Una scappata a Torino

Noi siamo proprio di Cuneo, e si vede: anche solo andare a Torino é una piccola avventura, una vera e propria gita.Sabato scorso siamo partiti con i miei cugini e zii, armati di zaini con tutto il necessario, per andare a Torino.

La città, che pure é piccola rispetto ad altre metropoli, a noi sembra sempre un mondo a parte, nel quale ci troveremmo spersi se ci dovessimo vivere: a Torino non si vede la Bisalta, come si può vivere in un luogo simile?

Però ci piace ogni tanto andare a fare un giro giù a Torino, a vedere quanto di nuovo e strano c'é in città.

Abbiamo scoperto un bellissimo presepe con i disegni di Luzzati in piazza Castello, abbiamo fatto un giro da Muji e ci siamo riforniti di quaderni, carta per origami, bloc-notes, bigliettini.

Abbiamo vagabondato un po' in via San Tommaso e avremmo voluto fermarci di più tra le sue botteghe.

Alla Feltrinelli abbiamo trovato senza difficoltà un bel libro che cercavamo.

Mentre i cuginetti erano al museo Egizio, io e Simone abbiamo pranzato in un ristorantino di ispirazione francese, dove ero già stata, che mi piace molto.

Che strano mangiare fuori il sabato a pranzo!

Ci siamo sentiti veramente turisti, come in piccolo bistrot parigino.

Abbiamo assaggiato dei piatti ricercati, come questo, con uno sformatino di zucca, salsa di cioccolato e pancetta croccante: un abbinamento particolare ma sicuramente da rifare a casa.

Simone ha preso invece un carousel di croque, anche questi molto buoni, poi ci siamo divisi gnocchi fatti in casa e ravioli di ricotta e spinaci con burro e nocciole.

Abbiamo chiacchierato, bevuto un caffè direttamente da una moka fumante, sfogliato il libro appena acquistato.
Poi via, a camminare su e giù per Torino fino ad aver male alle gambe, a esplorare per un giorno la vita profonda di città, con i marciapiedi invasi dalle code per i saldi.

A volte é davvero carino scendere giù a Torino, fare un giro per nogozi che qui non ci sono, sperimentare per qualche ora un'altra vita.

Ora siamo ritornati lentamente alla vita quotidiana, al lavoro, ma sono lieta di notare che i ritmi tranquilli sono rimasti: tutti i progetti che brulicano in testa per ora sono messi a tacere, in accordo con la nebbia profonda che ci avvolge da qualche giorno e fa tornare la voglia di raggomitolarsi piano in casa, muoversi poco, riposarsi quando si può.

Niente "to-do-lists" in questi giorni,ma serate casalinghe, passeggiate calme, pasti preparati con cura.

Attorno é ancora tempo di inverno, anche se manca la neve: tempo per introspezione e silenzio.

Buona continuazione di settimana!

Ps: grazie per i suggerimenti, sono riuscita a caricare queste fotografie tramite la funzione HTML del blog, spero che il problema di caricamento delle immagini si risolva al più presto.