lunedì 13 aprile 2015

Il villaggio che aiuta a crescere




"Dove c'è compromesso c'é vita" mi ha ricordato ieri una mia amica doula citando Amos Oz.
Maddalena ci sta insegnando i compromessi e sto imparando molto, mettendo in discussione tante idee che avevo sulla maternità e sul postparto. Pensavo che avrei reagito in un certo modo, mi sarei sentita in un certo modo, avrei portato avanti determinate scelte. Sto capendo che non ci sono scelte defintive e che molto è negoziabile. Ad esempio, sono una convinta sostenitrice dell'allattamento al seno, l'ho studiato e lo promuovo come consulente alla pari in allattamento eppure la scorsa settimana abbiamo deciso di passare per qualche giorno (e finchè ce ne sarà bisogno) all'allattamento misto perchè Maddalena aveva perso peso e piangeva molto spesso e perchè io ero davvero stanca, sull'orlo dell'esaurimento psicofisico. Avevo sempre giudicato male o con leggerezza le mamme che non riuscivano ad allattare o che per svariate ragioni decidevano di non farlo. Ora che ci sto passando io, capisco che non ci sono ragione assolute, che ogni scelta va calibrata sulla serenità della mamma e di conseguenza del bambino e dell'intera famiglia.Molto meglio una mamma serena e più riposata, capace di occuparsi con amore e presenza del suo bambino, che scelte portate avanti in modo ideologico. Fino a qualche settimana fa non l'avrei mai detto! Maddalena sta ammorbidendo le nostre scelte e le nostre convinzioni, le rende più concrete, realistiche e fattibili. Un altro regalo che ci sta facendo questa bambina in un post parto che spesso sto definendo difficile, ma che sto affrontando con la benedizione di avere attorno a me un cerchio grande e forte di sostegno. Ieri abbiamo festeggiato 60 anni di matrimonio dei miei nonni, la laurea di mia cugina, la Cresima di un altro cugino e la nasciata di Maddalena. A casa, di sera, mi sono commossa guardando le fotografie scattate, vedendo la mia famiglia crescere e rafforzarsi e notando ancora una volta quanto sono fortunata e quindi grata per la vicinanza che ho con i miei genitori, le mie zie, grazie ai quali in queste scorse settimane siamo rimasti a galla e stiamo imparando a nuotare in questo mare diverso, quello di essere a nostra volta genitori.
Questo è quello che spero di poter essere, nei prossimi anni, come doula o anche solo come amica: parte del cerchio del post parto per altre donne, perchè è fondamentale. Sto sperimentando sulla mia pelle come il cerchio sia necessario, dalle telefonate e dai messaggi che scambio quotidianamente con le mie amiche e che mi risollevano il morale, a chi in queste settimane è passato a portarci un dolce o la spesa, a chi ha cucinato per noi, a mia mamma che viene qui a darmi una mano con le faccende di casa o semplicemente per chiacchierare un po'...ecco, invece di tanti oggetti concreti, l'unica cosa di cui c'è bisogno nel post parto è un cerchio di supporto, che possa calmierare le paure e le ansie della neo mamma, un cerchio con cui confrontarsi. Non ce l'avrei fatta, non ce la farei, senza il mio cerchio, senza il villaggio  che ci sta aiutando a crescere Maddalena giorno dopo giorno.

7 commenti:

  1. entrambe i miei figli sono nati quando ancora abitavo in cohousing e continuerò sempre a dire che senza il supporto e l'aiuto e la compagnia di tutta la gente con cui abitavo il mio diventare mamma sarebbe stato senz'altro molto, molto, molto più difficile. buone avventure, vedrai che andrà tutto bene, sempre meeglio, un passo alla volta.

    RispondiElimina
  2. Cara Daniela, sei fortunata. Quando ho avuto Marta vivevo a Bergamo ed essendo io di Udine e Roberto di Sanremo non avevo nessuno intorno a darmi una mano. Il mio post parto è stato davvero faticoso e difficile. Stesso discorso con Giovanni, che è nato a Vicenza!!! Che giramondo che ero...
    Essere supportata dalla famiglia è fondamentale. Se avessi avuto qualcuno vicino a me tutto sarebbe stato molto più semplice!!!
    Ti mando un bacione
    Francesca

    RispondiElimina
  3. Cara Daniela, che fortuna avere la famiglia vicina. È proprio come dici, la cosa di cui si ha piú bisogno nei primi tempi dopo il parto é di avere qualcuno vicino che ti aiuta in concreto ma anche con la sola presenza. Quando ho avuto il mio primo figlio abitavamo in un altro posto, in un microappartamento bruttissimi, ed ero sempre da sola: il marito al lavoro dalle 7 di mattina alle 7 di sera, e i miei genitori e suoceri, ancora giovani pure loro, anche al lavoro e inoltre abitavano lontano (e non c'era internet). Ho avuto la sfortuna di aver avuto un parto con complicazioni, perció non stavo per niente bene ed ero debolissima per diversi mesi. Mio marito ogni sera non solo preparava la cena ma anche il pranzo per me da riscaldare il giorno dopo, non sarei stata in grado di farmi da mangiare da sola, le prime settimane. La mia fortuna piú grande era mio figlio supertranquillo e superpacifico: mangiava e dormiva e davvero non piangeva mai. Ricordo i primi mesi passati cosí, con lui, in casa o sul balcone, a mangiare e dormire e cercare di ritrovare le forze. Ancora oggi gli sono grata per essere stato un neonato cosí tranquillo, altrimenti non so come avrei affrontato la situazione.
    Tantissimi auguri ancora a tutti voi!

    RispondiElimina
  4. Cara Daniela,
    è vero, l'avere delle persone intorno che aiutano e sostengono nel post-parto è una gran risorsa. Io, pur abitando lontanissima dalla mia famiglia, all'inizio non ho voluto visite, ma credo che la prossima volta farò diversamente . Condivido anche i tuoi pensieri sul fatto che i figli ci aiutino a diventare più flessibili. E meno male, abbiamo tantissimo da imparare da loro!
    Qualche tempo fa ti ho scritto una e mail, ma non so se l'indirizzo a cui l'ho mandata è attivo.
    Un forte abbraccio a voi tre
    Marta

    RispondiElimina
  5. Come ti capisco! un figlio ti fa crescere anche nelle convinzioni, anche nel carattere, ammorbidisce le idee, le rende più concrete e meno razionali! due figli poi...
    il mio secondo bimbo è nato una settimana prima delle tua maddalena, ho affrontato questo secondo post parto con molta più serenità, ma quante altre idee sono cambiate e si sono trasformate con la sua nascita e la ricerca di un nuovo equilibrio, un figlio ti arricchisce e ti cambia, ma sempre in meglio! in bocca al lupo e sì, una mamma serena vince!

    RispondiElimina
  6. Ciao Daniela, apprezzo tantissimo la sincerità che mostri in questi post, parlando del ricredersi su certe idee o sulla difficoltà incontrata nel post parto. Io stessa mi sono ricreduta su molte cose, ho imparato a conoscermi, in questo senso. Anche per me avere un piccolo cerchio di riferimento è stato fondamentale in quei momenti, e davvero non capisco chi vuol far credere che sia tutto rose e fiori soprattutto nelle prime fasi dopo il parto... spesso mi sono sentita "non in grado" ma poi ho lasciato perdere definitivamente il confronto poco costruttivo.. Un abbraccio

    RispondiElimina
  7. Ne abbiamo parlato e sai che condivido profondamente questi tuoi pensieri!

    A me quel cerchio è quasi totalmente mancato, di certo non ho avuto l'appoggio di madre la quale, col suo atteggiamento, tendeva a rendere le cose più difficili (ancora adesso è così). Posso dire, allora, di essere stata molto fortunata a vivere un puerperio piuttosto tranquillo, perché altrimenti non ce l'avrei fatta! E' molto bello, pertanto, che tu abbia questa consapevolezza e che tu senta tanta gratitudine, perché sicuramente una simile esperienza sarà per te e per voi immensamente arricchente.

    Ti abbraccio con tanto affetto!

    RispondiElimina

Grazie per ogni tuo commento :-)