giovedì 25 agosto 2011

Cose che amo in questi giorni

* La gita della scorsa settimana a Strapeis con Simone, per fare una passeggiata fino alla cascata Marina e mangiarci delle ottime crepes, e per cercare nel muschio le case delle fate cme quella qui sopra.
Ma dove lo trovo un altro che si mette a fotografare le case delle fate nel sottobosco senza scomporsi? :-)








* queste minuscole uova di serpente (?) trovate nella terra dell'orto da mio cugino Mario * scegliere le letture per la celebrazione del nostro matrimonio

*questa piuma dai colori sgargianti trovata in cortile * questo seme dalla forma a barchetta, trovato al parco giochi "delle tartarughe" con i bambini dell'asilo estivo dove lavoro
* questa collana con una perla vera, che mi ha regalato mia nonna Evelina, e che metterò nel giorno del matrimonio, e che mi ricorderà per sempre di lei.
* andare dai miei nonni dopo una lunga giornata (e molti pasticci sul lavoro) e tranquillizzarmi raccogliendo i primi fichi maturi nell'orto
* martedì prendere un giorno di ferie per andare in montagna con Simone, al laghetto del Marguareis, ed osservare le guglie delle montagne, quanto adoro camminare e stare tutto il giorno in quota all'aperto





* il colore di questa pera
* i piatti e le teglie di questa linea, e le ricette in fondo a questo catalogo

* la pizza con pasta madre mangiata ieri sera a Lurisia, con i nostri amici Anna e Aldo (pizza fatta con le farine bio del mulino di Aldo) e davvero ottima e digeribile
E tutti questi momenti mi ricordano di assaporare la vita, sempre, anche tra la stanchezza, il lavoro massacrante, le pochissime ore di sonno e le tante di mal di testa...

ogni attimo é un dono, viviamolo bene!

lunedì 22 agosto 2011

Tibet in Valle Pesio

In questi giorni un piccolo gruppo di monaci tibetani é stato ospite qui in Valle Pesio, e ieri ho avuto l'opportunità di partecipare ad alcuni eventi legati alla manifestazione "Tibet in Valle Pesio".Al mattino era organizzato un mercatino equo-solidale dove ho incontrato due sorelline marocchine ed il loro fratello maggiore a cui ho fatto da maestra al doposcuola per bambini stranieri tutto l'anno scolastico, ieri vendevano dei dolci marocchini preparati dalla loro madre.Nella piazza era allestita una mostra di fotografie sul Ladakh scattate da una coppia di nostri amici durante un viaggio lì dello scorso anno, come mi piacerebbe poterci andare, L'India é nella lista dei viaggi già da tempo.











I monaci tibetani stessi vendevano ieri delle borse e dell'incenso per finanziarsi, io ho portato a casa questa borsa blu con il nome della loro area di monastero nel sud dell'India.












E poi, centro della manifestazione era la costruzione di un mandala di sabbia colorata, realizzato dai monaci, rappresenta la casa del Buddha della Compassione, una delle qualità più importanti per un seguace buddhista.Il monaco più anziano ha spiegato che questa é anche la rappresentazione di come potrebbe essere la nostra "casa" interiore se ci lasciassimo "contagiare" dalla compassione vicendevole.






I monaci si possono vestire solo di porpora o giallo, perché anticamente erano ancora più poveri e si vestivano utilizzando i vestiti presi ai defunti, che per sterilizzare bollivano e tingevano con tinture naturali, ed il porpora ed il giallo ocra sono tra le tinture vegetali più comuni ed economiche in India ed in oriente.
Dopo la fine della costruzione del mandala, era organizzato un pranzo tibetano presso il BeB Creatività Natura Salute.


Non ero mai entrata in questo agriturismo, ma ci passo spesso davanti in bicicletta nei mie vari giri verso la montagna, ed é esattamente davanti all'altro agriturismo dove andremo a mangiare per il nostro matrimonio.

L'ho trovato un posto incantevole,curato, traboccante di armonia, di positività, di natura.











I tavoli per il pranzo erano allestiti sotto il portico, arredato con bandiere tibetane e ritratti in bianco e nero.







Come decorazioni, appesi a dei fili attrezzi da lavoro di un tempo, in questo che era un antico mulino.





I monaci hanno cucinato loro il pranzo,con grande umiltà ed abilità, in cortile in una piccola cucina.




















Che bello poter assaggiore del cibo tipico, diverso dal solito, che ci porta sapori e consistenze di un altro angolo di mondo.I tavoli poi erano allestiti con brocche di acqua fresca e menta, fiori appena raccolti, e vicino ad ogni piatto un sasso ed una parola scritta su di un cartoncino,tutte diverse, come "saggezza", "perdono", "amore", "calma interiore", un'idea originale e soprattutto un segno di tenerezza, di affetto, che mi é molto piaciuto.



Ecco il menù: "dal" riso e lenticchie rosse, "shoghobale" fagottini fritti di patate e verdura, "momo" ravioloni al vapore con carne o verdure serviti con salsa di yogurth o salsa piccante, e per finire dolce di ricotta con uvetta, cocco, cannella e banane.






























Dopo i racconti di viaggio dei nostri vicini di tavolo che erano stati in Nepal e Tibet, abbiamo fatto un giretto nel cortile e nel giardino del BeB per ammirare tutti i piccoli dettagli artistici disseminati qua e là, e che davano al luogo un'atmosfera accogliente, curata.










Questo antico cassetto a scomparti (presumo) era usato come espositore per sassi e sassetti del fiume Pesio, di tutte le forme, ed appeso ad un pilastro del porticato.










I sassolini erano anche disposti qua e là in piccole torrette su ogni superficie.





Oppure erano usati con dei fili di lana per realizzare questo acchiappa sogni sempre appeso sotto il porticato.










Poi c'erano cactus e piante grasse in vasetti e ciotole di ogni forma e colore.














Alle finestre, il mantra OM MANI PADME OM stampato su bandierine di tanti colori, lo stesso mantra trasmesso al mattino e durante tutto il pranzo, che ti entra dentro come una nenia e non si smuove più dall'anima.






Mi piaceva moltissimo questa finestra con questa strana scultura realizzata con pezzi di legno, semi, carta arrotolata e metallo.









Altri sassi appesi al muro in gradazione ed utilizzati in una scultura a spirale molto colorata






Nel giardino, altri oggetti di meditazione e piccoli angoli arredati con particolari nascosti in mezzo al verde.






Sculture di legno e pietra



e piccoli angoli buddhisti



Il giardino finisce nel torrente Pesio ed é lì che siamo andati a rinfrescarci, a mettere i piedi nell'acqua limpidissima, e c'era una coppia con una neonata che faceva il bagno , ed anche un monaco tibetano si é tuffato, che pace in mezzo all'acqua e al bosco!












Nel tardo pomeriggio poi, la distruzione del mandala, a significare la caducità di tutte le cose e il moto della vita che nasce e si dissolve continuamente.















Il disegno é stao cancellato via via con un pennello ed una sciarpa di tessuto bianco (dello stesso tipo offerto dai monaci agli organizzatori della manifestazione poco prima), e la sabbia colorata messa al centro per poi essere raccolta in tanti sacchettini e distribuita alla gente.La sabbia del mandala, essendo benedetta, può essere utilizzata come "portafotuna" ad esempio gettandone un pizzico nelle fondamenta di una nuova casa o messa sul capo di una persona defunta.La sabbia di ieri stata poi gettata in processione nel torrente Pesio, perché l'acqua é ricca di vita e scorrendo la distribuisce ovunque.Anche l'anno scorso gli stessi monaci tibetani incontrati a Centallo avevano seguito lo stesso rituale.







Dalla giornata di ieri mi é rimasta una sete di pace, di calma, datami sia dalla presenza dei monaci che dalla natura che ci circondava al fiume, dall'acqua, dalla creatività respirata all'agriturismo.Calma che devo coltivare, cercare, accettare.La giornata di ieri ma ha dato una nuova spinta verso il meglio.