mercoledì 12 settembre 2012
Utile e inutile
Da "Un eremo non é un guscio di lumaca" di Adriana Zarri:
- Un altro aspetto della contestazione é l'inutilità:
un'obiezione logica, in un mondo tutto basato sul profitto,sull'efficienza visibile, sui risultati da toccare; in questa civiltà capitalista dell'utilitarismo e del consumo che,di ogni cosa si domanda "A cosa serve". [...]
A chi ci chiede "a cosa serve" bisogna dire, scandalosamente, che la preghiera non serve a nulla;
come non serve a nulla l'amore, l'arte, la bellezza: le raltà più grandi che abbiamo finto di apprezzare perchè "faceva colto, faceva fino"; ma in realtà le abbiamo accumunate in un medesimo rispetto (un innamorato, un poeta, nella mentalità corrente, equivalgono aun mistico; e non mi offenderò di accostamenti che mi onorano e che trovo perfettamente logici e coerenti; e se non sono mistica vorrei essere almeno poeta e innamorata).
Nell'eccezione consumistica (servire per avere, accumulare, fare) la preghiera non serve:é un bel mazzo di fiori che mettiamo sul tavolo.
Potremmo farne a meno: si mangia lo stesso.
Però non si pranza, non si cena.
La dimensione della convivialità ha bisogno di un poco di gratuito: i fiori sul tavolo, o il micio sotto, o la tovaglia colorata, o anche solo il nostro sorriso.
Neanche sorridere serve.La bocca si apre utilmente per mangiare e per dare direttive; il sorriso é un di più.
A questo mondo disumano, fatto di direttive e di risultati tangibili, distribuiamo sorrisi, fiori, baci, gatti, musica, sogni, preghiere, gratuità.
Questo é il maggiore affronto, la controcultura più profonda. [...] é la testimonianza che "l'inutile", secondo le categorie produttivistiche, é sommamente necessario, se vogliamo che l'uomo non sia solo una macchina per "fare".
Possiamo scegliere solo ciò che é prettamente utile, o possiamo scegliere di avere tempo, di seguire le nostre aspirazioni profonde, di tentare un sogno, di appassionarci di arte.
Leggo queste parole e sono ancora più sicura: le decisioni che sto prendendo in questi giorni sono qulle giuste per me, per noi, ora.
Porteranno molto di buono, anche se sono scelte impopolari, un po' strane.
Ma si sa, io non sono fatta per i percorsi lineari e i sentieri facili.
Voglio provarci, e vedremo come andrà.
Buona cotinuazione di settimana a ciascuno di voi!
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eh, no, Daniela, affermare che la preghiera, un sorriso, l'amore, e tutti gli altri esempi che hai fatto non servano a nulla e' una mistificazione. E questa e' una mistificazione che la sinistra ha portato avanti da sempre per definizione:Che aspettarsi risultati concreti sia un errore, un'aberrazione morale. Eh no, Daniela, queste sono menzogne: la preghiera ha come risultato e come scopo la comunione col divino, o almeno il mettersi in relazione con Esso. L'amore ha risultati e scopi concreti, simili, da ottenere con altri esseri viventi-- anche quello impersonale dei Santi e degli anacoreti.
RispondiEliminaIl Signore stesso aveva in mente un Disegno e degli scopi nel crearci e nel mantenerci in esistenza malgrado tutto.
L'amore per i figli per esempio non puo' essere fatto di sole parole e atti estetici, i bambini hanno bisogno di cibo, vestiti a alloggio e nel provvederli si dimostra loro amore tanto quanto con un abbraccio.
Non credi che avrai un "utile" nel scegliere di avere piu' tempo (cosa piu' preziosa dell'oro di questi tempi!) e nell'opportunita' di perseguire i tuoi sogni (un lusso che possiamo permetterci in pochi). Il fatto che sia un "utile" fatto di maggiore serenita' felicita' o soddisfazione ( e dici niente) lo rende piu' moralmente accettabile di, chesso', il mero vile denaro?
Perdonami, ma questa e' malafede, tantopiu' inaccettabile perche' ammantata di ingenuita' e di arroganza: "io sono migliore degli altri che si vendono per uno stipendio, io inseguo i miei sogni, io!!" e' la frase che si legge, forse tuo malgrado, tra le righe della tuo post.
Sii grata di avere la liberta', in tutti i sensi, di poter fare delle scelte, qualunque esse siano. Un ' po' di umilta' ti farebbe vedere le cose piu' chiaramente. Ma su questo pianet non c'e' niente e nessuno che fa qualcosa senza (almeno la speranza di ) un ritorno, e non c'e' nulla da vergognarsi in questo.
Non sono d'accordo: qui non si parla di "scopi" ma di "moventi", non tutto si fa con e per un fine, non tutto ha un fine che risponde alla logica dell'utile... e certo, dedicarsi all'inutile può essere un lusso, ma un lusso che ci si guadagna giorno per giorno, un lusso fatto di piccole scelte quotidiane, un lusso di cui pochi sono davvero consapevoli.
EliminaAnna, intendo dire che non si può ragionare solo in termine di "mi é utile, mi conviene", che mondo arido sarebbe se facessimo solo quello che ci serve o che ci dà "un guadagno".Spessp le cose più importanti e belle della vita sono inutili, nel senso che non hanno un'immediata e concreta utilità, e rischierebbero di essere messe in secondo piano se la logica fosse solo quella del produrre un utile.Ad esempio in questi giorni sto raccogliendo mele, e quelli a cui lo dico mi rispondono:"Ah, ma ti pagano?".No, dico io, non mi pagano, e tutti lì a guardarmi chiedendosi perché mai uno lavori senza essere pagato.Questo per la società é dedicarsi a qualcosa di inutile, perché non ci guadagno nulla, é considerato tempo perso e improduttivo.Ma é indubbia la sua importanza.Non credo di essere migliore, ma penso che ognuno di noi possa (debba!) fare le sue scelte e scegliersi le sue conseguenze.Ovviamente il denaro, lo stipendio sono necessari per vivere, ma appunto li vedo come un mezzo, non sono il mio fine, nè lo sono la carriera e il successo professionale.Chi preferisce scelga quest'ultime, io sinceramente le trovo un po' aride.
EliminaOggi ho inaugurato l'anno scolastico con un elogio dell'inutilità, l'inutilità della poesia, di ciò che ci fa star bene senza rispondere alla logica del guadagno... In bocca al lupo per le vostre scelte!
RispondiEliminaGrazie!!Hem..se tutto va bene, magari tra una decina di anni saremo quasi colleghe sai?Se le mie scelte vanno a buon fine :-)
EliminaCiao Daniela, sono cosí curiosa di sapere di piú sulle tue nuove scelte... :)))
RispondiEliminaSybille tra un mesetto saprò dirvi qualcosa di più sicuro.Diciamo che forse ritorno a studiare un po' sui libri a tempo pieno :-)
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaIo vorrei sapere quali scelte stai intraprendendo :D
RispondiEliminaAnna secondo me il giusto sta in mezzo, tra quello che dici tu e quello che scrive Daniela, una giusta via di mezzo tra l'utile e l'inutile, perché a volte servono entrambi, a volte nn si può fare a meno di entrambi sia per scelta obbligata sia per propensione personale. Purtroppo dobbiamo dividerci tra quello che è necessario e quello che vorremmo realmente e purtroppo la 2 opzione spesso per causa di forza maggiore, è quella a cui siamo costretti a rinunciare. La vita è una lotta tra doveri e desideri e cercare di assecondare quest'ultimi è difficile e spesso trascurato, ma almeno nelle piccole cose possiamo cercare di realizzarli per dare un senso a tutti i nostri sacrifici necessari (e qua parlo di tutti i sacrifici indispensabili x portare avanti la baracca). Avete ragione entrambe e i vostri pensieri sn ben condivisibili sopratutto se coesistono.
Grazie x il tuo commento!Hai ragione, anche le scelte verso "L'inutile" (arte, studio, etc..) non sono immuni da sacrifici e difficoltà.Indubbiamente abbiamo bisogno del concreto x vivere, ma vivere solo in funzione del concreto é secondo me uno sbaglio.Laddove si può (anche a costo di sacrificare un po' di benessere concreto), é giusto scegliere anche le vie verso i nostri desideri più grandi.Io penso sempre che una volta arrivata "alla fine", non rimpiangerò di non aver guadagnato o di non aver lavorato abbastanza, rimpiangerò quello che non ho letto, quello che non vissuto, il tempo che non ho passato con la mia famiglia.Nelle mie scelte, mi oriento perché siano in funzione di quello, la vita si struttura ora per il futuro.
EliminaSono d'accordo!
EliminaInfatti credo che la mia lotta più grande in questo momento sia quella di far coesistere doveri e desideri senza trascurare gli impegni materiali o i miei sogni. Anche perché la sopravvivenza deriva dai doveri ma la serenità dai desideri e questo non si può dimenticare o trascurare.
Buona domenica :)
Che meraviglia le parole della Zarri. Ancora una volta mi hai fatto un piccolo dono "inutile" e, pertanto, "sommamente necessario" col quale iniziare la giornata.
RispondiEliminaMa si sa, io non sono fatta per i percorsi lineari e i sentieri facili. Per me è lo stesso!
In bocca al lupo per i tuoi progetti cara.
Grazie sei sempre gentilissima nei tuoi commenti :-)
EliminaIl libro della zarri te lo consiglio molto vivamente, se non l'hai ancora letto.Io l'ho trovato davvero illuminante!