Uno degli aspetti che amo della città in cui vivo è l'altissimo numero di manifestazioni, attività e incontri che propone.Per essere una città piccola, alla base delle montagne, ci sono infatti moltissime iniziative anche molto originali: numerosi corsi di yoga, studi olistici, corsi di giocoleria e teatro, di erboristeria, di musica, rassegne cinematografiche, convegni su temi svariati...l'unico problema è che queste iniziative sono molto frammentate, ce ne sono così tante che spesso non sono pubblicizzate abbastanza bene o sono molto settoriali...ho scoperto da alcuni giorni che c'è ad esempio un suonatore di Hang Drum di cui non avevo mai sentito parlare!
Lunedì scorso due giugno c'è stata una delle manifestazioni più originali, lo Shakabum Festival, alla sesta edizione. Il bello di Cuneo è proprio che ci sono molte iniziative, gruppi, associazioni e persone creative, ma difficilmente si vedono tutte insieme per la città. Lunedì nvece il centro era i invaso da giocolieri, skaters, artisti di strada, attori di performances teatrali improvvisate, truccatori e vestiti colorati in ogni dove. Mi ha commosso vedere quest'arte portata in giro, soprattutto dopo aver recitato io stessa la sera prima in una spettacolo, arte creata e condivisa senza profitto, solo per diffondere una riflessione, una risata, un divertimento sano. Arte per la gioia di inventare qualcosa di nuovo, di raggruppare persone accanto a sé, giovani e anziani, di far uscire allo scoperto i tanti talenti nascosti della città.
Tra i vari stand del festival ci ha incuriosito molto l'iniziativa promossa dalla LVIA e da Generazione Intercultura, di una biblioteca vivente, in cui si potevano "prendere in prestito" non dei libri, ma delle storie, raccontate dai loro diretti protagonisti. Si poteva allora scegliere se sedersi al tavolino di una donna maghrebina, a quello di una ragazza rom, di un ragazzo somalo, di una ragazza cinese, della mamma di un ragazzo omosessuale ed ascoltare la loro storia. Noi abbiamo ascoltato la storia di Fang- Mei, ragazza cinese che abita in Italia da alcuni anni e ora sta studiando come mediatrice intercuturale e ci ha raccontato le contentezze e le difficoltà della sua integrazione sociale.
Abbiamo poi ascoltato Abdhullai, ragazzo somalo che ci ha raccontato il suo viaggio durato 7 mesi da Mogadiscio a Lampedusa, le peregrinazioni nel deserto fino alla Libia, l'attraversamento del Mediterraneo e tutti gli scogli burocratici e sociali che sta affrontando per veder riconosciuto il suo status di rifugiato politico. Parlare con Abdhullai è stato molto interessante, abbiamo chiarito alcuni aspetti relativi alle richieste di asilo, ai centri di permanenza territoriale che di solito non si conoscono e che anzi generano moltissimi malintesi e cattiva informazione da parte dei mass media.( Se volete leggere qualche informazione aggiornata sul tema dei rifugiati in Italia vi consiglio vivamente post come questo o questo di YeniBelqis).
Penso sia molto importante avviare occasioni di semplice dialogo come queste, di scambio reciproco, quando normalmente non avremmo l'opportunità o il coraggio di interagire direttamente con un migrante nostro concittadino.
Spero tra qualche anno di poter vivere in campagna, intanto in questo tempo di vita urbana, nonostante la nostra routine sia piuttosto casalinga, mi piace approfittare delle tante iniziative che promuove la nostra città: ieri sera siamo stati ad ascoltare il racconto di una coppia di Cuneo che lo scorso anno ha tentato la salita al Manaslu, l'ottava montagna più alta del mondo (8163 m), oggi e domani ci sarà la 24 ore di sport e finalmente il 20/21/22 giugno tornerà Isola di Mondo festa multietnica e multiculturale di cui ho già raccontato. Dal 23 al 29 giugno sarà la volta del festival di circo Il ruggito delle Pulci.
La scorsa settimana è stata invece costruita una carbonaia per il festival della montagna, si tratta di un'antica modalità di estrazione del carbone da legna che brucia molto lentamente sotto un cumulo di terra, che veniva utilizzata nei nostri boschi fino a qualche decennio fa ma che non avevo mai visto in azione.
Molti giovani della età si lamentano di Cuneo, della sua piccolezza e il mantra spesso è che "non c'è niente da fare". Io che ho sempre amato stare in mezzo alla natura e che non ho mai amato molto la movida, mi trovo benissimo qui, in questa città piccola che si può girare tutta a piedi o in bicicletta,
e dove a ben guardare le iniziative culturali sono invece moltissime e la vita è veramente a misura d'uomo.Qui sotto due fotografie del nostro spettacolo teatrale Luoghi di Passaggio, domani pomeriggio saremo in tournèe per un pomeriggio di improvvisazione teatrale con altri due gruppi.
E voi cosa amate del luogo in cui vivete?
**** Comunico l'estrazione avvenuta dei commenti al progetto Gratitudine in semi sparsi:
ho estratto a sorte Simona! ****
non ho mai lasciato commenti sul tuo blog, anche se lo leggo sempre, ma questo tuo post mi ha davvero entusiasmato. Bellissimo tutto ciò che hai mostrato e narrato, amo tutto ciò che mi permette di fare incontri, conoscere e, quindi, crescere. Abito a Genova, la prossima settimana finalmente riapre il "Suk", meravigliosa esperienza che va avanti da un sacco di anni, mercato, luogo di incontri, spettacoli, cibi e, soprattutto, luogo di conoscenza, esperienza che riempie, allarga e...allaga il cuore. magari lo conosci, altrimenti cercalo su internet e, se ce la fai, scendi in riva al mare e vivilo. Son assolutamente certa, da come di " conosco" leggendoti, che ne resterai entusiasta, stregata e rapita. Un abbraccio Emanuela
RispondiEliminaMi sembra di vivere tante cose attraverso i tuoi post... non esco molto ma sogno tanto leggendo te e altri. La libreria dei libri viventi è un'idea eccezionale.
RispondiEliminaBuon finesettimana.
Ciao, Daniela:
RispondiEliminaLa biblioteca dei libri viventi mi é sembrato un´idea spectacolare. Guarderò di farla in qualche occasione.
Grazie per fare questo post, mi é piaciuto molto.
Scusa gli errori ortografici o grammaticali.
Un saluto
Cristina
Evviva!!!! Aspetto con gioia il pacchettino!!!
RispondiEliminaChe belle immagini, allora vi aspetto al Suq??!!
Della mia città amo tantissime cose. Il mare (forse banale, ma vero!), il Porto Antico, le creuze, l'ambiente speciale che ti permette di passare dalla spiaggia alla campagna e alla montagna nel giro di poco tempo; il sapore mediterraneo, l'intreccio di culture; il centro storico più vasto di Europa; le piazzette seminascoste che rivelano una bellezza da riscoprire ogni volta; le mille piccole chiese; il basilico; la focaccia; il cielo terso e pulito dal vento... e il fatto che sia la città delle mie radici, in cui la storia ha avuto inizio.
Danielina, ma quanto sei bella vestita da... zingara?
RispondiEliminaDel posto in cui vivo amo praticamente tutto. La città, piccola, provinciale come Cuneo ma assolutamente viva dal punto di vista culturale, è relativamente vicina quindi posso approfittare delle sue offerte. Cosa chiedere di meglio?
La biblioteca vivente è MERAVIGLIOSA. Una iniziativa davvero stupenda!!!
Un abbraccione forte forte
Francesca
Da Denis (cugino francese)
RispondiEliminaCiao Daniela,
seguendo oggi un legame sul blog "Mac.Manouche" di Alain ho scoperto il tuo bellissimo blog. Mi è molto piaciuto l'articolo del 7 giugno "Vita di Città". Non sapevo che eri diventata una cittadina. Davero Cuneo è una città da scoprire per quelli che non la conoscono. Bello anche l'articolo sul vostro percorso a piedi, colla Mamma, fino a Certosa di pesio.
Mando il legame a Florence (abita sempre a Parigi)
Un abbraccio con affetto.
Denis