lunedì 2 giugno 2014

Api al lavoro


Ultimamente le api incrociano spesso il mio cammino.
Inizio ogni giornata con alcune tazze di the caldo, dolcificato con un poco di miele.
Consumiamo una grande quantità di miele, è l'unico dolcificante che usiamo quotidianamente (uso lo zucchero solo nelle torte e nei dolci) e sono veramente appassionata di miele: ne amo il gusto, la consistenza, il colore ambrato...il mio preferito è quello di castagno, o di millefiori, ma mi piace provarne tipi nuovi, in Puglia abbiamo preso un barattolino di miele di rosmarino e di uno di fiori di arancia. Abbiamo usato tutto l'inverno il miele che un mio amico d'infanzia produce nelle sua borgata in collina, oppure il miele che trovo al mercato in una bancarella del mio paesino ai piedi delle montagne. Mi piace seguire il volo delle api e il loro ronzio caratterizza l'arrivo della primavera.
Curiosamente, preparando il personaggio per lo spettacolo di teatro in cui ho recitato ieri sera, sull'antologia di Spoon River, ho scelto proprio una candela di cera, altro risultato del lavoro alacre delle piccole api. Ogni attore doveva scegliere tre/quattro oggetti significativi per il suo personaggio, da utilizzare sia nello studio per delineare meglio la personalità che avremmo impersonato poi sulla scena. Io, William Goode, ho scelto come oggetto cardine una candela da accendere e spegnere sul palcoscenico, il mio oggetto-totem contro l'oblio.
Sabato sera, invece, abbiamo visto al cinema, per la rassegna del Festival della Montagna di questi giorni, un documentario molto delicato e commovente (Der Imker) di un uomo anziano, profugo curdo in Svizzera, che si salva grazie all'amore per le sua api che cura e alleva come fossero la sua famiglia lontana e perduta. Le api diventano la sua ragione di vita, lo accompagnano nel difficile percorso di ricostruzione della sua identità in una nuova patria, sono la sua unica passione, alla quale vorrebbe dedicare tutto il suo tempo. La figura dell'apicoltore Ibrahim mi ha ricordato gli apicoltori incontrati durante il nostro viaggio in Armenia, i tratti somatici simili, l'amore uguale per le api in una terra divisa e tormentata...ricordo benissimo la casa del maestro di Vardenis e il miele grezzo che ci diede da assaggiare, ancora mescolato alla cera, denso e dolcissimo.
Questi giorni, dopo il 28 maggio, sono i giorni della Luna del Miele,
"le Api produttrici di miele sono da sempre simbolo della Dea  esse producono da sole il loro nutrimento, attraverso la collaborazione e il loro lavoro creano la loro ricchezza.
La Luna del Miele attraverso il simbolo delle Api ci racconta proprio questa facoltà che è insita in ognuno di noi" [...]
"Le api inoltre sono animali alchemici, trasformano il nettare in miele, ed è questo il processo simbolico che deve avvenire in noi, per trasformare questo Fuoco primitivo in Oro."
Ho trovato questo scritto molto interessante, come sempre utile nel ribadirmi una verità che già so ma che devo ancora sviluppare pienamente. Non sapevo che questa fosse proprio la Luna del Miele, né che ne esistesse una così denominata!
Le api ritornano anche in una delle mie letture preferite delle ultime settimane (sia sul blog che su Instagram qui e qui) : la vita di questa famiglia che vive sulle montagne a Nord di San Diego in California, coltivando un orto e curando delle galline, dedicandosi alla creazione di meravigliosi gioielli con cristalli e minerali di cui studiano le proprietà e le caratteristiche, in attesa di ripartire per un lungo viaggio attraverso gli USA, che contano di finanziarsi attraverso piccoli concerti e altre collaborazioni.
Il nome del loro sito significa "casa nell'alveare" e spiegano di aver scelto questo nome con l'idea di favorire una comunità di persone che condividono interessi e mutuo rispetto, basta sul dibattito e sulla condivisione, come delineato nel libro Honeybee Democracy: "...what works well for bees can also work well for people: any decision-making group should consist of individuals with shared interests and mutual respect, a leader's influence should be minimized, debate should be relied upon, diverse solutions should be sought, and the majority should be counted on for a dependable resolution."
Nel loro blog e attraverso le loro fotografie, Ashley e Ether stanno diffondendo una grande gioia di vivere, contagiosa e vivificante, che ristora e che fa bene leggere.
Questa è la grande bellezza delle piccole api: un piccolo insetto da solo è capace di impollinare moltissimi fiori, sembra insignificante, ma il suo umile lavoro permetterà a quel fiore di originare frutti e altri fiori, in un gioco a cascata che dalle minuscole zampette dell'ape si diffonde in tutta la sua area di volo.
Così è l'opera dell'educatore, del maestro, che aiuta ciò che c'è già a sbocciare.
E' un lavoro che non si vede subito, necessita di tempo e pazienza, sembra quasi nullo...ma tutte la api messe insieme sono capaci di impollinare un grandissimo campo, di portare frutti a tutta la valle.
Grazie a tutti voi che passate qui a leggere in silenzio (e siete tanti!) o a leggere e commentare, per la comunità che stiamo creando attorno a queste parole, a queste immagini.
Buona settimana da api impollinatrici, con costanza e pazienza, ovunque saremo.
Se una piccola ape può spaventarsi, è al sicuro se sa che anche il resto dell'alveare sta andando nella sua direzione...è proprio quello che stiamo creando qui, con ognuna delle nostre vite, che sono lontane ma si coordinando e portano ciascuna il suo frutto speciale.

(Tutte queste fotografie di api a lavoro sono state scattate ieri durante il nostro primo pic-nic dell'anno lungo il fiume)





8 commenti:

  1. a proposito di api ti consiglio un romanzo molto bello di Giuseppina Torregrossa "Manna e miele" :-)
    un abbraccio ciao!

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    1. Mi sono segnata il titolo, grazie per il suggerimento!

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  2. Anch'io sono attratta dalle api, mio papà ha sempre avuto il sogno degli alveari da curare e me ne ha sempre parlato molto, dell'intelligenza e dell'organizzazione della loro società. In molti non ne comprendono l'importanza... anche per il nostro ambiente <3 Ti suggerisco, se posso permettermi, di leggere questa pagina e aderire anche tu http://salviamoleapi.org/entra-in-azione/?fb9

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  3. Grazie Daniela per gli ottimi spunti di riflessione che ci offri e per gli attimi di pausa che ci doni con questi pensieri e queste immagini, anche questo aiuta ad alleviare le fatiche e le pesantezze del nostro quotidiano

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    1. Grazie Elisa, dici una cosa molto bella di cui mi sento onorata, per me significa molto poter trasmettere qualcosa attraverso questo blog!
      Grazie di cuore!

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  4. Resto muta perchè incantata...dalle tue foto dalle tue parole.Grazie a te :)

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Grazie per ogni tuo commento :-)