sabato 30 giugno 2012

Il ritorno

Siamo tornati ieri dal nostro viaggio in Israele, il tempo sembra essere volato e siamo già praticamente a luglio.
Tutto é andato bene e non ci sono stati intoppi di alcun genere: questo viaggio immginato da anni e programmato da mesi per e con i miei genitori e mio fratello Andrea, é stato finalmente realizzato.
Mi è piaciuto poter tornare, vedere questo paese per la mia quarta volta, e saperci girare come a casa mia.
Arrivare al Santo Sepolcro non dalla piazza davanti, ma dalla scalinata dietro, quella un po' più nascosta, che passa sul tetto e scende da una scaletta che passa tra buie cappelle copte e maronite.
Ritrovare la panetteria vicina ad Hurva Square nel quartiere ebraico della città vecchia, quella dove abbiamo mangiato le focaccine con za'atar.
Salire di straforo sul tetto dell'ostello austrico per osservare il panorama dei tetti della città.
Ad Akko, ritrovare i bambini che si tuffano in mare dai bastioni crociati e sul monte Bental al confine con la Siria rivedere le stesse sculture di metallo fotografate anni fa.
Andare a bere il "chai latte" a Mamilla come tre anni fa, nello stesso posto.
Mi é piaciuto anche incontrare due persone nuove, che da anni fanno parte delle "amicizie virtuali": grazie Francesca e Gaia per il tempo trascorso insieme e per le belle chiacchierate finalmente faccia a faccia.
Qualche anno fa, i viaggi erano tempo di cesura:dover tornare a casa mi sembrava terribile e sarei sempre rimasta in viaggio.
Questa volta no:sono molto, molto felice di essere di nuovo a casa.
Il viaggio é stato impegnativo, e faticoso, ma anche profondamente arricchente.
Penso già al prossimo paese da visitare, alle prossime città in cui camminerò.
Eppure sento anche che la vita qui ha una gran bella completezza, tornare non é difficile ma anzi essere di nuovo qui a casa mi dona una grande quiete, un gran sorriso.
Sono contenta di osservare che questa vita strana e precaria che io e Simone stiamo creando insieme mi piace, moltissimo, che qui mi realizzo completamente e vivo una vita bella, la vita che voglio vivere.
I viaggi allora non sono più una fuga, ma una pausa.
Da cui é bello anche tornare, perché che soddisfazione grande é essere nella propria casa, con chi si ama, pronti a vivere bene ogni giorno e non solo, come in passato, i giorni di vacanza all'estero.
La pace del cuore é vedere che non ho bisogno di essere via per essere felice: lo sono anche qui, pienamente, e questa era una scommessa che anni fa non avrei previsto di vincere.
Tra tutto quello che mi ha insegnato questo viaggio, c'é anche questo: riconoscere che non devo più scappare, e che mi sto divertendo un mondo a mettere radici.
Non avrei mai detto che mi sarebbe piaciuto così tanto!
[Fotografie del mercato di Mahane Yehuda a Gerusalemme:
pavimento di ceramiche colorate della cooperativa artistica  "Pri Ha'Adama"]

Qui qualche fotografia del viaggio, in attesa dei prossimi racconti, buon fine settimana!

domenica 17 giugno 2012

In viaggio

Siamo quasi in partenza per il nostro viaggio, restano da sistemare alcune cose nello zaino, da rivedere l'itinerario, sono emozionata e non vedo l'ora di partire!
Non mi sembra neanche vero, talmente abbiamo atteso questi momenti.
Vi chiedo di pensarci affinchè tutto vada bene in queste prossime settimane.
E vi lascio alcune immagini estive, come il caldo dei prossimi giorni.
Ci rileggiamo qui tra un paio di settimane!
Grazie per passare a visitare questo piccolo spazio.


venerdì 15 giugno 2012

Storia di un ramo di melo e di un ramo di pesco #15

 [Melo #15]
 [Melo #15]
 [Pesco #15]
[Pesco #15]
Per non concentrarci solo sui rami e sui frutti, ecco una panoramica un po' più ampia dei filari di meli e di peschi del frutteto.
Il verde é meraviglioso, brillante, tutto é verde dalle colline ai boschi, rigoglioso, spumoso, i sensi ne rivivono.
Tutto scoppia di vita e di linfa.
Sto leggendo un libro davvero interessante, divertente ed istruttivo.L'autrice, che scrive anche questo blog, racconta dei suoi esperimenti contadini in un terreno abbandonato di Oakland, in un ghetto della periferia urabana dove vive con il suo compagno.Il quartiere é degradato, molto malfamato, eppure c'é questo spazio libero da costruzioni, che l'autrice pian piano bonifica dal cemento, dai rifiuti, fino a crearne un vero e proprio orto urbano.Ci coltiva frutta e verdura, pianta degli alberi, alleva polli, oche, tacchini, conigli e anche api dalle quali ricava il miele.Pur abitando in piena città, vicino all'autostrada, Novella si prefigge di raggiungere l'autosufficienza alimentare tramite il suo orto cittadino.
La sua avventura é raccontata con uno stile umoristico (molte sono le sue disavventure da furti da parte dei vicini, ad attacchi di opossum) ma molti sono gli spunti per imparare a coltivare un po', fosse anche sole le erbe aromatiche sul balcone.
Un libro trovato per caso in libreria ma perfetto visto che ci siamo appena trasferiti in pieno centro città!

giovedì 14 giugno 2012

Lo Grasal


La transizione nella nuova casa é stata faticosa: quante scatole abbiamo trasportato su e giù, quante sono ancora da svuotare, quanto ancora da pulire.Ma in mezzo a tutto il caos, ho iniziato ad arredare qualche angolo:certo ci sarebbero molte altre cose da fare, da mettere in ordine, da lavare e stirare.Eppure per me é necessario che questa casa diventi nostra, che parli di noi, che sia accogliente, allora ecco che lascio perdere i lavori grandi e mi concentro a ricreare anche qui in nostro mondo.La nuova casa ora mi piace già moltissimo, perché la stiamo personalizzando e non é più solo un alloggio con pareti vuote e scatoloni.
Tra gli angoli che ho arredato finora, la credenza, ed in particolare vi voglio presentare due nuovi oggetti di ceramica fatti a mano, che lì trovano il loro spazio centrale.
Un barattolino beige e azzurro (che sarà utlizzato come vaso) e una casetta con due cuori: non sono belli?

Questi oggetti sono realizzati a mano da una ragazza, che si definisce "allevatrice di capre e vasaia", e che sono andata a trovare nel suo atelier insieme ad un'amica.
Lara, dell'azienda agricola Lo Grasal, vive in una piccola borgata sopra San Damiano Macra (in Valle Maira) e crea magnifici oggetti di ceramica, anche orecchini come questi qui sotto che sono anche venuti a casa con me.
Ecco alcune immagini del suo laboratorio e dei prodotti che Lara realizza con grande fantasia e semplicità: tazze, brocche, barattoli, teiere, piatti, ciondoli e collane.
Tutti modellati da lei e cotti al forno.



Ve ne parlo per condividere con voi quest'attività che é insieme artistica e agricola,
 perché Lara, nei momenti in cui ho parlato con lei, mi ha trasmesso una grande calma.
Perchè mi piacerebbe dare più spazio, più tempo alle mie creazioni artistiche, come fa lei, con passione, e questo é un obiettivo della mia estate.
Ve ne parlo perché mi affascinano le storie di chi lascia la città e va a vivere altrove, per riscoprire mestieri antichi, per ritornare alle radici, alla terra, ad una vita più autentica.
E ultimo ma non meno importante, perché gli oggetti realizzati da Lara mi piacciono molto, racchiudono la sua vita e le sue idee, e sono esteticamente molto belli.
Andate a fare un giro sul blog di Lara lopuyvallemaira e per scoprire anche le altre attività della borgata:
la produzione di formaggi caprini che si possono degustare all'agriturismo,dove vengono organizzati anche numerosi conviti di AgriColtura.
* Questo non é un post sponsorizzato, ma il racconto di una bella storia di scelta, di arte, di montagna.
Buon proseguimento di settimana!

lunedì 11 giugno 2012

Storie di rami #14

 [Melo #14]
 [Pesco #14]
Gli alberi di pesco e di melo stanno bene ed i frutti crescono a vista d'occhio.
Se sotto i rami di melo ci sono le mele piccole che sono state diradate, sotto i peschi ci sono centinaia e centinaia di noccioli vecchi, caduti lì gli scorsi anni e appartenuti a pesche troppo piccole o troppo mature che sono cadute o sono state staccate dai rami.Un enorme tappeto di noccioli marroni,
 [Pesco #14]
 [Pesco #14]
Intanto la frutta estiva si fa rigogliosa:ciliegie con cui preparare clafoutis deliziosi ed anche le prime albicocche.
 [Ciliegio]
 [Albicocco]
Stamattina ho visto che l'albero di gelso che abbiamo piantato insieme io e Simone qualche anno fa, é coperto di more: spero di riuscire a mangiarle in tempo!
 [Gelso]
I mirtilli sono passati da così ad essere finalmente blu, così il ribes che si colora di rosso rubino.
 [Mirtillo]
 [Ribes]
Stamattina ho raccolto i primi lamponi della stagione e ho scoperto i minuscoli fiori dei lamponi giapponesi: 5 piccolissimi petali color rosa polvere che proteggono il frutto e che erano costantemente saccheggiati da api ronzanti.Sono fiori delicatissimi, quasi impalpabili.
[Lampone giapponese]

Vi auguro una settimana calma.
Buon martedì!

sabato 9 giugno 2012

Le bamboline di papavero

Voi le sapete fare le bamboline con i boccioli di papavero?
Ho chiesto ai bambini della scuola e molti non sanno realizzarle.
Eppure é un gioco così semplice e bello, passavo intere ore a giocarci con i miei cugini.
Bisogna cercare i boccioli di papavero ancora chiusi e raccoglierli staccandone anche un gambetto di un paio di millimetri.

 Quindi si apre delicatamente il rivestimento verde, seguendo già la linea divisoria che poi sboccerebbe naturalmente, e sempre con molta attenzione far uscire il vestito della bambolina, cioè i petali del fiore.
 Una volta aperto il fiore (senza staccare le due parti verdi esterne che saranno lo scialle della principessa), staccare sotto i semi la piccola "testa" verde, che si trova internamente al papavero.Bisogna fare molta attenzione a non sgualcire il vestitino di petali!
 Si può allora infilare la testolina verde in cima al bocciolo:ecco la nostra bambolina pronta nel suo vestito di seta leggera e con uno scialle verde tutto ricamato.
 Le bamboline più preziose, da bambini, quelle più invidiate e ricercate, erano quelle bianche:i boccioli più piccoli, quelli dove il pigmento rosso non ha ancora colorato i petali nascosti.Le bamboline bianche sembravano minuscole spose ai nostri occhi.

Sono tanti i giochi che si possono inventare con un paio di fiori, un legnetto, delle foglie.
I giochi più semplici ma anche quelli più difficili:quanta concentrazione per le mani di un bambino aprire i boccioli di papavero senza rompere i petali, staccare la testolina interna semze rompere lo scialle verde.
Piccoli giochi che affinano i sensi, le capacità, e soprattutto ci fanno perdere in una quiete magica che ora vorrei ricreare più spesso, e che cerco costruendo bamboline per qualche minuto, in un pomeriggio a casa dei mie nonni, sotto gli alberi di ciliegio carichi di frutti.

Buona domenica!

martedì 5 giugno 2012

Estate

Quanto movimento in questo inizio giugno, tante cose volgono al termine, tante inziano nuove.
Ieri abbiamo dormito per la prima notte nella nuova casa, che per ora sembra ancora un accampamento, ci stiamo ambientando.Di nuovo tutto da imparare, calibrare: nuove strade, nuovi posti per parcheggiare, nuovi vicini, nuova luce e nuovo paesaggio.
Ci sono ancora molti scatoloni, mancano ancora dei mobili:ma é nostra e pian piano la renderemo bella e accogliente.

La scuola sta per finire, invece: questa é l'ultima settimana piena.
Sembrava non arrivare mai questa fine, le ultime settimane sono sempre le più pesanti, come quando si era studenti.
Tra pochi giorni dovrò salutare i bambini.
Non so se sono stata una buona insegnante: con i bambini piccoli mi sono arrabbiata tanto, ma ho anche giocato, riso e disegnato,  mi sono affezionata a loro moltissimo, mi mancheranno.
Con i grandi ho spesso rinunciato a spiegare e non penso di aver lasciato in loro un solco a livello didattico.
Sapevo che essere lì in classe a studiare diritto ed economia era l'ultimo dei loro desideri, allora spesso invece di spiegare ho ascoltato.
Le loro storie, molte sono brutte e tristi.
Le loro difficoltà, i loro amori, le loro litigate.
Abbiamo parlato a lungo, ci siamo confrontati, mi hanno chiesto consiglio.
Sicuramente non hanno memorizzato molto, ma spero abbiamo capito un po' di più il loro valore, il loro carattere, ed i loro sorrisi di stamattina me lo confermano.

Tra meno di due settimane partiremo in viaggio, con i miei genitori e mio fratello:un viaggio che ho già fatto, sia da sola che con Simone, e che i miei genitori sognano e immaginano da anni, anzi da decenni.
Non mi sembra ancora vero di andarci con loro, ci crederò quando saremo sull'aereo, anzi forse solo quando atterreremo su quella terra calda e speziata.
Anche io ho sognato, sia con occhi chiusi che aperti, questo viaggio, per molti anni.
Andarci é veramente a tutti gli effetti, un sogno.
Non vedo l'ora, di essere di nuovo lì, di girare nel suq della Città Vecchia, di mangiare hummous, di camminare su quelle pietre lisce e rosate.

Sto terminando il secondo corso di scrittura creativa iniziato questa primavera, mi sta insegnando molto, mi sta appassionando.
Quest'estate ho deciso di non lavorare ad agosto:non che ci fossereo moltissime possibilità lavorative, ma ho scelto di stare a casa.
Sono stanca, é stato un anno molto intenso, dalla scorsa estate non mi fermo un attimo.
Ho bisogno di staccare un po' dai bambini, dal lavoro di educatrice.
Ho bisogno di avere un po' di tempo vuoto, per scrivere: ho in mente sempre tanti progetti, tante belle idee, vorrei organizzare una mostra di fotografia, ma non ho mai tempo o energie.
Spesso torno a casa di sera e mi accorgo di aver corso tutto il giorno.
Certo facendo cose molto belle, interessanti.
Ma per sempre correndo.
Voglio passare più tempo con i miei cugini, con i nonni.
Vorrei raccogliere pesche, stare di più all'aperto.
Ho bisogno fortemente di uno stacco di tempo per recuperare, sono molto felice di poterlo fare.
Sarà anche l'occasione per pensare a nuove prospettive sul lavoro, a nuovi futuri.
Vedremo poi cosa porterà l'autunno, che consigli, che idee.


 In questi giorni Argo é andato in una nuova casa, questo bianco cucciolo ciccione ci mancherà moltissimo, ha illuminato in modo straordinario la mia, la nostra primavera.

Pregusto l'estate che verrà, siamo sommersi finalmente di fragole e ciliegie, al mercato ci sono i primi fagiolini della stagione.
Tra poco i primi pomodori.
Immagino, assaporo.
Che bella stagione quella in arrivo!
Voi cosa sperate di fare quest'estate?
Che progetti avete?