venerdì 23 novembre 2012

Le stagioni

Quest'autunno sta finora regalando delle giornate splendide, soleggiate.
Oggi sembra quasi ottobre, gli alberi sono ancora addobbati di rosso e giallo, la neve é solo sulle montagne.
Mentre assaporo questo clima mite e sono felice di poter ancora andare in bici al lavoro anche di sera senza troppo freddo, ho voglia dell'inverno vero, quello gelido con i ghiaccioli dai tetti, la neve a mucchi ai lati delle strade, il fiato che si fa bianco come nuvola.
Non vedo l'ora di potermi immergere nelle abitudini di quando é inverno.
Cucino rugelach con marmellata di albicocche, correggo compiti in classe, intanto creo e invento per il mio negozietto
Ho aggiunto un calendario per il 2013, che abbiamo realizzato io e Simone con le fotografie migliori scattate in Madagascar nel nostro viaggio di pre-nozze.
Delle stampe di fotografie più grandi per scambiarsi gli auguri di Natale o appendere in casa.
Domani e domenica invece sarò con il mio banchetto ai Mercatini di Natale di Vinadio, sarà un'altra sfida dopo quella dello Spazio Creativo.
L'anno scorso e le volte passate in cui sono andata a quegli stessi mercatini, non avrei mai immaginato di poterci andare un giorno come venditrice, invece ecomi qua che imballo cartoline e calendari e mi preparo al mercato.
Quest'autunno é stato movimentato, moltissimo:perdere il lavoro come educatrice ha scombussolato tutti i piani che avevo,é stata una batosta fortissima e improvvisa, per un lavoro che amavo molto.
Ma mi guardo adesso, con un lavoro nuovo che é tanto faticoso ma che tanto mi appassiona.
Con un nuovo numero di matricola che mi qualifica come iscritta a Scienze della Formazione Primaria (anche se devo ancora contattare tutti i professori e informarmi su libri esami e tutto il resto).
Mi vedo qui con questo negozietto piccolo, che però sognavo da tempo, e con gli scatoloni da portare ai mercatini domani.
Non avrei mai fatto tutto questo se non avessi perso il lavoro:invece sono in movimento come non lo ero da anni, provo, sbaglio, cerco.
Metto un passo dopo l'altro e vado là dove sogno di andare.
La prova compravata che non tutto il male viene per nuocere, ma che ogni situazione dipende da noi e dalla nostra reazione ad essa.
Intanto il melo e il pesco nel frutteto dei nonni hanno foglie tinte di giallo che si stanno accartocciando.
Poi in primavera si abbelliranno con nuovi germogli, che diventeranno altre foglie che cadranno, ancora e ancora, anno dopo anno.
E noi con loro, anno dopo anno, a cadere e reinventare, a sperimentare.
Ordino the speziati e profumi orientali qui, scelgo libri illustrati per Channukka e Natale che a breve un corriere mi porterà a casa.
Quando posso faccio una passeggiata, meglio se insieme ad amici cari.
Leggo un paio di pagine da questo blog che un effetto calmante.
Inizio a preparare gli addobbi per la nuova stagione e mi lascio ammaliare dagli oggetti rossi e bianchi di Koru-Design.
Aspetto che mi arrivino tutti i vostri indirizzi per lo Scambio di Natale.
Scrivo racconti a ritmo febbrile, parlo con gli studenti, metto note sul registro e mi arrabbio, ma penso anche di regarl loro dei cioccolatini a Natale, in fondo adoro essere la loro insegnante.
Coccolo i cagnolini da mia nonna.
Dopo un autunno così sconvolgente, cerco di ritornare alla tranquillità, di radicarmi di nuovo al presente.
Non vedo l'ora che la neve mi obblighi a fermarmi di più.
[Melo]
[Pero]

8 commenti:

  1. Quando arriverà l'inverno vero e proprio potremmo almeno dire di esserci goduti gli ultimi scampoli di sole!

    RispondiElimina
  2. Trasformare le cadute in occasione per tirar fuori nuovi germogli, crescere, trasformarsi, trasformare il mondo intorno a noi... è l'insegnamento più difficile da trasmettere, l'unico per cui valga vivere.

    RispondiElimina
  3. P.S. Ci scrivi la tua versione dei Rugelach? Quando leggo di tazze e once mi smarrisco :-D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io ho adattato la ricetta così:
      una vaschetta di formaggio spalmabile morbido da 25o gr
      circa 200 gr di burro (ma ora ne metterei ancora meno, tipo solo 170 gr)
      mezzo bicchiere di zucchero (non ho pesato)
      300 gr di farina.
      Per il ripieno invece ho messo a occhio noci tritate, uvetta, cannella e un vasetto di marmellata di albicocche.
      Anche a me non piacciono le ricette con tazze e once, mi perdo e non ho voglia di ricalcolare tutto ogni volta!

      Elimina
  4. Daniela, complimenti, sempre più belle le tue immagini. Sempre più "tue". volevo approfittare per chiederti se tu risci ancora a vedere ARTE TV (ricordo che me ne avevi parlato). io non più purtroppo, da quando sono passati sul satellite... che peccato, quanto mi manca. un caro saluto, Tiziana

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao anche io non vedo più ARTE purtroppo, ma a dir la verità sto trovando molti documentari carini su Rai5 :-)

      Elimina
  5. Tanto in ritardo l'autunno quest'anno. Almeno qui da me. Una stagione che amo molto e che ritrovo dolce e accogliente in queste tue parole. E immagini.

    RispondiElimina

Grazie per ogni tuo commento :-)