Visto che quest'anno le vacanze di carnevale, il mio compleanno e le ferie di Simone coincidevano, ne abbiamo aprofittato per un viaggetto a Praga.
Da Londra non facevamo un viaggetto a due in una città europea e ci mancava molto gironzolare zaino in spalla per ostelli e metropolitane da soli.
Così abbiamo messo in piedi 5 giorni praghesi, che riassumo in poche righe e molte fotografie.
1)Innanzitutto: un buon libro é necessario quotidianamente, ma ancora di più quando si viaggia, é compagnia indispensabile.Non sempre il libro/i che scelgo di portarmi si rivela azzeccato per la meta, ma questa volta era perfetto: un resoconto di viaggio in Europa da Nord a Sud secondo linee e frontiere inusuali, ricco di incontri e riflessioni.Che siate in partenza o no ve lo consiglio vivamente, é stato un ottimo compagno di viaggio e mi ha permesso di aprire maggiormente gli occhi, di osservare e captare molto di più.
2) Il Ponte Carlo:iper turistico, affollato di italiani tamarri che si autofotografano con i telefonini, di grupponi di russi e giapponesi, di belle ragazze che camminano imperterrite sui tacchi alti, ma anche di ritrattisti, pittori ad acquerelli, giovani creatrici di orecchini e collane con pezzi di vetro e metallo di recupero, magneti coloratissimi con disegni per bambini.E poi, la luce: nonostante la folla il ponte é bellissimo da fotografare in qualsiasi giornata e condizione atmosferica.
3) Le opere di Mucha, nel minuscolo museo a lui dedicato, scoperto grazie al consiglio di un'amica: pure linee aggraziate e sinuose da Art Nouveau e fotografie d'epoca del suo studio parigino.Nel museo c'é anche la sua poltrona originale, la stessa sulla quale é seduto Gauguin una fotografia: é bello immaginarli amici e pensare che la poltroncina é al stessa che si vede lì, a due palmi dal naso.Una delle sue opere più imponenti sono le vetrate colorate nella cattedrale di San Vito, vivide e delicate.
4) Il cimitero ebraico vicino alla sinagoga Pinkas: centinaia e centinaia di tombe sovrapposte, invase da muschio, foglie e alberi.Un luogo molto suggestivo, anche se ricordavo che si potesse girare maggiormente tra le tombe, mentre ora si deve seguire un percorso laterale prestabilito.La cosa che preferisco é osservare i rilievi sulle tombe:grappoli d'uva, pesci, mani...questa volta c'erano su alcune tombe minuscole pietre e semi, non so se messe lì da qualcuno o dal vento, ma erano un ulteriore segno di compresenza tra la città, gli alberi, e le vecchissime tombe. (sulle tombe ebraiche non fiori, ma pietre per renderle più pesanti perché quelle più in profondità saranno le prime a essere giudicate e salvate)
5) I negozi di antiquariato e di cimeli sovietici o cecoslovacchi: ci si può trovare di tutto.
Io ho fatto bottino di vecchie etichette, cartoline vintage e di un album di fotografie in bianco e nero di una famiglia cecoslovacca degli anni '30, con immagini di bambini, feste, vacanze.
6) I ristoranti: quando viaggiamo, a me e Simone piace sperimentare nuove cucine o anche solo semplicemente mangiare fuori, invece di ritornare in ostello (tranne se in ostello c'é la cucina comune, ma comunque molto raramente).Questa volta abbiamo mangiato di tutto: nel ristorantino di uno chef irlandese, poi in due ristoranti indiani, in uno afghano, in uno ebraico,in due ristoranti vegetariani,in uno ceco, in una caffetteria-panetteria).
I cibi migliori?
I ravioli di porri e menta afghani, il curry di verdure e il dhal di Beas Vegetarian Dhaba, la cucina del cuoco irlandese (Simone ha preso le meringhe con fragole speziate che erano spettacolari), la zuppa e la pumpkin pie del ristorante vegetariano.
7) Fotografare, cercando scorci e immagini, divertendomi con luci e inquadrature per lunghi minuti:
8) La neve: in alcuni momenti il freddo praghese era difficile da tollerare, ma siamo sopravvissuti e la neve dell'ultimo giorno ha reso la città ancora più magica:
9) Il centro di Praga, squisitamente barocco e asburgico con stucchi e colori pastello, un gioiello (diversamente dalla periferia grigia e sovietica)
10) L'ostello: di solito lo scegliamo proprio in centro della città vecchia, anche stavolta abbiamo fatto così ed eravamo a 5 minuti a piedi dalla piazza, il modo ideale per girare molto a piedi e vivere la città.
11) Quello che portiamo a casa: gli oggetti ( un vestito a fiori molto orientaleggiante, una camicia a quadri; una statuina di legno; the e tisane di ogni genere; creme e saponi biologici; orecchini; barattoli e calamite; miele e marmellate...) che prolungheranno il ricordo e il piacere del viaggio nel tempo, con i loro sapori e profumi, ma anche gli incontri, come quello con Milan, un signore disabile di Sarajevo che sotto la torre dell'orologio astronomico vendeva giocattolini fatti di fil di ferro, sdentato, impacciato, ma che poi ci salutava con la mano ogni volta che ci vedeva.
Viaggiare per aprire cuori e mente, per vedere cose nuove, per scoprire e curiosare.
C'é così tanto da vedere qui intorno!
Daniela che meraviglia partire così e riempire 5 giorni di vita, esperienze, sapori, profumi e suggestioni diverse dal solito!!! Grazie per aver condiviso queste foto :-)
RispondiEliminaSono contenta via sia piaciuto questo racconto di viaggio :-)
EliminaChe meraviglia Praga! Ho dei bellissimi ricordi (di più di 10 anni fa, ahimè...). Ci ero capitata pure dopo l'alluvione, e avevo miracolosamente visto il Ponte Carlo praticamente deserto (mentre poche settimane prima non si riusciva nemmeno a camminare, tanti erano i turisti).
RispondiEliminaBentornati!
Io ero stata a Praga in gita in quinta superiore ma non ne avevo un bel ricordo:avevamo visto e visitato pochissimo perché eravamo circa 80 studenti, e avevamo passato un sacco di tempo in pullman.Questa volta é stato molto molto meglio!
EliminaE' meraviglioso ciò che hai visto e mi hai fatto ricordare una praga di molti anni fa....e in attesa che il mio piccolo si faccia un po' più grande per andarci tutti insieme, sogno con le tue fotografie!
RispondiEliminaDai a Tommy piacerebbe girare per Praga :-)
EliminaCi sono andata accompagnando in gita i ragazzi, è una città davvero magica, che voglia di tornare!
RispondiEliminaSi molto magica e particolare come città, si gira anche bene a piedi e quindi si può "vivere" maggiormente che altre capitali europee!
EliminaChe belle queste immagini e quanti ricordi... Sono stata diverse volte a Praga e mi è piaciuta tantissimo. Mi è rimasta nel cuore. Karluv Most, la zona sotto al ponte, il castello, il centro... ho un album pieno di fotografie a colori e in bianco e nero scattate con una reflex manuale e vecchi rullini fotografici. Grazie per avermi fatto tornare in mente tanti bei ricordi
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