Siamo alla fine delle lezioni per questo secondo anno di università (solo più tre anni da frequentare!!) e anche se ora inizieranno i giorni di studio per gli esami, sono sollevata, perché è stato molto faticoso andare a lezione, incastrare i vari orari e impegni, soprattutto negli ultimi mesi in cui abbiamo dovuto seguire molti laboratori e seminari.
Posso tirare un sospiro di sollievo: ho finito anche quest'anno, ce l'ho fatta.
Giovedì pomeriggio, dopo il laboratorio di matematica e il tirocinio, sono tornata a casa e anche se era già pomeriggio inoltrato, sono andata a fare un giro in bicicletta in una stradina bellissima tra i campi e il fiume Stura, vicino alla prima casa in cui abbiamo abitato io e Simone. E' una stradina da niente, ma mi piace perché è proprio fuori dalla città, un po' isolata e soprattutto molto simile alle stradine di campagna attorno alla mia casa nativa.
Quella passeggiata in bicicletta è stato un momento perfetto, di silenzio e di verde, mentre le ombre via via si facevano azzurre e il crepuscolo scendeva.
Ho raccolto fiori di acacia e sambuco e inspirato il loro delizioso, dolce profumo.
Li ho poi trasformati in un sun tea la mattina dopo, con l'aggiunta di un mezzo limone tagliato a fettine e lasciato in infusione tutto il giorno sul terrazzo.
I fiori di acacia sembrano piccole orchidee, immacolate e delicatissime.
Mentre raccoglievo, ero felice non solo di essere lì, ma felice di averlo scelto, di aver costruito una serie di passi che mi hanno permesso di essere lì in quel momento. Mi ripeto spesso nelle mie riflessioni, ma davvero penso che la felicità non ci venga regalata da nessuno, che tocca a noi essere capaci di andarcela a prendere, di cercarla. No, la felicità non arriva come un bel regalo inaspettato, siamo noi a costruirla, a pretenderla. Sono contenta ogni volta in cui scelgo di prendermi quel momento di pausa, ma sono anche contenta di essere molto stanca se è perché sto studiando ciò che più amo al mondo, stanca perché mi alzo ogni giorno molto presto per andare a dare una mano ad un bambino e alla sua famiglia...allora la mia stanchezza ha un senso, perché è scelta e si, penso che si possa sempre scegliere, scegliere cosa fare e scegliere come reagire a ciò che ci accade. La responsabilità della nostra felicità è solo nostra, siamo noi gli artefici.
Lungo il sentiero ho visto questi fiorellini gialli, che sono ovunque e sono semplicissimi, ma hanno un colore così allegro che mi piace sempre fotografarli. Ad un fiore era appeso un seme di tarassaco che ondeggiava, sembrava messo lì apposta da qualche essere fatato.
Già verso la fine della biciclettata, sono arrivata in un campo di grano che si stagliava come un mare sotto alle montagne. La luce era magnifica e sono scesa dalla bicicletta per scattare qualche fotografia, poi sono rimasta lunghi minuti ad osservare il paesaggio. Le colline più vicine erano verde scuro, quasi nere, per le chiome folte che gli alberi stanno mettendo. Le montagne sullo sfondo ancora bianche di neve. Il cielo azzurro ma solcato da densi nuvoloni grigi, illuminati dal sole che calava ad ovest. E ai miei piedi, il grano verde che si muoveva come in una danza e fremeva sotto la brezza in onde cangianti, i baffi delle spighe che cantavano sfiorandosi le une sulle altre...man mano che la brezza muoveva il grano e il sole calava, la luce mutava, erano cambiamenti repentini che la macchina fotografica non riusciva a catturare, allora sono rimasta ferma in silenzio ad ascoltare il grano con gli occhi chiusi e la pace era tutt'attorno. Uno spettacolo grandioso di armonia totale, avrei voluto rimanere lì per sempre.
A casa, ho preparato delle crespelle con farina di ceci, estive e molto nutrienti,
di cui appunto qui la ricetta:
(ho preso spunto da questa ricetta) dose per circa 10 crespelle
150 gr farina di ceci
50 gr farina di grano tenero
50 gr circa di olio
100 gr di latte
50 gr circa di acqua (li aggiunti perché l'impasto era troppo denso per scivolare bene in padella)
2 uova
sale e pepe nero macinato
Per il ripieno:
Ripieno 1: due melanzane tagliate a cubetti e cotte in padella con olio d'oliva, cumino, masala per verdure, una volta cotte frullate e ridotte in crema.
Ripieno 2: formaggio morbido emulsionato con olio evo, una manciata abbondante di menta sminuzzata, sale, pepe e aglio.
Cotte le crespelline in padella, ne ho farcite la metà con il ripieno di formaggio e le altre con il ripieno di melanzane (di cui ne avanzerete per il pranzo del giorno dopo)
e le ho ancora passate in forno a 200 gradi per un quarto d'ora.
Buon appetito e buona settimana, ora torno a studiare per l'esame di domani.
Ps: vi ricordo il progetto giveaway Gratitudine in semi sparsi che abbiamo organizzato io e Il tempo della Crisalide
[Sun tea con menta, fiori di timo, cardamomo e lavanda]
Che belle foto e che bei paesaggi..quanto vorrei vivere in un posto circondato dalla natura e, invece, mi ritrovo a vivere in mezzo al traffico e al rumore. Certamente anche io , quando posso, cerco la mia fuga nel verde, nella calma, ma troppo poco tempo, non quello che vorrei. Ma è proprio come dici tu, siamo noi che dobbiamo costruire la nostra felicità
RispondiEliminaTi auguro di trovare degli angoli di verde e di calma solo per te :-) buon cammino!
EliminaLe tue fotografie sono sempre bellissime, donano sempre molta pace ed armonia,
RispondiEliminaun caro saluto
Grazie Giulia, mi piace moltissimo fotografare e cerco di trasmettere ciò che vedo e sento attraverso le immagini che scatto... :-)
EliminaChe bel post e le foto sono meravigliose, sembra che tu viva in un luogo fatato <3 Mi hai ricordata che è tornato il periodo dei buonissimi Sun Tea :) Un abbraccio.
RispondiEliminaSi penso anche io di vivere in un luogo magico, quel grano era ricolmo di spirito...e si, i sun-tea sono una gioia bella dei tempi caldi!
Eliminaqueste foto tolgono il fiato. è vero, abbiamo sempre una scelta e… sì, anche io in mezzo ai mille deliri quotidiani mi ripeto che sono felice della stanchezza e delle fatiche che mi sono scelta, che senza di loro serri più rilassata, è vero, ma triste. grazie, grazie perché ogni volta che ti leggo mi rendo conto che hai trovato le parole più belle per dire cose che mi fanno bene, che ho bisogno di leggere e di far mie. ti abbraccio!
RispondiEliminaGrazie per quello che mi scrivi, abbraccio anche te e ti penso spesso in questi giorni...
Eliminapenso che in quei posti dove ci viene da pensare "rimarrei per sempre" questo desiderio si avveri: una parte di noi ci rimane per sempre. così in quel campo di grano -e chissà in quanti altri luoghi sulla terra- ci sarà sempre una piccola Daniela -fatta della tua essenza di quel momento- che ascolta il grano.
RispondiEliminaun abbraccio :)
Che bello questo tuo pensiero, mi piace moltissimo, grazie di cuore!!
EliminaMa che belle le foto del campo di grano... e che magnifica luce.
RispondiEliminaBella creatura!!!
Un bacio
Francesca