sabato 30 aprile 2011

Scenes from this Easter





[Ornamento di Pasqua regalatoci da mia zia Piera e fatto da lei con un ramo di ulivo e delle colombine di carta disegnate da lei]

Questi giorni di vacanza sono stati molto calmi, fin troppo:

il tempo é sempre stato brutto con tanta pioggia e così tutti i miei/nostri piani di belle camminate e bei giri in bici sono saltati.

Sono stati giorni pigri e lenti, passati in casa, e quasi ho voglia di tornare al lavoro ed uscire un po'.

L'unica gita che abbiamo fatto é stata al Lago delle Rovine venerdì santo, ma l'aria era così gelida ed il lago ancora gelato che non ci siamo fermati a lungo dopo il nostro pic-nic, ma siamo tornati a valle.


















In compenso in questi giorni abbiamo mangiato tantissimo, troppo, e incontrato davvero tanti amici, molti che non vedevo da mesi perché abitano lontano o all'estero.

Abbiamo fatto lunghe lunghissime chiacchierate con loro.

Siamo andati alle funzioni pasquali nella chiesa dove ci sposeremo.

Siamo andati al ristorante messicano



ed io sono andata a Torino per incontrare la mia cara amica Pamela e raccontarci quello che sta succedendo nelle nostre vita.

A Pasqua ho cucinato di nuovo la Victoria Sponge Cake.Mercoledì ho fatto da baby-sitter a due miei cugini e complice un leggero sole siamo andati a fare un giro al lago (palude) di Borgogno,la luce radente confondeva cielo e acqua tanto che sembrava di essere in un luogo irreale, come sospesi tra gli alberi e l'acqua torbida e immobile.





Abbiamo visto uno scoiattolo e due tartarughe d'acqua che abbiamo cercato più volte di avvicinare ma senza successo.

Ci siamo infangati dalla testa ai piedi ma ci siamo diveriti








A casa loro ho potuto ammirare i tanti lavoretti ed angoli magici realizzati da mia zia

[coniglietto a righe fatto da mia zia]


[due serpentelli cuciti da mia zia]

Per il resto in questi giorni lenti e piovosi ho letto molto, tra cui questi due libri sensazionali, che davvero mi hanno lasciato dentro tanti spunti interessanti.


Ho preparato del mango lassi

e mi sono divertita come una bambina a fare la spesa e comprare del cibo esotico, un po' particolare.

Sarò strana ma per me comprare del mango o un avocado é una vera e unica trasgressione, visto che in casa mia, mia madre cucina solo quello che produciamo dell'orto e guai a comprare frutta o verdura e sopratutto guai se non é di stagione!

In questi giorni ho sfogliato cataloghi e cercato vestiti (senza trovare nulla di soddisfacente per ora)

ho cucinato del pad thai seguendo la ricetta di Francesca e l'ho trovato molto buono e saporitoa Torino mi sono rifornita di libro, rivista e altro cibo "proibito".


Ho guardato il matrimonio di questi due e mi sono commossa, e sono andata nella stalla a guardare Pasqualina la vitellina appena nata che cercava invano di alzarsi ma cadeva rovinosamente a terra come Bambi, e mi sono commossa.

Con Simone abbiamo progettato un nuovo viaggio di cui vi parlerò presto.

E stasera, siamo andati a questa cena di solidarietà per un progetto in Senegal.

Domani ci aspetta un altro lauto pranzo per la prima comunione di mio cugino.

E poi via, da lunedì si ricomincia ed ho voglia di rimettermi in movimento, fare tanto sport, camminare, andare al lavoro in biciletta e prendere tanto sole.

martedì 26 aprile 2011

Pasquetta al castello

Ieri il tempo non era dei migliori e così invece di andare a fare una passeggiata come ipotizzato, siamo andati a visitare il Castello di Manta .
Questo castello fu costruito nel 1300 da un marchese di Saluzzo, su di un nucleo originale risalente al XII secolo, e passò poi in eredità a Valeriano, suo figlio illegittimo.
Nel vestibolo del castello, risalente appunto al 1400, si può osservare questo affresco di una Madonna che allatta
ed ovunque sulle pareti la scritta gotica "Leit" (letta lait) di derivazione dal verbo germanico laiten, cioè guidare:Valeriano il signore del castello si propone infatti come guida per tutto il popolo e sceglie come suo stemma uno scudo rosso e bianco con una V rossa rovesciata.

Nella sala baronale del castello, é invece rappresentata una successione di eroi ed eroine in stile gotico-cortese.

Ero già stata in questo castello e ricordavo di essere rimasta molto colpita da questo affresco da bambina, ma ieri ne sono rimasta nuovamente affascinata:che colori vividi, che dettagli in questa successione di eroi.

Sono infatti rappresentati alle pareti Valerano, suo padre, le loro rispettive consorti,oltre ad altri membri dell'aristocrazia saluzzese dell'epoca (1400).

Ogni personaggio rappresentato, é affrescato però nelle vesti di un eroe del passato, ed identificato da una ricca simbologia (ad esempio ad ogni eroe corrisponde un albero diverso.)

I diversi alter ego sono allora tre della storia mitologica pagana:Ettore di Tria, Alessandro Magno e Giulio Cesare; tre della storia ebraica:Giosuè, Re Davide e Giuda Maccabeo; tre della storia e mitologia cristiana:Re Artù, Carlo Magno, Goffredo di Buglione.

Vedere tutti insieme questi eroi, che ognuno di noi conosce ed ha studiato, é un colpo d'occhio che non può che incantare chi é appassionato di storia e letteratura.

Inoltre come detto ogni figura é rappresentata con una complessa simbologia per renderla più facilmente riconoscibile:ogni copricapo, vestito, armatura, viso, sono diversi.

Ad esempio Carlo Mgno ha la veste metà decorata con il giglio simbolo della Francia, e l'altra metà con l'aquila simbolo del suo successivo potere imperiale; Re Davide ha in mano la fioda ed il libro dei Salmi.
Oltre ai nove prodi, sono rappresentate nove eroine, anch'esse regine mitologiche:Delfile,Sinope,Ippolita,Lampeto,Pentesilea,Semiramide,Etiope,Tamiri,Teuca.

Potete leggere di più sul castello e su questo magnifico affresco qui


Nella stessa sala, di fronte ai prodi e alle eroine é affrescata a tutta parete un'immagine della fontana della giovinezza





Dopo la visita al castello abbiamo deciso di cercare un agriturismo dove mangiare pranzo con i nostri amici e per caso abbiamo trovato nei boschi vicino al castello un piccolo agriturismo che si chiama Ciabot dei Bucanev.

Meno male che ho fatto queste foto, se no mi sembrerebbe irreale di aver trovato per caso un posto così bello!

Innanzitutto l'agriturismo é un vecchio ciabot (che si può definire come un piccolo fabbricato di solito usato per riporre o conservare attrezzi, ma anche come sinonimo di luogo di merende) lievemente ristrutturato ma con l'antica struttura ancora ben visibile.

Appena arrivati, l'oste ci ha indirizzati al vecchio forno a legna, dove era allestito l'aperitivo con focaccia appena cotta nel forno, deliziosa, e botti di vino da cui spillarsi direttamente il proprio bicchiere.


L'aspetto del ciabot é molto rustico ma curato, con ad esempio le lampadine ricoperte di fazzoletti di stoffa colorati,fiori recisi nei vasi sui tavoli.Noi abbiamo pranzato in questo tavolo il primo sulla destra sotto la tettoia,all'aria aperta, con la vista sul bosco di castagni.





E che cibo!Non posso che farvi vedere gli splendidi piatti che abbiamo gustato, a partire dal pane cotto nel forno a legna, fatto con la pasta madre, ancora tiepido,morbido e profumato.

Poi lardo e salame caserecci,vitello tonnato



Cestini di pasta sfoglia ripieni di frittata ed erbette con pomodori

Nidi di barba di frate (agretti) con uova e salsa al curry

crespelle di zucchine e formaggio (forse robiola?)

zuppetta di fagioli e poi questo enorme tagliere di formaggi con miele e cugnà (salsa di mosto d'uva)






Per non parlare dei dolci

e di questa colomba fatta in casa, calda di forno, servitaci come extra insieme con della panna montata ed il caffè.

Certo, abbiamo pagato il giusto (mannaggia a me che volevo risparmiare!!) ed anche se caro, questo pranzo era delizioso, tutto buono, curato nei dettagli e nello stesso tempo semplice, gustoso,sembrava di essere in una rivista shabby-chic visto l'arredamento del ciabot, bellissimo.

Una volta ogni tanto ci si può coccolare un poco no?



Ci hanno anche regalato una figlia della loro pasta madre così proveremo a fare il pane partendo da quella.

Dopo il lauto pranzo, prima di sera io e Simone siamo andati al parco fluviale a cercare e raccogliere delle formiche per tentare di ripopolare l'acquario-formicaio.

L'aria era finalmente tiepida, c'era il sole, e mentre Simo scavava per cercare le formiche io me ne stavo seduta vicino a lui, ad osservare l'erba, la terra smossa, i vari insettini che popolano il terreno.

Una grande pace per una bella fine di giornata.
E voi come avete trascorso la pasquetta?