(Questi sono alcuni suggerimenti ed impressioni molto personali, non possiamo dire di aver conosciuto l'India , quindi prendete questi "consigli" come semplici annotazioni!)
Innanzitutto: è possibilissimo viaggiare da soli, senza problemi!
Lo scorso anno ho raccontato di come sia facile e bellissimo viaggiare da soli in Israele, quest'anno invece parlerò un poco della nostra esperienza indiana.
Il nostro viaggio è stato molto corto per la grandezza e le tempistiche indiane, solo 2 settimane, quindi non abbiamo potuto girare molto né approfondire bene le realtà visitate, abbiamo incontrato tutti viaggiatori che si fermavano almeno 3 settimane/1 mese.
Abbiamo incontrato moltissimi viaggiatori autonomi, soprattutto europei, anche molte ragazze che viaggiavano da sole e famiglie con bambini piccoli che viaggiavano zaino in spalla...si può fare!
Abbiamo prenotato il volo Italia-India circa 2 mesi prima della partenza, invece durante il viaggio abbiamo usufruito di due voli interni, il primo prenotato una settimana prima dall'Italia e l'altro direttamente in India
Questo il nostro itinerario in India del Nord:
Delhi-Varanasi-Agra-Jodhpur-Jaisalmer-Jodhpur-Delhi
Da Delhi a Varansi volo interno e lo stesso al ritorno da Jodhpur a Delhi.
Da Varanasi a Agra treno notturno, lo stesso da Agra a Jodhpur.
Da Jodhpur a Jaisalmer (e viceversa) pullman locali.
Abbiamo delineato l'itinerario grazie soprattutto ai consigli di amici che sono stati da poco in India, cercando informazioni su internet e con la guida della Lonely Planet.
Spostamenti:
mi spaventavano molto gli spostamenti interni con treni e autobus, invece non abbiamo avuto nessuna difficoltà a trovare o comprare i biglietti, anzi in ogni città ci sono tantissime piccole agenzie di viaggio/internet cafè che ti prenotano agilmente biglietti di ogni genere.
In India è impossibile perdersi, ci sarà sempre qualcuno che si offre di accompagnarti all'ostello/stazione/autobus (in cambio ovviamente di una mancia, di un passaggio al negozio "di suo fratello" etc..), anche quando non avete assolutamente bisogno di aiuto.
Abbiamo viaggiato sui treni notturni senza grossi problemi, ma è meglio prenotarli in anticipo:noi invece abbiamo prenotato lì sul posto da un giorno per quello successivo, così la prima volta abbiamo trovato posto solo in prima calsse (1AC) pagando piuttosto caro e la seconda volta solo in terza classe senza aria condizionata (Sleeper).La prima classe è formata da scompartimenti chiusi con due cuccette,con lenzuola e coperte, ventilatore.Ci si può chiudere dentro e sono abbastanza spaziose.
In terza classe invece ci sono tre cuccette per lato e scompartimenti aperti senza tendine, lenzuola, né aria condizionata.
I treni sono spesso in ritardo, però, il primo treno è arrivato e partito con 5 ore di ritardo, in piena notte invece che alle 8 di sera, è stato piuttosto faticoso aspettare in stazione perché era affollatissima, c'era molta confusione e non capivamo niente degli annunci, per fortuna abbiamo incontrato una ragazza del Wisconsin che viaggiava con un amico indiano e che ci ha aiutato a capire gli annunci e quindi a capire quando e dove sarebbe arrivato il treno!
Con i pullman si viaggia bene, sono spaziosi, si prenotano facilmente. Noi abbiamo viaggiato di giorno (la tratta durava circa 6 ore) ma ci sono anche quelli notturni.
Ostelli:
abbiamo prenotato il primo ostello dall' Italia e il resto via via direttamente in India città per città.
Si trovano ostelli di tutti i livelli, noi di solito siamo stati in ostelli che costavano sui 750/800 rupie a notte (circa 10 euro a stanza a notte), con aria condizionata e bagno in camera.
In due ostelli abbiamo pagato 1200 a stanza a notte ma erano di categoria già più elavata (senza essere lussuosi).
Non è difficile trovare ostelli, anzi, anche qui ci saranno decine di persone che non vedono l'ora di accompagnarti alla loro guest house.Se avete tempo e voglia, girate e guardte le camere, poi scegliete.
Consigliamo sicuramente Ganpati Guest House a Varanasi, l'ostello più bello dove siamo stati in tutto il viaggio, con camere pulite e spaziose, vista sul Gange, spazi comuni rilassanti e un ristorante fantastico.Anche il Yogi Guest House merita per la tranquillità e la vista sul Mehrangarh Fort a Jodhpur (invece il ristorante lascia un po' a desiderare).
Acqua e cibo:
bere sempre e solo acqua in bottiglia!Si trova ovunque e costa dalle 15 alle 30 rupie per un litro.
Non abbiamo avuto nessun problema legato al cibo, una buona scelta è prendere il thali che nella versione più semplice è composto da riso basmati, dal (lenticchie), verdure miste al curry e chapati, nelle versioni più complesse è invece composto da decine di assaggini di tutti i gusti, dal piccantissimo al dolce.
Escursioni:abbiamo fatto una sola escursione organizzata (per il resto giravamo appunto da soli), con la Adventure Camels di Jaisalmer per un camel safari di due giorni nel deserto del Thar, ci siamo trovati bene, l'organizzazione era seria, eravamo un gruppo piccolo di sole 5 persone e siamo andati in una zona isolata. Una buona esperienza perché semplice e per niente "turistica".
Cosa è stato utile portare in viaggio:
- una federa e un lenzuolo: gli ostelli dove siamo stati erano moderatamenti puliti, ma in alcuni (es. l'ultimo in cui siamo stati a Delhi), è stato sicuramente meglio avere una federa e un lezuolo da mettere sul letto...
- un asciugamano di microfibra grande: serve come asciugamano (ovviamente) visto che negli ostelli di solito non vi vengono dati asciugamani, ma anche come lenzuolo/cuscino d'emergenza (es.nei viaggi notturni in treno, in aereoporto etc)
-salviette e carta igienica (da comprare anche là): negli ostelli non vengono dati e di solito nei bagni in giro non c'è carta, conviene comprarne là e portarsela sempre dietro anche in treno, sul pullman etc.
- Un foulard ampio o pashmina: per proteggersi dall'aria condizionata freddissima, o dallo smog in città, per comprirsi gli occhi se si vuole dormire in treno, come cuscino di emergenza etc...
- ciabattine da piscina per fare la doccia:anche negli ostelli migliori meglio non camminare scalzi in bagno!
- libri: in India si aspetta, ovunque, quindi meglio avere qualcosa da leggere!
In stazione, nelle lunghe tratte in treno o autobus, al ristorante etc..
- Una chiavetta usb che legge le memorie fotografiche: si trovano internet cafè ovunque e con la chiavetta ho potuto agilmente mandare fotografie e email a casa quasi ogni giorno, a prezzi irrisori e molto comodamente
- Un quadernino: per scrivere appunti, impressioni di viaggio, raccogliere ricordi trovati in giro
- una borsa piccola (che io invece non avevo!): girando anche solo con lo zaino piccolo si suda ancora di più (già si suda sempre, e in modo terribile), meglio avere una borsa piccola monospalla per portare macchina fotografica e bottiglia d'acqua.
- Poco bagaglio: noi avevamo due zaini da montagna, il mio all'andata pesava solo 9 kg...
Aspetti negativi:
ci sono, inutile negarlo.
Il viaggio è andato molto bene, ma ci sono alcuni fastidiosi inconvenienti (sempre parlando della mia/nostra esperienza personale, ad altri possono essere aspetti indifferenti: come sempre, prendere con le pinze!!)
- il caldo: è banale e anche stupido da dire, ma ovviamente in India fa caldo, sebbene fossimo in periodo monsonico. Un caldo però terribile perché umidissimo, eravamo costantemente bagnati fradici (gocciolanti, letteralmente), con i capelli bagnati etc...nulla di che, ma sicuramente questo disagio unito alla stanchezza generale del viaggio è stato piuttosto pesante, anche perché essendo caldo umido si fa fatica a respirare e soprattutto essendo sempre bagnati l'aria condizionata è poi un colpo tremendo (lì mi sono presa una gran brutta influenza con mal di gola, che mi trascino dietro ancora adesso...)
- l'assillo dei venditori: se non abbiamo trovato la folla di mendicanti e bambini che ci aspettavamo, quella dei venditori però era costante. Ovviamente è il loro lavoro, la loro vita, ma è brutto camminare, voler girare in pace ed essere continuamente apostrofati e "seguiti" da procacciatori di affari che ti vogliono offrire la camera in ostello, il viaggio in taxi, un vestito, un souvenir etc...alcuni sono veramente molto molto insistenti (soprattutto a Jaisalmer), mai aggressivi ma sicuramente stressanti, senza sosta. Camminare ed essere visti come macchinette spillatrici di soldi è frustrante, perché anche se ti fermi a parlare o chiacchierare con qualcuno, alla fin fine vuole sempre venderti qualcosa, anche quando pensavi di aver stabilito un dialogo "vero", uno scambio tra persone, allora ti viene da rinunciare a qualsiasi dialogo/incontro ed è un vero peccato...
- gli sguardi: degli uomini, che sono molti rispetto al numero delle donne (questo è molto diverso dall'Africa, dove siamo stati, lì per le strade e nei mercati ci sono principalmente donne, in India invece ci sono principalmente uomini).
Pur facendo attenzione al modo di pormi e di vestirmi (vestiti lunghi, mai scollature o pantaloncini corti...), gli uomini mi fissavano sempre, ovunque. Anche qui nulla di aggressivo, ma battutine, risate, gruppetti di ragazzini che ti seguono, di uomini che ti indicano...aggiunge un notevole stress psicologico alla stanchezza del viaggio. (Per altro, c'erano turiste olandesi, americane che giravano in shorts e top senza problemi, quindi anche qui è soggettivo, a me dava moltissimo fastidio e mi metteva a disagio, ad altri può non importare minimante).
Meglio viaggiare da soli o con viaggio equo?
Sono due esperienze ovviamente molto diverse, nel viaggio equo hai il vantaggio di essere seguito da una guida (spesso locale) che dà sicuramente un aiuto per la lingua, gli spostamenti e il relazionarsi con la popolazione. Noi abbiamo viaggiato così in Armenia e Madagascar e avendo la giuda sempre con noi è stato bello poter parlare con una persona del posto a tu per tu, chiedere informazioni (cosa hanno seminato lì? Perchè quella donna è vestita così? Cosa significa quella preghiera?...) che da soli invece non si possono sapere, entrare in contatto in modo più semplice con la famiglie del posto e avere un chiaro sguardo della società che si visita "dal di dentro".
Lo svantaggio è quello di aver sempre qualcuno che appunto ti guida e di vivere quindi un'esperienza già comunque mediata. Viaggiando da solo conosci di meno (hai sicuramente meno informazioni su ciò che visiti/vedi) ma d'altro lato sei tu a doverti aggiustare a trovare mezzi di trasporto, ristoranti o quant'altro, quindi vivi un'esperienza più tua. Non hai tappe rigidamente prefissate e anche il costo del viaggio è sicuramente minore.
Non ho ancora stabilito bene quale sia la scelta migliore!
In ogni caso, la soluzione più efficace è partire e andare a vedere, aprire occhi e mente all'esperienza, essere curiosi del mondo, della vita e delle diverse soluzioni che l'uomo trova alla sua quotidianità in luoghi diversi.
Ci saranno sicuramente ostacoli, aspetti negativi, stanchezze e incertezza, ma l'esperienza del viaggio è sempre impagabile quanto a arricchimento personale.
Innanzitutto: è possibilissimo viaggiare da soli, senza problemi!
Lo scorso anno ho raccontato di come sia facile e bellissimo viaggiare da soli in Israele, quest'anno invece parlerò un poco della nostra esperienza indiana.
Il nostro viaggio è stato molto corto per la grandezza e le tempistiche indiane, solo 2 settimane, quindi non abbiamo potuto girare molto né approfondire bene le realtà visitate, abbiamo incontrato tutti viaggiatori che si fermavano almeno 3 settimane/1 mese.
Abbiamo incontrato moltissimi viaggiatori autonomi, soprattutto europei, anche molte ragazze che viaggiavano da sole e famiglie con bambini piccoli che viaggiavano zaino in spalla...si può fare!
Abbiamo prenotato il volo Italia-India circa 2 mesi prima della partenza, invece durante il viaggio abbiamo usufruito di due voli interni, il primo prenotato una settimana prima dall'Italia e l'altro direttamente in India
Questo il nostro itinerario in India del Nord:
Delhi-Varanasi-Agra-Jodhpur-Jaisalmer-Jodhpur-Delhi
Da Delhi a Varansi volo interno e lo stesso al ritorno da Jodhpur a Delhi.
Da Varanasi a Agra treno notturno, lo stesso da Agra a Jodhpur.
Da Jodhpur a Jaisalmer (e viceversa) pullman locali.
Abbiamo delineato l'itinerario grazie soprattutto ai consigli di amici che sono stati da poco in India, cercando informazioni su internet e con la guida della Lonely Planet.
Spostamenti:
mi spaventavano molto gli spostamenti interni con treni e autobus, invece non abbiamo avuto nessuna difficoltà a trovare o comprare i biglietti, anzi in ogni città ci sono tantissime piccole agenzie di viaggio/internet cafè che ti prenotano agilmente biglietti di ogni genere.
In India è impossibile perdersi, ci sarà sempre qualcuno che si offre di accompagnarti all'ostello/stazione/autobus (in cambio ovviamente di una mancia, di un passaggio al negozio "di suo fratello" etc..), anche quando non avete assolutamente bisogno di aiuto.
Abbiamo viaggiato sui treni notturni senza grossi problemi, ma è meglio prenotarli in anticipo:noi invece abbiamo prenotato lì sul posto da un giorno per quello successivo, così la prima volta abbiamo trovato posto solo in prima calsse (1AC) pagando piuttosto caro e la seconda volta solo in terza classe senza aria condizionata (Sleeper).La prima classe è formata da scompartimenti chiusi con due cuccette,con lenzuola e coperte, ventilatore.Ci si può chiudere dentro e sono abbastanza spaziose.
In terza classe invece ci sono tre cuccette per lato e scompartimenti aperti senza tendine, lenzuola, né aria condizionata.
I treni sono spesso in ritardo, però, il primo treno è arrivato e partito con 5 ore di ritardo, in piena notte invece che alle 8 di sera, è stato piuttosto faticoso aspettare in stazione perché era affollatissima, c'era molta confusione e non capivamo niente degli annunci, per fortuna abbiamo incontrato una ragazza del Wisconsin che viaggiava con un amico indiano e che ci ha aiutato a capire gli annunci e quindi a capire quando e dove sarebbe arrivato il treno!
Con i pullman si viaggia bene, sono spaziosi, si prenotano facilmente. Noi abbiamo viaggiato di giorno (la tratta durava circa 6 ore) ma ci sono anche quelli notturni.
Ostelli:
abbiamo prenotato il primo ostello dall' Italia e il resto via via direttamente in India città per città.
Si trovano ostelli di tutti i livelli, noi di solito siamo stati in ostelli che costavano sui 750/800 rupie a notte (circa 10 euro a stanza a notte), con aria condizionata e bagno in camera.
In due ostelli abbiamo pagato 1200 a stanza a notte ma erano di categoria già più elavata (senza essere lussuosi).
Non è difficile trovare ostelli, anzi, anche qui ci saranno decine di persone che non vedono l'ora di accompagnarti alla loro guest house.Se avete tempo e voglia, girate e guardte le camere, poi scegliete.
Consigliamo sicuramente Ganpati Guest House a Varanasi, l'ostello più bello dove siamo stati in tutto il viaggio, con camere pulite e spaziose, vista sul Gange, spazi comuni rilassanti e un ristorante fantastico.Anche il Yogi Guest House merita per la tranquillità e la vista sul Mehrangarh Fort a Jodhpur (invece il ristorante lascia un po' a desiderare).
Acqua e cibo:
bere sempre e solo acqua in bottiglia!Si trova ovunque e costa dalle 15 alle 30 rupie per un litro.
Non abbiamo avuto nessun problema legato al cibo, una buona scelta è prendere il thali che nella versione più semplice è composto da riso basmati, dal (lenticchie), verdure miste al curry e chapati, nelle versioni più complesse è invece composto da decine di assaggini di tutti i gusti, dal piccantissimo al dolce.
Escursioni:abbiamo fatto una sola escursione organizzata (per il resto giravamo appunto da soli), con la Adventure Camels di Jaisalmer per un camel safari di due giorni nel deserto del Thar, ci siamo trovati bene, l'organizzazione era seria, eravamo un gruppo piccolo di sole 5 persone e siamo andati in una zona isolata. Una buona esperienza perché semplice e per niente "turistica".
Cosa è stato utile portare in viaggio:
- una federa e un lenzuolo: gli ostelli dove siamo stati erano moderatamenti puliti, ma in alcuni (es. l'ultimo in cui siamo stati a Delhi), è stato sicuramente meglio avere una federa e un lezuolo da mettere sul letto...
- un asciugamano di microfibra grande: serve come asciugamano (ovviamente) visto che negli ostelli di solito non vi vengono dati asciugamani, ma anche come lenzuolo/cuscino d'emergenza (es.nei viaggi notturni in treno, in aereoporto etc)
-salviette e carta igienica (da comprare anche là): negli ostelli non vengono dati e di solito nei bagni in giro non c'è carta, conviene comprarne là e portarsela sempre dietro anche in treno, sul pullman etc.
- Un foulard ampio o pashmina: per proteggersi dall'aria condizionata freddissima, o dallo smog in città, per comprirsi gli occhi se si vuole dormire in treno, come cuscino di emergenza etc...
- ciabattine da piscina per fare la doccia:anche negli ostelli migliori meglio non camminare scalzi in bagno!
- libri: in India si aspetta, ovunque, quindi meglio avere qualcosa da leggere!
In stazione, nelle lunghe tratte in treno o autobus, al ristorante etc..
- Una chiavetta usb che legge le memorie fotografiche: si trovano internet cafè ovunque e con la chiavetta ho potuto agilmente mandare fotografie e email a casa quasi ogni giorno, a prezzi irrisori e molto comodamente
- Un quadernino: per scrivere appunti, impressioni di viaggio, raccogliere ricordi trovati in giro
- una borsa piccola (che io invece non avevo!): girando anche solo con lo zaino piccolo si suda ancora di più (già si suda sempre, e in modo terribile), meglio avere una borsa piccola monospalla per portare macchina fotografica e bottiglia d'acqua.
- Poco bagaglio: noi avevamo due zaini da montagna, il mio all'andata pesava solo 9 kg...
Aspetti negativi:
ci sono, inutile negarlo.
Il viaggio è andato molto bene, ma ci sono alcuni fastidiosi inconvenienti (sempre parlando della mia/nostra esperienza personale, ad altri possono essere aspetti indifferenti: come sempre, prendere con le pinze!!)
- il caldo: è banale e anche stupido da dire, ma ovviamente in India fa caldo, sebbene fossimo in periodo monsonico. Un caldo però terribile perché umidissimo, eravamo costantemente bagnati fradici (gocciolanti, letteralmente), con i capelli bagnati etc...nulla di che, ma sicuramente questo disagio unito alla stanchezza generale del viaggio è stato piuttosto pesante, anche perché essendo caldo umido si fa fatica a respirare e soprattutto essendo sempre bagnati l'aria condizionata è poi un colpo tremendo (lì mi sono presa una gran brutta influenza con mal di gola, che mi trascino dietro ancora adesso...)
- l'assillo dei venditori: se non abbiamo trovato la folla di mendicanti e bambini che ci aspettavamo, quella dei venditori però era costante. Ovviamente è il loro lavoro, la loro vita, ma è brutto camminare, voler girare in pace ed essere continuamente apostrofati e "seguiti" da procacciatori di affari che ti vogliono offrire la camera in ostello, il viaggio in taxi, un vestito, un souvenir etc...alcuni sono veramente molto molto insistenti (soprattutto a Jaisalmer), mai aggressivi ma sicuramente stressanti, senza sosta. Camminare ed essere visti come macchinette spillatrici di soldi è frustrante, perché anche se ti fermi a parlare o chiacchierare con qualcuno, alla fin fine vuole sempre venderti qualcosa, anche quando pensavi di aver stabilito un dialogo "vero", uno scambio tra persone, allora ti viene da rinunciare a qualsiasi dialogo/incontro ed è un vero peccato...
- gli sguardi: degli uomini, che sono molti rispetto al numero delle donne (questo è molto diverso dall'Africa, dove siamo stati, lì per le strade e nei mercati ci sono principalmente donne, in India invece ci sono principalmente uomini).
Pur facendo attenzione al modo di pormi e di vestirmi (vestiti lunghi, mai scollature o pantaloncini corti...), gli uomini mi fissavano sempre, ovunque. Anche qui nulla di aggressivo, ma battutine, risate, gruppetti di ragazzini che ti seguono, di uomini che ti indicano...aggiunge un notevole stress psicologico alla stanchezza del viaggio. (Per altro, c'erano turiste olandesi, americane che giravano in shorts e top senza problemi, quindi anche qui è soggettivo, a me dava moltissimo fastidio e mi metteva a disagio, ad altri può non importare minimante).
Meglio viaggiare da soli o con viaggio equo?
Sono due esperienze ovviamente molto diverse, nel viaggio equo hai il vantaggio di essere seguito da una guida (spesso locale) che dà sicuramente un aiuto per la lingua, gli spostamenti e il relazionarsi con la popolazione. Noi abbiamo viaggiato così in Armenia e Madagascar e avendo la giuda sempre con noi è stato bello poter parlare con una persona del posto a tu per tu, chiedere informazioni (cosa hanno seminato lì? Perchè quella donna è vestita così? Cosa significa quella preghiera?...) che da soli invece non si possono sapere, entrare in contatto in modo più semplice con la famiglie del posto e avere un chiaro sguardo della società che si visita "dal di dentro".
Lo svantaggio è quello di aver sempre qualcuno che appunto ti guida e di vivere quindi un'esperienza già comunque mediata. Viaggiando da solo conosci di meno (hai sicuramente meno informazioni su ciò che visiti/vedi) ma d'altro lato sei tu a doverti aggiustare a trovare mezzi di trasporto, ristoranti o quant'altro, quindi vivi un'esperienza più tua. Non hai tappe rigidamente prefissate e anche il costo del viaggio è sicuramente minore.
Non ho ancora stabilito bene quale sia la scelta migliore!
In ogni caso, la soluzione più efficace è partire e andare a vedere, aprire occhi e mente all'esperienza, essere curiosi del mondo, della vita e delle diverse soluzioni che l'uomo trova alla sua quotidianità in luoghi diversi.
Ci saranno sicuramente ostacoli, aspetti negativi, stanchezze e incertezza, ma l'esperienza del viaggio è sempre impagabile quanto a arricchimento personale.
grazie. bel post, chiaro, conciso, utile e sincero.
RispondiEliminaNoi non abbiamo mai affrontato un viaggio di questa portata.
A volte mi sento di dire che effettivamente finora non abbiamo mai viaggiato davvero.
Adesso con due bimbi sotto i tre anni mi sembra sempre più lontano il momento in cui anche noi tenteremo un'esperienza simile.
Anche se, come giustamente ricordi tu, si può fare, anche con i bimbi in spalla.
Ma anche qui entra in gioco la soggettività...e io credo che non me la vivrei bene, ora come ora.
Grazie ancora per aver condiviso informazioni e sensazioni.
Hai ragione, per un viaggio così impegnativo bisogna trovare il momento giusto. Quando i bambini saranno più grandi, con calma, si vedrà! :-)
EliminaMi ritrovo in questo post,pur avendo viaggiato in India del Sud e in periodo non monsonico.Il caldo che ho trovato a febbraio al Sud era piacevolissimo,per poi diventare forte a marzo (però non so perchè soffro di più il caldo qui nel Salento,mistero!),anche se penso che sotto il monsone sia proprio tutta un'altra cosa.Per tutto il resto,sguardi,procacciatori d'affari,abbigliamento è anche la mia esperienza (Anch'io come te, tendevo a vestire piuttosto coperta).Mi piace molto il vostro itinerario,è quello che probabilmente farei dovendo andare al Nord :) Un abbraccio.
RispondiEliminaSi Chandana tu devi andare sicuramente a Varanasi, ti piacerebbe moltissimo. Mi è proprio rimasto nel cuore come posto!
EliminaCiao Daniela, come stai ? Sono tornata ieri da Praga che ho visitato incuriosita dal tuo post : incantevole. Chi puo' dirlo, potrei fare lo stesso con l'India..........Baci & abbracci.
RispondiEliminaNorma
Bene, mi fa davvero molto piacere sapere di essere stata d'ispirazione per un viaggio!! :-)
EliminaMa bisogna conoscere l'inglese per un viaggio con la guida? Non sono mai andata fuori dall'Italia e i miei viaggi si contano sulle dita di una mano.
RispondiEliminaBello sognare leggendo i racconti degli altri : ) Grazie!
Dipende ovviamente dal tipo di viaggio, io intendo sempre viaggio equo-solidale, quindi piuttosto spartano e in cui si visitano famiglie e progetti locali, è il modo in cui abbiamo viaggiato con Viaggisolidali.it e Viaggiemiraggi.org, rispettivamente in Armenia e Madagascar e con guide locali che però parlavano italiano. Dipende tutto dal tipo di agenzia e da come si intende viaggiare!!
EliminaBeh, pure meglio questo tipo di viaggi.Grazie delle info : )
Eliminaoh Daniela...ci siamo già scritte in privato a rigurardo...ma leggere questo post è stato entusiasmante!
RispondiEliminaQuesto è un post molto utile, grazie di cuore per aver condiviso la vostra [meravigliosa] esperienza.
A presto, un abbraccio
Lena
Quando progettavamo il viaggio, ho cercato molte informazioni in rete e molte mi sono state davvero utili, allora ho pensato di mettere qui anche il mio pezzettino di consigli per dare una mano nella preparazione di altri viaggi... :-)
EliminaMooolto interessante!
RispondiEliminaMia figlia è proprio ora in giro per l'Europa con il suo fidanzato Irish, 2 backpacker estremi!!!!!!
A novembre pure io mi lancerò in un'esperienza analoga ma nella Thailandia del nord, la terra che fino ad ora mi ha emozionata ed affascinata di più!!!
Un saluto ligure
Bello fotos viagge, ciao del Belgica.
RispondiEliminaCon quei pantaloni t'avrei fissata e avrei riso pure io, non è che gli indiani solo perché sono poveri non hanno gusto.
RispondiEliminaciao.
RispondiEliminaHo letto i tuoi consigli e li trovo interessantissimi .
Sto organizzando il mio primo viaggio in india che sarà a gennaio 2014. Il tour sarà a quello classico. Triangolo d'oro, varasi , rajasthan e un po' di india del sud .
Vorrei però inserire un safari a dorso di elefante.
Sono stata 2 volte in africa ed ho già fatto sia quello in jeep sia quello con il cammello.
Sai consigliarmi qualche parco?
Pensavo al corbett ma con sono sicura che li si possa fare.
Io vorrei dedicare solo un giorno a questa esperienza.
Credi che possa organizzare tutto una volta in loco o che sua meglio prenotare già dall'italia.
Non riesco a trovare nulla né su internet né sulla lonely planet.
grazie mille.
E ancora complimenti per quanto scritto .
Semplicemente:grazie
RispondiEliminaCiao, nella la vostra esperienza di viaggio. Complimenti. Volevo chiederti, ci sono tanti topi nelle città che hai visitato, ostelli etc? Io sono affascinata dall'India e mi piacerebbe tanto visitarla.Grazie
RispondiEliminaCiao a tutti!
RispondiEliminaMi chiamo Dario, 29 anni, e sono nuovo del forum. Scrivo qui per raccogliere consigli, pareri e testimonianze da parte di chi ha visitato l’India da solo.
Ho intenzione di fare un viaggio solitario di un mese, periodo Aprile o, in alternativa, metà Marzo-metà Aprile. Vorrei esplorare l’India del Nord, toccare il Nepal e gli Stati Indiani Nord-Orientali. Avrei voluto visitare anche il Tibet ma ho letto che per il tempo limitato e per le condizioni socio-politiche adesso sia impossibile entrarci senza passare per la Cina.
Il viaggio ha un fine essenzialmente spirituale, culturale e d’avventura. Sono diversi anni che mi riproponevo di effettuarlo e adesso sento che è giunto il momento. Ho l’esigenza di stare da solo con me stesso in situazioni estreme, a contatto con la mia spiritualità, in un contesto che mi ha da sempre affascinato. Approfitterò per fare diverse escursioni fotografiche nelle riserve naturalistiche di cui ho letto, essendo io un grande appassionato della natura in generale.
Poiché sarà il mio primo viaggio-avventura, ho iniziato a leggere diverse testimonianze in giro per il web. Tuttavia, continuo a pormi diversi interrogativi di tipo organizzativo. Provo a elencarveli nella speranza di non risultare banale e ripetitivo:
mi consigliate di affidarmi ad una agenzia viaggi o far tutto da solo?
mi consigliate di dormire sempre in hotel confortevoli per star “tranquillo” e poter lasciare bagagli, soldi e attrezzature?
mi consigliate di prenotare a tavolino tutti i voli, treni, hotel ed escursioni già prima della partenza o di lasciarmi la possibilità di variare i miei piani? Magari potrei scegliere 3-4 tappe certe e nel mezzo decidere di fare escursioni non programmate prenotando lì?
pensate che sia meglio arrivare e partire dalla stessa città (Nuova Delhi) o scegliere un itinerario a circuito aperto?
per quanto riguarda vaccini, assicurazione sanitaria e visti come devo comportarmi? Volendo visitare anche il Nepal devo considerare di fare le stesse procedure anche lì? (so che domande simili hanno già estese risposte sul web, ma mi farebbe piacere conoscere il vostro parere)
conviene portare con se tutti i soldi in contanti o pagare tutto con carta di credito? In entrambi i casi, se fossi vittima di furto, perderei tutto. Quindi non so cosa sia meglio.
come dovrei organizzarmi coi bagagli? Intendo, dovrei portar con me valigia grande con ricambi per un mese intero, oppure dovrei partire con un mega zaino da escursione con pochi ricambi e cercare di lavare lì le mie cose? Considerando che porterò con me diverse attrezzature fotografiche e computer, temo che col solo zaino io non riesca a farcela. Magari avevo pensato di partire con una valigia grande da lasciare negli alberghi delle località che visiterò, e di organizzarmi per le uscire quotidiane/mini-escursioni con uno zaino da trekking. Conviene comprare indumenti a basso costo lì sul posto e poi sbarazzarsene? Sono fuori strada?
avete portato scorte di farmaci, disinfettanti e saponi anti-batterici dall’Italia o qualcosa lo avete comprato sul posto?
Probabilmente mi verranno in mente altre domande ma nel frattempo vi ringrazio in anticipo per la pazienza e per le vostre risposte.