giovedì 27 novembre 2014

Rappresentante mondiale della slow-life


Nelle ultime settimane la mia famiglia, intesa la grande tribù di nonni, zie, delicata operazione cardiaca che ha dovuto affrontare mia nonna e che l'ha vista ricoverata, in sala operatoria e ora in una struttura di riabilitazione.
Inutile spiegare che l'intera famiglia si è dovuta mobilitare, organizzare, questa operazione ha cambiato le dinamiche relazionali e le logistiche per cercare di tamponare l'assenza di nonna da casa e nel contempo di stare vicino a lei in ospedale praticamente giorno e notte da più di due settimane.
Ci sono state e ci sono preoccupazioni, corse, telefonate.
La nostra famiglia, pur nelle innegabili difficoltà sia pratiche che relazionali, sta tirando fuori il meglio di sé, da mega organismo qual è, in cui tutti ci sentiamo un gruppo e in cui il motto dei Moschettieri la fa da padrone se non altro come costante retro-pensiero: "uno per tutti, tutti per uno".
Una dei componenti più particolari della mia famiglia è mia zia Carla, per lei quest'estate ho realizzato un piccolo reportage fotografico di cui voglio condividere qui qualche immagine.
Carla è una presenza silenziosa, par quasi che non ci sia, eppure grande è l'impatto che la sua vita e il suo insegnamento hanno su di noi.
Oggi che negli USA si festeggia il Giorno del Ringraziamento, voglio scrivere qui il mio grazie alla mia famiglia per aver permesso a zia Carla di essere con noi e di poter operare con la sua presenza discreta e lenta per la crescita di ciascuno.
La presenza di Carla mi ha insegnato tantissimo e mi rendo ora conto di ciò che non coglievo da bambina, di quanto il suo semplice esserci e il semplice accoglierla dei miei nonni e delle sue sorelle abbia veramente lasciato una traccia indelebile in me, nel mio modo di vedere il mondo e anche nel mio modo di lavorare, come educatrice e come insegnante.
Carla mi ha insegnato che la normalità è un concetto relativo, perché per me e per tutti noi, la normalità è che esistano e vivano persone come lei, non è un fatto estraneo.
 Per noi la normalità comprende istintivamente la diversità.
Certamente vediamo che Carla si comporta diversamente da noi, eppure questa diversità non ci fa paura, non ci imbarazza, nella nostra famiglia c'è un posto per la diversità come se fosse un fenomeno assolutamente quotidiano.
La mia famiglia mi ha insegnato la dignità profonda e sacra di ogni essere umano, qualsiasi sia la sua vita, qualsiasi siano le sue condizioni di salute...una vita da rispettare e onorare sempre.
Penso che il vivere a così stretto contatto con l'handicap per me sia un vero privilegio, ha tolto le mie paure, mi ha reso una persona più attenta, capace di guardare e sentire meglio.
Non ha permesso che nella mia mente si creasse lo spazio per distinzioni, scelte, schematismi: mi ha mostrato che si può e si deve accogliere sempre e che questa sfida è un accrescimento per tutti.
Secondo alcune interpretazioni di stampo filosofico/spirituale, una persona con sindrome di Down è portatrice di guarigione, la sua anima è molto antica ed è capace di comunicare con le altre persone a livelli molto profondi, in senso sciamanico.
Noi per scherzo abbiamo sempre definito zia Carla come "rappresentante mondiale della slow life" e come monaco zen, vista la sua grande lentezza e meticolosità nei movimenti, l'espressione bonaria, lo spirito buono e gentile e una certa aria di distacco per le questioni futili o annose.
Non mi stupirebbe se lei fosse qui proprio per portarci un messaggio da un'altra epoca, da un'altra dimensione e che di sera, non sorrida nel buio della sua camera come un folletto dopo averci studiati per tutto il giorno.
Da qualsiasi parte tu sia arrivata zia Carla, grazie per aver modellato la tua famiglia intorno a te, grazie per quello che ci hai insegnato e per le barriere che hai tolto in noi!


 




** Vi ricordo lo scambio di Natale che sto organizzando, c'è tempo fino a lunedì per iscriversi! **

10 commenti:

  1. Bellissime... entrambe.
    Grazie per questi tuoi post :)

    Ila

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    1. Grazie, è sempre un'emozione vedere che le mie parole e le mie immagini possono risuonare anche per qualcun altro!

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    1. Grazie Valentina, è un post che meditavo da un po' di tempo, mi fa piacere avervi presentato zia Carla!

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  3. Siete meravigliosi, il vostro spirito d accoglienza è palpabile e avevo bisogno di leggere questo post così pieno di tenera dignità. Tu sai che uno dei bambini che seguo è come la vostra Carla... e conoscere sua mamma (anche la loro è una famiglia numerosa) mi ha fatto capire molte cose.

    Grazie :-*

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    1. Grazie, mi piace condividere la storia di mia zia e so che tu saprai dedicare la stessa accoglienza al bimbo che segui!

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  4. Grazie per averci presentato in modo tanto dolce e amorevole l'altrettanto dolce e amorevole zia Carla.
    Un angelo di zia per una nipote che è un angelo.
    Un abbraccio a entrambe
    Francesca

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    1. Grazie Francesca, non so se io sono un angelo, ma di sicuro lo è mia zia, non ho dubbi! ;-)

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