giovedì 2 gennaio 2014

In montagna, per finire bene

 

Non ho mai amato molto Capodanno o almeno, non la ricerca ossessiva della festa, del divertimento, del fare le ore piccole o del bere a sproposito, il cenone con troppe portate, i botti e i fuochi d'artificio...questi aspetti del Capodanno mi hanno sempre infastidita.
Per fortuna, di solito riusciamo a passare Capodanni diversi.
Nei primi anni in cui siamo stati insieme, io e Simone abbiamo passato i capodanni con la comunità ecumenica di Taizè in giro per l'Europa, ad esempio a Bruxelles: viaggi bellissimi di incontro con tante realtà locali ospitali e genuine.
Negli ultimi anni invece, abbiamo preso l'abitudine di sfruttare queste giornate per andare in montagna a camminare e poi passare una serata semplice e tranquilla.
L'anno scorso siamo stati solo io Simone nella casa di montagna di sua nonna, invece quest'anno abbiamo scelto di passare la serata di Capodanno in un piccolo B e B in montagna, solo noi due, e di andare a camminare sia il 31 che il primo gennaio.
Il 31 siamo andati a Monte Croce, una passeggiata breve: il sole era magnifico sulla neve gelata e compatta.


Spesso mi stupisco di quanto siano belli i luoghi in cui vivo e ogni volta che sono in un bosco, o in montagna, penso "Wow che meraviglia questo posto!" e inizio a pensare a tante persone che vorrei poter portare di persona in questi boschi, soprattutto amici lontani che non li hanno mai visti, e li porto con me nel pensiero.



In cima abbiamo incontrato un signore, un insegnante, che ci ha detto: "Io vengo qui due volte a settimana, ogni settimana." Da casa sua è più di un'ora di camminata per arrivare, e ho pensato che bello dev'essere vedere quella piccola vetta giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, e ritagliarsi ogni settimana quei due pomeriggi di camminata nel bosco. Quel signore si fa un grande regalo!
E per l'ultimo dell'anno ci ha lasciato un ottimo esempio di vita lenta e piena, che voglio fare ancora di più mio nei prossimi mesi.


Visto che il sole era davvero invitante e in cima c'era un grande silenzio, mi sono fermata lì una decina di minuti a scrivere delle piccole cose che vorrei fare nel 2014.Non sono buoni propositi o buone azioni, semplicemente azioni che vorrei compiere come fare un pic-nic in un certo luogo, fare una gita in un certo posto, leggere un certo libro...sicuramente non riuscirò a realizzarli tutti, ma non è nemmeno quello l'importante, quanto il fissare su carta delle cose belle che immagino, voglio fare, e desidero, per iniziare il nuovo anno con entusiasmo per ciò che mi aspetta.
Alcune di quelle azioni saranno eseguite, altre no, e ce ne saranno poi alcune che non ho scritto e invece diventeranno casualmente importanti.

Nel pomeriggio del 31 dicembre siamo invece arrivati in questo piccolo B&B a Liretta dove eravamo già stati (ma non per dormire) qualche anno fa. Si trova in una borgata abbandonata che è stata acquistata e pina piano ristrutturata da una coppia in pensione, che ora vi abita e che ha fondato un'associazione in modo da aprire quel luogo a individui, coppie o famiglie, o gruppi di famiglie, che cercano un luogo dove poter organizzare dei ritiri, degli incontri, delle preghiere o dove trovare ascolto e pausa.
Alcune stanze sono adibite a B&B, ristrutturate con cura e lasciando intatta l'architettura delle vecchie case di montagna.

Siamo saliti in casa di Olga e Mario che ci hanno accolto e con i quali abbiamo condiviso un'improvvisata merenda. L'ambiente della loro casa è molto caldo, non solo per il legno intagliato che la arreda e il caminetto, ma per il loro spirito aperto, gioviale e calmo, la calma di chi ha scelto di non vivere in città ma di ritagliarsi un angolo in montagna, senza frenesia, e che ci racconta di aver recuperato la maggior parte degli arredi di casa, di riusare, riciclare, fare a mano quasi tutto.             Di svegliarsi presto e andare a dormire presto. Di avere una famiglia numerosa, di amare l'accoglienza alle coppie, ai bambini e alle famiglie che rendono viva la borgata durante gli incontri e i ritiri. Di conoscere perfettamente quei boschi, quei crinali. Di intagliare a mano giocattoli di legno per i bambini, e di preparare marmellate e salse di ogni tipo con ciò che l'orto dona.
Una coppia davvero bella, serena, che ci ha fatto bene incontrare di nuovo e che illustra una strada che ci piacerebbe prendere.
Ci siamo ritirati in camera, a leggere, praticare un po' di yoga, dipingere, aspettando l'ora per la cena.


Poi siamo scesi in un paesino vicino, per la cena in una piccola osteria. Quando siamo arrivati abbiamo visto che c'era un solo tavolo, grande, e i commensali tutti seduti assieme che avevano già iniziato a cenare. Erano tutti piuttosto anziani, del paese, e noi gli unici forestieri e gli unici giovani.
Per un attimo ho pensato che ci attendesse una serata molto imbarazzante.
Ci hanno fatto posto e ci siamo seduti tra questi scapoli piemontesi, che già avevano i bicchieri colmi di vino rosso, e un bracciante marocchino. Io sentivo tutti gli occhi addosso.
Poi abbiamo iniziato a mangiare anche noi, a passarci i piatti da uno all'altro, ecco l'insalata russa, la giardiniera, i salumi, prendi un po' di vino anche tu che sei giovane... E visto che gli altri ospiti tra loro parlavano solo in piemontese, abbiamo iniziato a farlo anche noi, inizialmente titubanti e poi intrecciando discorsi con tutta la tavolata. Ne è venuta fuori una serata semplice semplice, da osteria di una volta, una serata antica passata in piemontese con piatti di polenta e vino quello giovane dell'ultima vendemmia, scherzando e ridendo, vestiti da montagna senza lustrini, in mezzo a persone che lavorano la terra tutti i giorni dell'anno, per poi tornare nella nostra stanza del B&B prima di mezzanotte, in un bosco buio e silenzioso, per andare a dormire presto.
E iniziare il nuovo anno di nuovo sulla neve.

6 commenti:

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    1. Hai vissuto il vero Capodanno...anche a me non piacciono le feste tutte lustrini, abiti all'ultima moda e musica a palla...i Capodanni migliori che io ricordo sono quelli trascorsi davanti ad un camino circondata da amici, quelli veri, con lunghe chiacchierate e confidenze dopo un cenone dove ognuno aveva preparato qualcosa da condividere con gli altri...il Capodanno in montagna ha sempre una marcia in più! Fantastico il b&b dove l'avete trascorso...da tener presente sicuramente! Un abbraccio e auguri cara Daniela :)

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  2. Che bel Capodanno,semplice come piace anche a me.Non solo vivete intensamente l'energia delle vostre montagne,ma la trasmettete.Le foto sono di una potenza spettacolare.Un bacio.

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  3. Buon 2014 Daniela, che tu possa realizzare tutto ciò che ti sta a cuore e anche molto di più!

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  4. Alcune di quelle azioni saranno eseguite, altre no, e ce ne saranno poi alcune che non ho scritto e invece diventeranno casualmente importanti
    Come hai ragione Daniela, io non li faccio mai i propositi, ma quest'anno passato, guardando indietro, ci sono state molte cose e molti eventi che, casualmente, sono diventati molto importanti. Non ci avrei mai pensato, a gennaio dell'anno scorso, e invece li guardo e dico wow! Quindi ho deciso che anche per l'anno prossimo niente programmi, tanto mi sa che vengono bene lo stesso ;)

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  5. Che splendida l'idea di questo bb che offre anche la possibilità di ritiri, di pausa , di riflessione..piacerebbe anche a me trovarne uno vicino Roma , un rifugio che possa donarci la possibilità di fermarsi, di prendere una pausa di riflessione, lontano dalla frenesia della grande città dove anche incontrare un'amica per un tè pomeridiano diventa un'impresa faticosissima. Tempo per godersi la vita con più pienezza facendo spazio alle cose che sono veramente importanti! Purtroppo non ne conosco qui vicino di posti così ma dovrò cercarne, oltre naturalmente a far diventare casa mia un posto caldo, accogliente agli amici e aperto dove la tv è un'optional nel senso che c'è ma può stare benissimo sempre spenta e dove circondarsi di cose e persone a noi più affini. Buon 2014

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