lunedì 29 settembre 2014

San Michele


Eccomi di nuovo a scrivere qui, dopo due settimane belle intense, che mi hanno visto partecipare allo straordinario incontro di donne di Loving the Mother Italy e poi una settimana in vacanza ad Amsterdam con Simone. Ho moltissimo da ripensare, rielaborare, macinare piano piano.
Tanti i visi incontrati, le storie, gli insegnamenti appresi.
Molti i paesaggi visti, i musei visitati, le lingue ascoltate.
Ci sono fotografie da catalogare, appunti da riscrivere e studiare, esercizi da fare, canzoni sulle quali commuoversi ancora.
 Di notte, piombo in un sonno denso e pesante affollato di sogni di cui ricordo poco.
 Sogno i visi e gli abbracci delle mie sorelle di Loving the Mother, sogno i canali di Amsterdam che si susseguono sotto le ruote della mia bicicletta che gira.
 Ci sarà da lavorare parecchio, con gioia, per assorbire appieno la grandezza di queste due esperienze così importanti.
Nel frattempo, le montagne e i boschi si preparano a cambiare veste, ecco spuntare i primissimi gialli, i bruni delle foglie. Ritornano sulle ragnatele le mie amate goccioline di condensa.
Ieri abbiamo fatto una bella camminata in montagna con i miei cugini e i miei zii, su un sentiero silenzioso e deserto nella faggeta.
 I prati erano ricoperti di crocus autunnali rosa e bianchi, mentre qua e là spuntavano i primi funghi.



Ho così voglia di autunno quest'anno, di giornate in cui stare in casa, di involuzione calma e consapevole in un bozzolo di cura, di calore. Mi immagino le tisane, le candele accese, le maglie pesanti, i tanti libri da leggere e studiare e sorrido...
L'autunno è sempre una stagione di transizione, per me abituata da anni al ritmo scolastico, è sempre un nuovo inizio, in cui fare il punto della situazione. Una stagione di cambio, di pelle nuova.
Quest'anno il cambio è più forte del solito, più ricco, incredibilmente magico. Sono pronta.
Oggi, San Michele, una delle feste che preferisco, ho filtrato gli oleoliti preparati con la calendula e la lavanda del giardino. Ho messo in barattolo i fiori essicati di malva, calendula e lavanda.
Tra poco impasterò un pane a forma di drago, per festeggiare Michaelmas come nella tradizione steineriana: un semplice pan brioche con uvetta, a cui darò la forma di rettile. San Michele ci ricorda ogni anno la forza della nostra luce interna, capace di sovrastare e sconfiggere qualsiasi ostacolo. Michele è il patrono della mia città, un santo a cui sono molto affezionata.
Mi piace questa festa che cade all'imbocco dell'autunno e indica la strada per i prossimi mesi, pochi giorni prima di San Francesco.
Voglio fare in modo di ritagliarmi spazi continui e importanti di silenzio, di tranquillità assoluta, nei prossimi mesi, tra le lezioni, lo studio e il lavoro.Accendere un incenso, praticare yoga, andare a dormire presto, mi piacerebbe concedermi qualche massaggio, magari con olio caldo.
Temo come sempre di non riuscire a fare tutto, di dover correre e affastellare gli impegni.
L'autunno però mi richiama fortemente, quest'anno in modo deciso, alla lentezza e al positivo.
Allora leggo questo articolo molto bello su come prenderci cura di noi nei mesi autunnali e lo interiorizzo, piano piano. Mi ripeto che, come sempre, riuscirò a fare tutto, con calma e pace.
Sono circondata da benedizioni, da promesse straordinarie.
Siamo circondati di bene, in un cerchio infinito, è questo che l'autunno ci ricorda ogni anno.

 

giovedì 11 settembre 2014

Riflessioni sulla scuola


Sebbene io stia studiando per diventare maestra, mi affascina e mi interessa molto il mondo dell'home-schooling (scuola parentale/genitoriale), dell'un-schooling e gli altri metodi di apprendimento considerati alternativi. Proprio perché farò parte del sistema di apprendimento istituzionale e perché da alcuni anni lavoro comunque a contatto con il mondo della scuola e con le sue problematiche, sia come educatrice che come insegnante alle superiori, che come aiuto nei compiti extra-scolastici, mi interessa moltissimo conoscere anche tutto il resto, i diversi modi di imparare, le differenti esperienze.
Negli anni passati ho letto con estremo piacere e curiosità l'avventura nell'homeschooling di Sybille e dei suoi figli e ora leggo spesso di Beauty That Moves e di altre famiglie che scelgono metodi di apprendimento non istituzionali.
Può sembrare strano che una futura maestra si appassioni ad esperienze di apprendimento diverse da quelle che proporrà, ma molto è quello che i diari di queste famiglie possono insegnare a me, non solo dal punto di vista pratico ( quanti bei lavoretti! che creatività!) ma proprio riguardo alla passione per l'imparare, per lo scoprire.
Quest'estate ho letto un libro molto interessante, "Non sono mai andato a scuola", di Andrè Stern, nel quale l'autore, ora autore, liutaio, compositore, racconta la sua infanzia senza scuola ma con attività diverse che via via seguivano un suo forte interesse specifico come i treni, i motori, la lavorazione del rame, la fotografia, la musica...un racconto entusiastico, in cui Andrè fa emergere la grande competenza da lui acquisita fin da bambino in molti argomenti scientifici, la sua voglia di conoscere, la struttura delle sue giornate totalmente dedicate all'apprendere nel modo e nel tempo che più gli piaceva, senza alcun limite di argomento.
Mi sono ritrovata in molte citazioni di Andrè, come nella visione del tempo non rigidamente divisa tra lavoro (o studio) e tempo libero ma come un continuum: anche le mie giornate, le mie settimane sono così, non c'è netta alternanza, tutto è lavoro e nel contempo tutto è svago, con fluidità.
Un altro aspetto in cui mi sono ritrovata è la grande eterogeneità esperienziale del curriculum di Andrè, che nella sua vita ha studiato di tutto e ha seguito fin da bambino corsi di ogni genere, dal teatro al canto armonico, alla danza, a corsi di ceramica...Lo stesso è per me, che ho seguito corsi molto diversi e continuo a fare lo stesso, non per disorientamento, bensì per voglia di imparare ed estrema curiosità.
Altri aspetti dell'esperienza di Andrè invece mi hanno messa in discussione, ad esempio quando racconta di essersi appassionato da bambino, per lunghi periodi totalmente e unicamente ad un unico argomento. Spesso, lavorando come educatrice, mi imbatto in bambini che hanno un interesse monotematico in quel momento, siano gli aerei piuttosto che gli insetti, e cerco sempre di ascoltarli in questo ma propongo attività diverse, cercando di non focalizzarli solo su quell'argomento. Anzi, nel tempo in cui sono con me, cerco proprio di presentare argomenti e giochi completamenti diversi ogni volta. Il racconto di Andrè mi ha fatta riflettere, forse sarebbe meglio assecondare completamente quella passione infantile e non cercare di sviarla? Non sono ancora giunta ad una conclusione, ma alcune parti di questo libro mi hanno fatta riflettere profondamente.
Sicuramente ho apprezzato il suo racconto di bambino che ha vissuto (e di adulto che continua a farlo) completamente nella società, nella vita quotidiana e familiare, non in spazi "per bambini", chiusi e artificiali, non in "attività per soli bambini".
Una dinamica che riscontro spesso nel mio lavoro è di bambini che hanno pochissimo contatto con la vita vera, perché vivono appunto, in spazi da bambini, ma non hanno quasi mai l'occasione di stare con i grandi e di accompagnarli nelle normali attività quotidiane come fare la spesa, andare dal meccanico, andare a trovare una persona in ospedale...queste attività vengono ritenute noiose per un bambino o poco adatte a lui, con la conseguenza che egli sarà un bambino che non ha idea di cosa gli adulti, in primis i suoi genitori, vivano ogni giorno, ma avrà vissuto solo lo spazio isolato della scuola, del doposcuola, del corso di calcio, del corso di danza.
Penso che un bambino abbia il diritto di vivere il più possibile la vita quotidiana "reale" della sua famiglia, della sua società e non surrogati per bambini della stessa, riempitivi di tempo.
Un video molto bello sull'homeschooling è quello di Logan, ragazzino che racconta così le sue passioni, la sua libertà quotidiana nell'apprendere soprattutto nella pratica dello sci che è il suo primario interesse:
 "Skiing to me is freedom, and so is my education. It's about being creative, doing things differently, it's about community and helping each other. It's about being happy and healthy among my very best friends [..] I do know what I might wanna do when I gow up, but if you ask me what I wanna be when I grow up, all I know is that I want to be happy!"

Penso che sia essenziale insegnare questo ai nostri bambini, ai nostri ragazzi, prima del contenuto delle diverse discipline: che apprendere è divertente, entusiasmante, creativo, bello come qualsiasi altra passione che abbiamo. Che la scuola non è un tempo chiuso e rigido in cui si imparano cose inutili, ma che ci può servire per imparare argomenti che ci interessano e ci incuriosiscono. Ovviamente, questo non dipende solo dai bambini, ma soprattutto dalla categoria in cui sarò io, quella degli insegnanti e da quella in cui sono i genitori. Tocca a noi essere i promotori di questa passione, tocca a noi lasciar perdere il nozionismo fine a se stesso, la burocrazia, ma portare alla luce il bello dell'imparare. Per questo leggo con grande interesse storie di homeschooling e ne condivido in toto la filosofia, penso che lo stesso dovrebbe fare ogni insegnante.
 Il nostro scopo, lo scopo della scuola, dovrebbe essere quello di spalancare le porte alla conoscenza pe rogni bambino, con gioia, con allegria, con originalità, nonostante i tanti inutili lacci e lacciuoli della burocrazia scolastica e del sistema scolastico istituzionale.
Per farlo, dobbiamo essere noi, per primi, adulti liberi e convinti delle nostre scelte, sia come insegnanti che come genitori.
La passione, in ogni cosa, si insegna solo con l'esempio autentico.
Questo è lo spirito con cui nei prossimi giorni sarò ad un seminario a Piacenza con l'ostetrica Ibu Robin Lim e con altre operatrici delle nascita, per imparare cose nuove, con passione.
Con libertà, prendendomi tempo per inseguire un interesse autentico.




                                                                  [Lago di San Bernolfo]

lunedì 8 settembre 2014

Cose che amo ultimamente

Cosa ho amato negli ultimi giorni:



* la camminata in montagna di domenica, al Lagarot di Lourussa e il mandala di fiori che ho creato in riva al laghetto

* praticare yoga e meditare, in particolare una meditazione molto potente in cui mi sono vista immersa in magnifici colori luminosi come in un caleidoscopio, con una grande energia
 
 
 
* fare un bel giro in bicicletta in campagna e poi fermarmi lungo la strada del ritorno per cappuccino e brioche


* tornare a nuotare in piscina dopo mesi e mesi



* fare la spesa al mercato, trovare prodotti freschi buonissimi che sono un ristoro per gli occhi e per il cuore, come anche questi magnifici fiori colorati



* passare qualche ora al mattino a raccogliere prugne a casa dei nonni


* cambiare le cartoline e le fotografie appese in cucina e metterne di nuove


* passare il sabato mattina a raccogliere pomodori, lamponi, more, calendula e malva nel grande giardino dei miei genitori, con Simone
* mettere da parte pomodori, piccoli frutti e zucchine per l'inverno


* cucinare e assaggiare nuovi alimenti, come gomasio, alghe hijiki e polline di castagno, salsa tahine fatta in casa con questa ricetta

* ascoltare questa canzone, leggere questo libro
* questo articolo di Taproot Doula sulla sua esperienza di infermiera in sala parto e questo con spunti interessanti su un'alimentazione naturale e originale
* le fotografie di Whispering Land e Wovenspirit
 
* studiare un manuale di ostetricia al fiume e poi rilassarmi con Simone vicino all'acqua
 
E voi cosa avete amato in questi giorni di fine estate?

martedì 2 settembre 2014

Agosto 2014: 12 fotografie

Siamo ormai a settembre, che ci ha regalato ieri e oggi due splendide giornate di sole caldissimo e cielo terso. Come ogni fine estate, però, mi si accavallano nella mente tutte le cose che vorrei aver fatto e che progettavo e che alla fine sono rimaste in un cassetto. Allora cerco di recuperare tempo, immagazzinando frutta e verdura per i prossimi mesi e sgattaiolando fuori casa ogni volta che posso a godermi il sole e il verde.
Settembre sarà un mese impegnativo, con tante esperienze nuove da vivere e la luce che via via vira verso l'autunno, una stagione che amo molto, ma ho collezionato qui qualche immagine di questo agosto di lavoro e di montagna, perché l'estate è il rigoglio che ci permette di affrontare con energia i mesi freddi che qui durano a lungo. Grazie agosto per le belle camminate e il tempo speso in famiglia!
 
[Una passeggiata a Montefallonio]
 
       [Camminata alle borgate di Narbona, a Batuira abbiamo trovato una piccola grotta busddhista]

 [Camminata alle Gorge della Reina fino alla piccola cascata, completamente isolata e nascosta nel verde]

                                   [Fiori sulla tavola per la cena di san Lorenzo a casa dei nonni]

                   [Realizzando un piccolo reportage fotografico su mia zia Carla per i suoi educatori]

[Un' ottima e allegra cena improvvista con pizze nel forno a legna dei nonni e mie zii come pizzaioli]
 
                                                [I ragni equilibristi sull'acqua del ruscello]

                        [Costruire torri di sassi al fiume Stura con uno dei bambini che seguo]

[Salendo al lago di San Bernolfo]

                                         [Melira e il suo nuovo posto preferito, la cima del divano]

 [Il compleanno di Sam a Bottonasco]
 
                                                                     [Il compleanno di Mario]