" Vi auguro di essere eretici.
Eresia viene dal greco e vuol dire scelta. Eretico è la persona che sceglie e, in questo senso è colui che più della verità ama la ricerca della verità.
E allora io ve lo auguro di cuore questo coraggio dell’eresia.
Vi auguro l’eresia dei fatti prima che delle parole, l’eresia che sta nell’etica prima che nei discorsi.
Vi auguro l’eresia della coerenza, del coraggio, della gratuità, della responsabilità e dell’impegno.
Oggi è eretico chi mette... la propria libertà al servizio degli altri.
Chi impegna la propria libertà per chi ancora libero non è.
Eretico è chi non si accontenta dei saperi di seconda mano, chi studia, chi approfondisce,
chi si mette in gioco in quello che fa.
Eretico è chi si ribella al sonno delle coscienze, chi non si rassegna alle ingiustizie.
Chi non pensa che la povertà sia una fatalità.
Eretico è chi non cede alla tentazione del cinismo e dell’indifferenza.
Chi crede che solo nel noi, l’io possa trovare una realizzazione.
Eretico è chi ha il coraggio di avere più coraggio" Luigi Ciotti
Espressione, la parola che ho scelto per questo nuovo anno.
Esprimere se stessi, a partire dalle cose più semplici, che mi bloccano paradossalmente più delle grandi. Se infatti mi piace molto e trovo estremamente arricchente un dialogo profondo, intimo e personale, su argomenti "importanti" anche con persone sconosciute ( ad esempio in una "tenda rossa"), sono una persona molto timida e riservata nelle altre situazioni sociali quotidiane.
Detesto chiedere informazioni, che sia ad una mia compagna di corso piuttosto che a un docente, sono a disagio se devo andare in segreteria per risolvere qualche problema burocratico, se devo andare in un ufficio, prendere un appuntamento...lo faccio, ma spesso non chiedo tutto ciò che ho bisogno di sapere, non rivendico ciò che mi spetta, non faccio valere le mie ragioni. Non parlo di grandi cose: se la cassiera mi da il resto sbagliato della spesa, molto facilmente io non tornerò indietro a dirglielo. Se qualcuno mi passa davanti mentre sono in coda, io non dirò nulla.
Se in molti chiedono di cambiare la data di un esame e io non sono d'accordo, di solito non dirò la mia e accetterò la loro decisione. Se sento dare un giudizio che non condivido, farò finta di niente.
In una conversazione banale tra conoscenti, non dirò praticamente mai ciò che penso: non su questioni di economia globale, di politica, ma molto molto raramente contesterò qualcuno anche su opinioni ridicole riguardo ad un film visto al cinema, al costo di un certo oggetto, alla gestione di un certo locale, alla scelta su di un certo percorso escursionistico...
Nella maggior parte dei casi ascolterò soltanto, a costo di rimuginare poi per ore o giorni su cosa ho sentito o cosa mi è stato detto e rimpiangendo di non aver espresso la mia idea, fatto la domanda che volevo, corretto l'informazione sbagliata sentita dare come assodata, anche su argomenti che conosco bene e che ho studiato a lungo per il mio lavoro.
Tenderò a rimanere in silenzio, evitare il confronto, sarò a corto di spiegazioni.
Ecco perché ho scelto la parola espressione, intendendo innanzitutto proprio l'espressione vocale, sforzandomi non di fare grandi scenate (non sono proprio nel mio carattere) quanto semplicemente di dire la mia con tranquillità, invece di nascondermi.
Da qui infatti la partenza per l'espressione più grande, quella in ciò che voglio realizzare nel mio lavoro e nei miei progetti e che spesso è stata fortemente penalizzata dalla mia timidezza nel parlare, perché non ho saputo presentarmi bene ad un colloquio, perché non sono andata a chiedere tutte le informazioni relative ad un bando di concorso, perché non ho saputo affrontare con determinazione ciò che mi spettava di diritto di fronte ad un datore di lavoro, chiedendo spiegazioni per un trattamento iniquo...
Espressione in ciò che di creativo voglio inventare e pubblicizzare, negli eventi che voglio promuovere, nelle mostre che vorrei organizzare.
Espressione di me e delle mie convinzioni delle scelte che porterò avanti per la mia famiglia, nelle prassi educative di cui sono certa e che vorrò attuare in ogni modo ma che dovrò spiegare e normalizzare.
Sarà molto difficile, proprio a partire dalle piccole conversazioni, ma è ora che io impari a dire la mia verità, a difendermi con le parole, a presentare senza tremore il mio punto di vista, anche sapendo che scontenterò il mio interlocutore.
La parola espressione mi spaventa, ma è lì che devo lavorare e investire energie, per me e soprattutto per chi, neonato, farà parte della mia famiglia e non potrà, inizialmente, dire la sua.
che tenerezza Dany, so che ce la farai!
RispondiEliminaperchè hai tanto da dire, tante cose importanti che non possono essere taciute! :-)
un forte abbraccio
Grazie, spero di farcela, ce la metterò tutta!! :-)
EliminaCome siamo diverse io e te Daniela :) Io sono proprio il contrario di tutte le cose che hai scritto, sono energica e affermo sempre le mie idee, lo scontro con le persone non mi spaventa. Ti auguro ogni bene un abbraccio
RispondiEliminaAvrei bisogno della tua energia allora, mandamene un poco, anche a distanza ;-)
EliminaIo invece sono proprio come te, Dani. Spessole cose che avrei dovuto dire, quelle giuste, quelle che avrebbero convinto, mi vengono in mente dopo, solo dopo. Sul momento taccio ma poi mi pento.
RispondiEliminaAlla lunga si perde l'abitudine ad esprimersi, si perde la capacità e il silenzio diventa norma. Ma hai ragione, non va bene anche perchè spesso, quando il silenzio alla lunga dentro di me diventa un grido, si scatena all'improvviso ed esce tutto d'un fiato, magari nel momento meno opportuno o con le persone che non se lo meritano.
Ti capisco, capisco la tua difficoltà e ti sostengo.
Un abbraccio
Francesca
Sento il tuo sostegno e ti ringrazio Francesca, so che questa difficoltà nell'esprimersi è comune, proprio ieri ne parlavo con il mio tutor di tirocinio, è difficile imparare, ma ce la faremo passo passo, verso la nostra verità!
EliminaTi leggo da tempo in silenzio, i tuoi post ormai sono un appuntamento al quale non manco perché mi danno serenità, riesci a trasmettere l'armonia delle cose con semplicità non scadendo mai nella banalità. Ti ammiro tanto per l' impegno che metti in tutto quello che fai e di sicuro riuscirai ad esprimere te stessa...lo stai già facendo con la vita che ti batte dentro, sei casa, sei mamma.
RispondiEliminaChe bello "sei casa, sei mamma", mi commuovo, grazie! :-)
EliminaAvrei potuto scriverlo io questo post. :-) Anche io fatico sempre tanto ad esprimermi, nel senso che tu dici. E ho sempre vissuto tutto questo con un misto di non accettazione e senso di colpa. Mi sento a volte sbagliata.
RispondiEliminaLa maternità comunque mi ha cambiato, mi ha reso più forte e consapevole. Ho fatto scelte impopolari ma non ho avuto alcun problema a farmene carico perchè sentivo che per me e Lara era giusto così( praticare l' autosvezzamento, allattare fino a 25 mesi per farti un esempio ).
Io ho davvero notato il tuo grande cambiamento, traspare da ogni post che scrivi...Sono certa che quest'anno,il 2015, sarà per te l'anno dell'espressione.:-)
Mi fa molto piacere e mi rende felice sapere che anche solo attraverso ciò che scrivo tu abbia notato il cambiamento in me, mi sento vista e capita, grazie, è molto importante!
EliminaParole meravigliose ^-^ me le devo segnare tra le mie citazioni preferite ^-^
RispondiEliminaGrazie Valentina, saremo eretiche insieme allora ;-)
EliminaNon temere... Dentro di te sta crescendo colei che ti donerà una forza sconosciuta (e gli effetti, non a caso, li stai già sperimentando e condividendo in questo post) e profonda... e grande... Rinascerai una seconda volta e quella sarà l'inizio della tua nuova espressione. Un abbraccio forte!
RispondiEliminaGrazie Simona, per le tue parole che arrivano al cuore e lo colmano di pace. Ti abbraccio!
EliminaCara Daniela, come siamo simili!
RispondiEliminaOramai sono anni che ti leggo e ho imparato a conoscerti tramite parole e foto...abbiamo molte cose in comune e questo post mi mette una fiducia immensa e voglio per questo ringraziarti.
Buon anno di espressione a tutto tondo!
Un abbraccio affettuoso
Lena
Buon anno di espressione anche a te, Lena, so che siamo in molte/i in questo cammino di consapevolezza, di scoperta ed espressione di noi, ci sosteniamo a vicenda!
EliminaIo ho voglia quest'anno di volermi più bene e questo significa anche, esprimere i miei bisogni, ciò che desidero ed anche chiedere aiuto quando occorre. Questo mi risulta sempre difficile, infatti , tutti pensano quanto io non abbia bisogno di niente e quanto questo non sia vero! proprio le persone che ti sono più vicine, sono quelle che sembrano non conoscerti veramente perchè non esprimo ciò che veramente sono.
RispondiEliminaBuon Anno di espressione d'Amore e semplicità
Buon anno di espressione Elisa, anche io spesso fatico ad esprimermi con le persone più vicine, per paura di ferire i loro sentimenti e di non essere accettata. Ti abbraccio, ti mando forza!
EliminaSe fossi, se avessi e se potessi erano tre fessi.
RispondiElimina;-) hai proprio ragione, meglio eliminarli!
EliminaMi ritrovo molto in quello che scrivi. Sono quella che tiene tutto dentro...a lungo andare questo mio modo di fare mi ha logorato dentro e adesso cerco poco a poco di imparare a comunicare i miei sentimenti, opinioni, bisogni....come farai anche tu.... Tornerò a trovarti, mi piace molto il tuo blog ��
RispondiEliminaCara Melissa, piacere di leggerti, torna a vedere come va il mio percorso, ti auguro di proseguire con la tua strada, anche solo un minuscolo passo alla volta! :-)
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