Ultimamente sto passando molto tempo in casa, soprattutto perché sto studiando molto per la sessione esami e quindi buona parte del tempo quotidiano è spesa nella lettura e nello studio, il che mi piace e mi appassiona, ma a volte perdo l'abitudine di uscire all'aria aperta in modo continuativo che non siano le commissioni necessarie.
Si sta bene in casa, con una bella tazza di the o tisana, spesso le giornate sono umide e piovose e a parte per lavoro mattutino non ho molta voglia di uscire.
Da quando ho ripreso a praticare yoga in casa ogni giorno, quella è la mia attività "fisica" e le passeggiate si sono diradate. Non ho tempo per svolgere entrambe le attività ogni pomeriggio.
Quando esco fuori e mi prendo il tempo per una bella passeggiata però è meraviglioso.
Venerdì pomeriggio stava piovendo e anzi iniziava a nevischiare ma ho deciso di uscire lo stesso e ho goduto di una bellissima passeggiata al fiume. Non c'era nessuno, soltanto io, sotto la pioggia con la macchina fotografica. La città dove abitiamo è piccola e per fortuna, pur abitando proprio in centro, ci vuole poco per raggiugere il viale alberato e il verde.
Gli alberi erano uno scintillio di gocce, che li abbellivano nonostante si trattasse sempre dei soliti alberi del viale, dei soliti cespugli, delle solite siepi...
Le gocce sono il mio soggetto fotografico preferito, così piccole e dense di luce, spariscono in un attimo ma nello stesso tempo la loro perfetta rotondità le rende speciali. Adoro osservarle da diverse angolature, capire come restano impigliate ai rami, alle foglie, alle ragnatele.
Semplici molecole d'acqua che però trasformano tutto ciò che toccano.
Ho passeggiato fino al fiume e via via mi sono fermata a fotografare le gocce.
Intanto il cielo si schiariva e la nebbia si diradava. Alla fine della camminata il cielo ero azzurrissimo e non solo riluceva ogni ramo spoglio nella luce del pomeriggio che declinava, ma riluceva anche la terra bagnata da un velo di pozzanghera.
Ho immaginato i pittori impressionisti andare in visibilio di fronte ad una luce così bella, così decisa.
Solitamente nel fine settimana riusciamo ad andare a fare una camminata in montagna, immergendoci ancora i più nel verde che non lungo la nostra beneamata sponda di fiume.
Sono ore di ricarica, di una sensazione fisica di rilassatezza e di respiro che si fa lento e profondo. Fosse per me, come ho già raccontato molte volte, starei tutto il giorno nel bosco.
Mi piace la luce schermata dagli alberi, il silenzio, l'odore della terra e delle foglie e l'intimità che creano gli alberi, che abbracciano e circoscrivono lo sguardo.
Ieri abbiamo fatto una camminata nel bosco con le ciastre, la neve lì non era moltissima, ma aveva lasciato, come lungo il fiume, gocce e ghiaccioli sui rami e sul muschio.
Non abbiamo visto caprioli, ma le loro impronte erano ovunque e camminavano fianco e fianco con le nostre, noi un poco intrusi e loro ad osservarci da qualche parte più in alto.
Stamattina invece ci hanno accolti un cielo azzurro e un vento forte benché freddo, che ha spazzato via le nuvole e subito colmato l'aria di un profumo di primavera (che però è ancora lontanissima).
I ruscelli oggi erano in piena attività, tenendo fede al proverbio che "a Sant'Aghetta a cur la bialeretta" (a Sant'Agata scorre il ruscello).
Siamo andati a piedi lungo la sponda dell'altro fiume, su su fino a casa dei miei cugini.
Nel prato ancora innevato c'erano già dei fiori di girasole e forte è stata la voglia di improvvisare un piccolo mandala con rametti, sassi, erba secca, foglie di edera e metà guscio di noce a contenere il piccolo fiore giallo.
Intanto attorno le cime delle montagne erano spazzate dal vento
che sollevava nuvole di neve visibili anche dalla città.
Il sole era così caldo che avrei avuto voglia di sdraiarmi in un prato e rimanere lì per ore ad abbeverarmi di sole e dell'azzurro limpido del cielo.
Stare all'aria aperta è una delle gioie più grandi della mia vita, starci con qualsiasi tempo, in ogni stagione, senza avere paura di sporcarsi o bagnarsi.
Per fortuna non ho queste paure, fin da piccola sono abituata ad uscire sempre, nonostante fango o pioggia ed ogni volta torno a casa carica di energia e felice di aver mosso muscoli e gambe, un passo dopo l'altro.
Che atmosfere deliziose. Mi manca la neve!
RispondiEliminaChe bello che è lì :)
Che colori splendidi in queste foto!
RispondiEliminaMi piacerebbe molto vivere in un paese più verde e meno caotico per potermi godere delle passeggiate come le tue...anche solo in pausa pranzo o una giretto veloce quando esco dall'ufficio...ma qui esiste solo cemento, auto, traffico e caos...aspetto sempre il fine settimana solo per poter immergermi nell natura e respirare nuovo ossigeno...quando si può!
Buon inizio di settimana! :-)
Che splendide parole e che belle immagini! Condividiamo la stessa passione per l'aria aperta e le gocce d'acqua! Leggerti ha ricaricato anche me! 😊
RispondiEliminaUn caro saluto
Queste immagini "ricaricano" anche me, specialmente in una giornata piovosa come questa.
RispondiEliminaTanti auguri cara :-*
Il movimento all'aria aperta è ciò che mi manca di più in assoluto, quest'anno. Non poter usare più la bicicletta per andare a scuola ha significato perdere un momento, uno spazio di libertà per me tanto prezioso e con queste settimane di pioggia ininterrotta è tutto un correre tra auto, ombrelli, impermeabili. Mai come quest'anno ho desiderato la primavera. Intanto godo delle tue fotografie, dei tuoi racconti di passeggiate e della boccata d'ossigeno che regalano.
RispondiEliminaTi invidio il cielo azzurro delle ultime fotografie.
RispondiEliminaAspetto il sole e una luce da pittori impressionisti per fare anche io un po' di foto ma sono giorni che l'unica cosa che posso fotografare è fango e pioggia!!!
L'ultima foto è un Mandala semi-naturale?
Un bacio
Francesca
Mentre ti leggevo e guardavo le foto, ho sentito la Natura esprimersi attraverso di te.
RispondiEliminaTi abbraccio.