Stamattina sono scesa fino al fiume, era qualche settimana che impegnata con l'università o frenata dalla pioggia non scendevo a vedere i mutamenti che il freddo ha portato. Stamattina le montagne sullo sfondo erano tutte bianche della neve caduta ieri e il fiume era silenzioso e asciutto, enorme distesa di sassi grigi. Com è diverso questo fiume da quello in cui abbiamo passato le nostre giornate estive a condividere pic-nic e rilassarci sulla spiaggetta nascosta. Questo fiume è spoglio e umido, è il fiume dell'autunno, tra poco sarà il fiume del gelo e poi quello della neve.
Amo le montagne e, soprattutto da quando abitiamo qui in città, amo il fiume e la sua compagnia: è un posto in cui amo tornare, per passeggiare o per girare in bicicletta.
Attorno al fiume, quasi tutti gli alberi stanno perdendo le foglie e liberano nell'aria i loro semi, ce n'è di ogni foggia e colore. Gli alberi sanno che viene il tempo del riposo ma già spandono in giro la prossima primavera. Alcuni sono ancora colorati di rosso e di arancio per ingannare la foschia e tenere lontano le prime brinate.
Il fiume si riposa dal rumore incessante delle sue onde estive e dalla potenza delle piene, tace e fa spazio. Anche io amo in questi giorni di freddo restare in casa, cucinare, mettere sul fuoco un infuso caldo. Arriva il tempo dell'ibernazione, che non è mai totale, e anche le abitudini di vita non cambiano drasticamente perché gli impegni rimangono gli stessi delle altre stagioni, ma cambia certamente l'atmosfera di casa, l'accudimento che abbiamo per noi stessi.
Allora preparo questa zuppetta con porri, finocchi, mela e noci e il suo profumo si spande dalla cucina alle altre stanze, mentre la mia mente progetta, scrive, studia.
Buon fine settimana a tutti voi!!
Amo le montagne e, soprattutto da quando abitiamo qui in città, amo il fiume e la sua compagnia: è un posto in cui amo tornare, per passeggiare o per girare in bicicletta.
Attorno al fiume, quasi tutti gli alberi stanno perdendo le foglie e liberano nell'aria i loro semi, ce n'è di ogni foggia e colore. Gli alberi sanno che viene il tempo del riposo ma già spandono in giro la prossima primavera. Alcuni sono ancora colorati di rosso e di arancio per ingannare la foschia e tenere lontano le prime brinate.
Il fiume si riposa dal rumore incessante delle sue onde estive e dalla potenza delle piene, tace e fa spazio. Anche io amo in questi giorni di freddo restare in casa, cucinare, mettere sul fuoco un infuso caldo. Arriva il tempo dell'ibernazione, che non è mai totale, e anche le abitudini di vita non cambiano drasticamente perché gli impegni rimangono gli stessi delle altre stagioni, ma cambia certamente l'atmosfera di casa, l'accudimento che abbiamo per noi stessi.
Allora preparo questa zuppetta con porri, finocchi, mela e noci e il suo profumo si spande dalla cucina alle altre stanze, mentre la mia mente progetta, scrive, studia.
Buon fine settimana a tutti voi!!
E' davvero il tempo del riposo, non solo per il fiume e la natura, ma anche per noi. E' bene in questo periodo rallentare i ritmi, ritemprarsi facendo meno cose, riposare. In fondo siamo animali e come gli altri animali, dobbiamo adattare i nostri ritmi alle stagioni.
RispondiEliminaDalla Natura possiamo imparare a stare meglio con noi stessi. Sono tutte lezioni da imparare.
Un bacio grande
Francesca
La prima cosa che devo imparare a fare è andare a letto presto o quanto meno, prima: tendo sempre ad andare a dormire tardissimo, dopo la mezzanotte...ma così la stanchezza si accumula troppo...devo imparare dal fiume :-)
EliminaChe meraviglia le tue fotografie, Daniela, e le parole che le accompagnano: grazie perché ci porti con te in queste escursioni e condividi con noi la lezione della natura...
RispondiEliminaLa lezione della natura a volte è difficile da apprendere per me che tendo ad essere sempre con il fiato corto, ma mi sforzo di notare i cambiamenti che avvengono e di seguirli, assecondarli, piano piano...
EliminaThis is a great post, thanks
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