Attimi fissati qui, per ricordare meglio la Vigilia di Natale di quest'anno e per assaporare più a fondo questi momenti belli e gioiosi.
Poter fare colazione con calma, con i biscotti ricevuti in dono, leggendo qualche pagina di un bel libro ("Nove racconti" di Salinger) e leggendo messaggi ricevuti da amiche care, che fanno bene al cuore.Preparare l'ultimo regalo per Simone, per Natale, un grande collage con alcune delle cose collezionate e conservate dal nostro viaggio in India (biglietti del treno, etichette, fotografie,...)
Andare a trovare i miei cuginetti e chiacchierare con loro dei due nuovi quadri di De La Tour che hanno appeso in casa e che sono delle belle meditazioni sul Natale.
Indossare tutto il giorno un maglione di lana fatto a mano da mia zia Anna, trent'anni fa, e ancora caldo e perfetto.
Dopo pranzo, andare a trovare un'amica che sta facendo la baby sitter per scambiarci un regalino, che porto a casa insieme a quelli ricevuti dai miei cugini in mattinata e al biglietto molto carino ricevuto da un'amica creativa.
Intanto il pane per il giorno di Natale lievita in cucina, con cereali, semi di papavero e naturalmente impastato con lievito madre.
A trovare i miei genitori: mia mamma sta preparando le raviole (lo so, in italiano si dice "i ravioli", ma in piemontese sono femminili e così restano per me) per il giorno dopo, a mano, mentre papà è alla ricerca di Charlie il cane che è scappato ma poi è stato fortunatamente ritrovato.
Il tempo di fare una passeggiata nella mia campagna preferita, tra la nebbia e sotto una pioggerella sottile. Tirare il fiato e muovere le gambe.
Il presepe a casa dei miei genitori (con la menorah), un the caldo bevuto insieme spedendo messaggi e lettere ad amici e parenti.
Andare a trovare gli altri cuginetti e i miei zii e ad ammirare le loro creazioni natalizie, chiacchierando di libri e di disegno.
A casa, ascoltare questa canzone aspettando Simone per cena. Leggere qualche blog, preparare tavola con una tovaglietta bianca, una candela accesa, i rami di pungitopo trovati nel bosco.
Condividere una cena semplice e gustosa, con crepes preparate con gli avanzi di pasta madre, e condite con salmone, gorgonzola e pomodorini. Oppure dolci, con sciroppo d'acero.
Mettere un po' a posto in casa, leggere qualche pagina di un libro e andare alla messa di mezzanotte in un centro missionario dove le celebrazioni sono molto semplici e profonde. Quest'anno tutta la meditazione è stata sulla gioia e sulla condivisione di gesti di gentilezza. Trovare alla messa una delle mie zie e mio nonno Lorenzo, oltre ai sorrisi calorosi di alcune amiche coreane che fanno parte della congregazione. Una volta a casa, sistemare i regalini di Natale sul tavolo e andare finalmente a dormire, nel cuore della notte, con il cuore che scoppietta di gratitudine e di calma.
E voi come avete passato questa Vigilia?
La tua vigilia è stata molto dolce!E' bello immortalare semplici momenti!Buone feste!Rosetta
RispondiEliminaBellissime le foto come sempre, adoro leggere il tuo blog...Buone Feste, Monica.
RispondiEliminaQuanto sei bella Daniela,un'anima autentica.Un abbraccio dolce.
RispondiEliminaps: che bello dire "le raviole"! :)
ciao Daniela come stai? noi bene...e' tanto che non passo di qua ma quando passo ritrovo sempre quell'atmosfera familiare che solo tu e pochi altri riescono a creare...buon natale quindi e tanta felicita'
RispondiEliminache dolci momenti! "le raviole" è bellissimo! da noi si dice: "la cocomera," così, per me, il cocomero è e sarà sempre una donna...
RispondiEliminaChe bello!!!! Wow!!!
RispondiEliminaSono nominata tra le tue cose belle della settimana :D
Posso dire di far parte di quei tuoi post che adoro, ovvero l'elenco di cose stupende che ti hanno ispirata :)