sabato 28 gennaio 2012

Neve

Finalmente nevica, la prima nevicata "seria" dell'inverno, e stamattina quando sono iniziati i primi fiocchi i bambini della classe sono esplosi in un boato e niente li teneva più fermi sulle sedie, tutti alle finestre assiepati a guardare la neve, ed io con loro, da giorni si diceva che sarebbe arrivata questa famosa e attesa nevicata e stamattina prima che iniziasse i bimbi avevano persino disegnato dei fiocchi di neve e li avevano attaccati alle finestre per "convincere il cielo a far nevicare".Eh i bambini!Oggi dopo pranzo o preso la macchina fotografica e sono andata dietro casa, al solito sentiero "dei nidi dei ragni" a cercare i primi segni della neve.









Che bello, la neve porta con sè un tempo fermo ed ovattato, una calma bianca, un ristoro.

Buon finesettimana!

venerdì 27 gennaio 2012

Ricordare





Oggi è la Giornata della Memoria.


Poche parole parte mia,quelle di Anne qui in cima sono già tutto, e due inviti:


domenica sera abbiamo visto al cinema La chiave di Sara, molto forte, su un episodio sconosciuto ai più e cioè la deportazione degli ebrei francesi di Parigi da parte di altri francesi.


Un film intenso, da vedere.


Qui a Cuneo in questi giorni c'é poi una mostra con materiale dalla Anne Frank House di Amsterdam, fino al 29 febbraio a Palazzo Samone, che racconta della Shoah attraverso fotografie inedite,pagine del diario di Anne e riproduzioni documentarie.


Guardiamo, leggiamo e ricordiamo.

giovedì 26 gennaio 2012

Buon compleanno

Bulbi di narciso e meringhe al cioccolato.











Buon compleanno amore!

lunedì 23 gennaio 2012

Fare il pane

Fare il pane in casa é ormai un'abitudine giornaliera, o io o Simone siamo sempre lì a trafficare con la farina.Di solito usiamo la ricetta base del No Knead Bread trovata da Ester, che é molto rapida e semplice, perché non bisogna impastare il pane ma lasciarlo lievitare molto a lungo.
Tempo fa avevo iniziato a far crescere la pasta madre, ma era troppo impegnativo e non riuscivo mai a farla venire bene come livello di acidità e consistenza.
Questa preparazione con lievito di birra é molto più comoda e ottiene un buon pane.




Dopo aver fatto lievitare il pane per circa 24 h, scaldiamo una pentola di terracotta in forno caldo a 250 gradi e ci versiamo il pane, poi copriamo con un piatto e facciamo cuocere a quella temperatura mezz'ora, poi senza piatto ancora un'altra mezz'ora a 200 gradi.




Di solito facciamo il pane con farina manitoba, ma a volte uniamo anche un po' di farina di segale o di farro o integrale, e spesso dei semi di sesamo o papavero.




L'unico problema é che viene così buono che ne mangiamo in gran quantità!




Ci stiamo proprio appassionando a fare il pane, e che bello quando tramite Andrew e Carissa ho scoperto due video di panificazione interessanti.




Decisamente poetico questo di Kinfolk, che trasmette immediatamente pace e senso di benessere profondo, più movimentato quello di Tartine Bread che é un documentario e presenta diverse modalità di panificazione interessanti.




Qualche giorno fa ho provato a fare un dolce armeno, di cui abbiamo la ricetta dal nostro viaggio in Armenia dell'estate 2010, il "gaata", che usa come agente lievitante bicarbonato e aceto mescolati insieme.




Ora ne ho trovata su internet un'altra versione che voglio provare.




Oggi pomeriggio invece ho impastato questo Pan Brioche No Knead di ComidaDeMama,che farò cuocere domani!


Secondo molti non conviene fare il pane in casa: la spesa di elettricità per il forno acceso un'ora é troppo alta.


Non so se sia affettivamente così, ma troviamo che il pane fatto da noi sia più buono, ed é sia un atto creativo che di cura reciproca, un'attività che dà un buon ritmo alle nostre giornate.


Leggendo blog come questo, sull'auto-produzione, sono sempre più convinta di fare bene.
E voi fate il pane?


Che ricette usate?

domenica 22 gennaio 2012

Weekending





Questo è l'inverno del caldo senza neve ma delle montagne tutte gelate.

Oggi abbiamo trovato una farfalla e un piccolo serpente congelati, e questo ciuffo di peli di camoscio.E le cascate tutte di ghiaccio.

Continua il mio progetto di fotografia su flickr e ne sono molto contenta, sta diventando una piacevolissima abitudine cercare la foto del giorno, che poi non sono solo fotografie, ma momenti belli e piccoli che cerco di scovare in ogni giornata, anche in quelle meno facili, non sempre é facile, sono giorni stanchi, l'inverno e strano e nervoso con vento e clima secchissimo, si lavora tanto, eppure un momento prezioso qui ed uno là si va avanti anche bene.

Buona settimana a tutti voi!

lunedì 16 gennaio 2012

Gli emotivi (anonimi o no)

Ieri sera ho visto il film Emotivi Anonimi al cinema, con mia mamma, solo noi due.
Un film carino, divertente, ironico in modo intelligente, raffinato.
Proprio dopo aver passato un weekend molto emotivo.
Mettere insieme due persone, che fanno lavori molto pesanti emotivamente, come questo e questo, rende a volte ancora più sensibili del solito.
Magari stanchi, nervosi, abituati ad agire sempre in agency nei confronti di qualcun altro:i suoi pazienti, i miei alunni, le nostre famiglie di origine, i nostri amici.
La cura?Non so, non ho ancora trovato una cura totalmente efficace per saper gestire meglio la mia emotività, la nostra, la sua.
Però ieri siamo andati a fare un giro al fiume, di pomeriggio tardi, la pista ciclabile era affollata ma il greto del fiume no, così ci siamo persi tra le rocce a fotografare.

Ho raccolto sassi, legnetti.Ho ammirato i colori pallidi del sole.


Poi mi sono seduta su una pietra in mezzo all'acqua, ho aperto un pacchetto di M&M e mi sono messa a fotografare, inventare e mangiare.

In silenzio.

Tranne il rumore della poca acqua che sciabordava ai miei piedi.






Mi sono divertita.Sono tornata a casa più leggera.





Ma certo ci vuole equilibrio maggiore, per questo ora queste tre pietre e un legnetto del fiume Gesso sono impilati sul mio comodino, per ricordarmi che é un tentativo giornaliero.

E oggi é lunedì, si riparte da zero, in tutti i sensi.

Ho fatto la spesa al mercato, stamattina, con -5 gradi e tutto bianco attorno per la galaverna.

Mia mamma mi ha preparato al volo un vasetto di acciughe fresche sott'olio.

Ieri ho cotto il pane no knead con semi di sesamo e papavero.

Stamattina ho parlato con i miei bambini a scuola e mi si é come sempre allargato il cuore di gioia.

E ora, come direbbero in Israele, kadima:andiamo avanti, con testa e nervi più saldi, con determinazione ( e sempre mantenendo vivi i sogni, in testa e nel cuore).

venerdì 13 gennaio 2012

Il piacere di essere una donna ;)

Ciao ragazze, sono Simone il ragazzo, ops marito eh eh di Daniela. So che molti dei lettori di questo blog sono donne, se non la maggior parte e volevo per questo motivo condividere con voi la mia esperienza. Come sanno le persone che leggono il blog, sono un infermiere. Dal 6 dicembre lavoro in sala operatoria dopo 3 anni di lavoro in reparto ospedaliero. Mi piace volto la sala operatoria con il suo approccio alla malattia iper-tecnico, asettico e distaccato, ma anche empatico e intenso. Noi assorbiamo le paure delle persone operate a breve, teniamo loro la mano prima che l'anestesia faccia effetto e le riscaldiamo con traverse caldo dopo averle completamente scoperte, nude su un tavolo operatorio. Siamo colorio che vegliano su di loro mentre riposano assopite, ci prendiamo cura dei loro corpi cercando attraverso l'intevento chirurgico di farle stare meglio. Spesso ci riusciamo.

Seguo le sale di chirurgia generale, chirurgia toracica e urologia e mi sto formando come assistente di sala e spero un domani come strumentista.

Oggi per la prima volta ho assistito ad una serie di inteventi che mi hanno toccato molto. Gli interventi più demolitivi che avevo mai assistito e quelli più profondi a livello di cambiamento fisico prodotto. Ero nella sala di chirurgia generale in cui sono stati eseguiti 3 interventi alle mammelle: una mastectomia totale, due quadrantectomie radicali con IORT annessa. In breve, la mastectomia radicale è la rimozione della mammella in toto, quelle parziali di una parte di essa e dei linfonodi annessi. Durante questi ultimi due interventi è stata eseguita la IORT ossia la radioterapia in situ direttamente sul campo operatorio sul tessuto appena esposto.



Sono stati interventi molto forti da vedere per molti motivi. Ho visto il corpo di una donna trasformarsi, perdere ciò che di più femminile possedeva e mutare rapidamente. Ho visto alcune donne giovani sottoporsi a questi interventi, donne fisicamente belle che sul tavolo operatorio tremavano di paura. Tremavano per la paura di perdere il loro corpo, tremavano perchè la sala operatoria è molto fredda, tremavano perchè tutte le persone attorno a loro indossavano una mascherina sulla bocca e una cuffia sui capelli. Tutti in sala erano verdi, come se tutti gli operatori fossero uguali e indistinguibili. Mi hanno fatto tanta tenerezza queste donne. Non compassione, ma tenerezza. Si prova compassione quando non c'è più nulla da fare, quando tutto sembra perduto. Le donne che ho visto oggi erano 3 guerriere, tre leonesse che hanno scelto di lottare e di vincere oppure, purtroppo anche, di perdere.




Ma sempre con le armi in mano. Tenaci e caparbie come solo voi donne sapete essere. Siete degli essere stupendi, e il fatto che ho scelto come compagna di vita una di voi nè è la prova. La vostra sensibilità, la vostra pazienza e il vostro coraggio, la vostra dolcezza mi riempiono ogni giorno la vita.




Vi lascio il link da cui ho preso le fotografie che ho usato in questo post e vi ringrazio se lo avete letto. Un ultimo appello ora.


Uomini, mariti, delle donne che hanno subito interventi così demolitivi e profondi, interventi al seno, so e posso immaginare che vedere vostra moglie o le vostre compagne che sono state trasformate così tanto nel corpo possa farvi paura, possa magari farvi titubare rispetto alla vostra attrazzionefisica verso di loro. Provate ad abbracciarle. Fate l'amore con una passione ancora maggiore rispetto a prima dell'intervento. Baciatele. Fatele sentire donne, fatele sentire le vostre donne. Il loro corpo sarà magari cambiato, ma il loro grande cuore di donna e la loro profonda tenacia saranno sempre le stesse se non maggiori;)




Buon week end a tutti!




PS Sono un infermiere che adora il suo lavoro alla follia. Nel bene e nel male questa è la mia più grande passione!;)




SIMO





martedì 10 gennaio 2012

Wildlife Photographer of the Year

Natale ci ha portato dei bei regali,soprattutto (come sempre) molti moltissimi libri.
Simone ha ricevuto questo da parte mia, un libro di fotografie di una mostra attualmente al Museo di Storia Naturale di Londra.
L'anno scorso eravamo proprio lì a capodanno, ed avevo visitato la mostra del 2010, che mi aveva colpito per la grande forza espressiva.
Questo libro é invece il portfolio della mostra del 2011, che premia i migliori fotografi naturalistici che hanno partecipato al concorso.
Un regalo azzeccato per entrambi, che mi ha accompagnato in diverse serate al calduccio sotto una coperta, in queste vacanze, leggendo le descrizioni degli scatti ed ammirando le fotografie.


Oltre alle immagini in sè, che sono stupefacenti e immensamente al di là di qualsiasi cosa io riuscirò mai a fare con una macchina fotografica, quello che mi ha affascianto di questo libro sono le storie di vita dei fotografi.

Gente che per fotografare si immerge nelle acque dell'Artico per immortalare un orso bianco sott'acqua, o che per due settimane si apposta su un albero nella foresta pluviale dell'Equador per scattare foto ai colibrì sotto la pioggia scrosciante.

Oppure si scava buche nella neve e attende lì per ore la comparsa del tale uccello nella sterminata distesa bianca.

Sono pazzi, e sebbene siano lontani dal mio "mondo fotografio" (loro sono fotografi di professione, con le più svariate apparecchiature e obiettivi etc), mi piacciono:perché sono estremi, e dedicano del tempo, molto tempo, a qualcosa di perfettamente inutile, come un minuscolo colibrì.

Mi piacciono perché spendono tempo per una passione, sono curiosi della vita, della natura, e mi spingono a dedicare più tempo all'arte, al creare, anche togliendo tempo alle cose più "utili":a volte perdere tempo in una passione grande é la cosa migliore che ci sia.



Il libro si può trovare qui dove sono in vendita anche poster e ingrandimenti delle fotografie premiate nel concorso, ora mi piacerebbe invece prendermi anche questo libro che é una selezione dei concorsi passati.


Buona continuazione di settimana!