suo quaderno la storia di alcuni alberi che sono significativi nella nostra vita, per poi condividerne il racconto. Provenendo da varie zone d'Italia è stato molto interessante scoprire che alberi fossero i più presenti in altre regioni e seguire via via il cambiamento dei climi e dei paesaggi mentre proseguivano i racconti. Quanti alberi nuovi abbiamo imparato!
Ecco com' è un ritrovo di doule: si parla, ci si racconta, si imparano cose nuove, si mangia bene ( e tanto!), si preparano tisane, si organizza insieme la vita della casa, si imparano massaggi...e si ritorna un poco a quella condivisione tra donne e tra "vicine" che un tempo era molto diffusa e che oggi è fortemente necessaria.
Il primo giorno pioveva, la nebbia orlava i boschi e le vette: nella piccola borgata solo silenzio e dentro, camini accesi, cibo buono e i cuscini già disposti in cerchio per accogliere nove donne e un neonato.
Durante il pomeriggio di venerdì abbiamo avuto la fortuna di incontrare una donna straordinaria, Maria Iole: esperta di erbe spontanee, erborista, studiosa di astrologia umanistica, filosofa...e tanto altro! Mentre fuori il tempo era grigio e cupo, Maria Iole ci ha accompagnati in una densa riflessione sull'importanza delle nostre radici, sia quelle terrene che le radici aeree, celesti. Abbiamo chiacchierato dai nostri segni zodiacali e dei nostri temi astrologici di nascita, del lungo cammino di discernimento per capire cosa tenere e cosa lasciare o cambiare di ciò che abbiamo ricevuto e imparato finora nella nostra vita, dalle relazioni che abbiamo avuto con le nostre radici familiari.
Soprattutto, è stato bellissimo essere con altre donne che stanno seguendo un profondo percorso personale di ricerca, di studio, di ascolto. Il pomeriggio è stato molto arricchente e ognuna di noi ha potuto capire e analizzare qualche tassello in più della propria personalità e della propria storia personale, anche se il discernimento è continuo e molto complesso, ma è importante sapere si stare scavando e crescendo nella giusta direzione, cercando sempre maggiore consapevolezza e autenticità.
Il giorno successivo abbiamo fatto una lunga camminata in montagna, in un paesaggio punteggiato dall'ultima neve e dai primi crocus nei prati, scambiando chiacchiere e riflessioni a piccoli gruppetti man mano che la strada proseguiva. Nella neve abbiamo anche incontrato le tracce di quello che ci è parso un lupo e che per un largo tratto sono andate proprio nella nostra stessa direzione. Invece che Donne che corrono con i lui, abbiamo scherzato sul fatto che eravamo in quel momento Donne che affondano con i lupi, visto che non avevamo le ciastre e dove la neve era più alta stavamo arrancando nel boschetto. Il paesaggio era magnifico, con gruppetti di betulle, lo scorrere impetuoso del torrente Maira e le cime delle montagne più alte ricoperte di neve e nuvole bianchissime.
La sera ci siamo riunite nella tenda rossa, un momento di scambio e condivisione tra donne su un tema stabilito, in questo caso quello delle radici. La tenda rossa è sempre un momento molto forte, di grande scambio emotivo, ed anche molto suggestivo nel raccoglimento del cerchio di donne. Nell'antichità la tenda rossa era quella dove si riunivano le donne della tribù o del villaggio durante il ciclo mestruale ed era una tenda solo per loro, in cui erano ammessi al massimo i neonati ma non altri maschi. Durante il tempo di permanenza nella tenda, le donne avevano l'occasione di raccontarsi, di scherzare, di stare insieme senza interferenze.
La domenica mattina abbiamo invece lavorato ad un laboratorio di scrittura, elencando i nomi di tuti gli alberi che conosciamo e scrivendo ognuna sul suo quaderno la storia di alcuni alberi che sono significativi nella nostra vita, per poi condividerne il racconto. Provenendo da varie zone d'Italia è stato molto interessante scoprire che alberi fossero i più presenti in altre regioni e seguire via via il cambiamento dei climi e dei paesaggi mentre proseguivano i racconti. Quanti alberi nuovi abbiamo imparato!
Ecco com' è un ritrovo di doule: si parla, ci si racconta, si imparano cose nuove, si mangia bene ( e tanto!), si preparano tisane, si organizza insieme la vita della casa, si imparano massaggi...e si ritorna un poco a quella condivisione tra donne e tra "vicine" che un tempo era molto diffusa e che oggi è fortemente necessaria.
Se vi incuriosisce la figura della doula, donna che affianca e assiste altre donne durane la gravidanza, il parto e il puerperio, potete leggere qui.
Torno dopo un po' di assenze e devo recuperare la lettura di tuoi post...questo è meraviglioso per l'esperienza fatta e condivisa con noi con tanto di foto che accompagnano e sodddisfano le belle sensazioni della lettura. Una tua frase mi ha suscitato voglia di scrivere...grazie :)
RispondiEliminaUn abbraccio.
STUPENDO!!! Che tre giorni intensa, interessante, arricchente! Queste sono le cose che mi fanno impazzire di gioia! E come sempre, W LE DONNE, anima del mondo, sua luce e suo respiro.
RispondiEliminaTi abbraccio forte
Francesca
Trovo meraviglioso questo racconto e anche le immagini... vi leggo qualcosa di profondamente ancestrale e vero!
RispondiEliminaMi incuriosisce anche la doula... Un saluto
Che meraviglia di giornate ... che "tepore" trasmettete nonostante la neve :D
RispondiEliminaÈ da un po' che non passo nei blog a commentare, il tuo post è una deliziosa sorpresa.
RispondiEliminaMi emoziona sapere che, in più parti del mondo e in luoghi differenti, le donne stiano ristabilendo determinati momenti di condivisione, ne abbiamo veramente bisogno!
Ti abbraccio forte.
Chandana.
Stupendo...Mi hai davvero emozionata con questo racconto di donne che condividono! E'un percorso molto molto interessante quello della doula. Tempo fa ho letto per curiosità"Apprendere la maternità"di Verena Schmidt (di cui avevo già letto "Venire al mondo e dare alla luce) e tante delle cose che hai scritto le avevo ritrovate anche in quel libro... Complimenti per il tuo percorso, Daniela. Ti ammiro tantissimo!
RispondiEliminaGrazie .... bello rileggersi nelle tue parole !!!!
RispondiEliminaChe calore che trasmettono al cuore queste immagini e queste parole.
RispondiEliminaQuanto è bello stare insieme alle "sorelle" e come hai detto tu, quanto necessario oggi. Io pure questo week end ho fatto uno stage di lavoro sul corpo insieme a quasi tutte donne ed è stato un momento di magica condivisione.
Certo che piacerebbe tanto anche a me partecipare a questo percorso doula, dovrei informarmi perchè mi interessa tutto di quello che hai scritto
chebello, sono da tempo affascinata dalla figura della doula!
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