mercoledì 23 dicembre 2009

La luce di Shimon

Quest estate, nell'ultima mattina a Gerusalemme prima di tornare (tristemente) in Italia, io e Simone siamo capitati un po' per caso nel convento di San Marco, una piccolissima cappella dei siriani ortodossi, che tra loro parlano ancora in aramaico ed utilizznao questa lingua nella liturgia.
Mi ricorderò di quest'incontro per molto tempo...abbiamo suonato alla porta, e dopo un po' di minuti é apparso un frate piccolino, tutto vestito di nero, con una barba bianca e gli occhi svelti e nerissimi.Parlava a stento inglese, ci ha aperto le porte della cappella.


Una stanza completamente buia, in cui il frate ha accesso via vai delle piccole candele.Nella tradizione, questo sarebbe il vero luogo dell'ultima cena di Cristo.Il frate ci ha spiegato di chiamarsi Shimon, ci ha chiesto i nostri nomi e raccontato brevemente la storia della picocla comunità siriana ortodossa di Gerusalemme, rimangono ora solo un pugno di fedeli, con molte difficoltà economiche.


Shimon ha poi preso una candela e ci ha illiminato una vecchissima icona, si dice sia la prima icona di Maria con il bambino, dipinta da San Marco su pelle di animale:é l'immagine della prima fotografia, un volto scurito dal tempo, dai contorni sfumati, dall'aria molto antica,Shimon ci spiegava in una lingua un po' incomprensibile la storia di questo ritratto, illuminandolo su e giù con la candela, in un silenzio surreale.
Poi, ci ha regalato le immagini di questa icona,e ci ha chiesto di poter pregare con lui il padre nostro in aramaico, la vera lingua in cui fu pronunciato.
Shimon chiude gli occhi per qualche minuto, rimane in silenzio, poi con la sua voce da uccellino intona quella preghiera millenaria, le mani giunte strette al petto.Sento ancora i brividi che provai al momento nell'udire quella lingua mai sentita, nel vedere la fede profonda sul suo volto, nel ricordare la benedizione e l'abbraccio che diede poi a me e Simone, felice ancora di più quando capì che si chimavano Simone tutti e due ma in due lingue diverse.
Ecco, a Natale quest'anno vorrei poter solo poter riassaporare un po' di quella commozione e di quella luce, mentre il mio pensiero va al timido Shimon ed alla sua piccola comunità che si prepara a festeggiare nei prossimi giorni questa Nascita importante.
Un abbraccio ed augurio a tutti quelli che passano da qui!

6 commenti:

  1. mi hai fatto venire i brividi anche a me.deve essere stata un emozione.Buon e sereno natale

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  2. Che meravigliosa esperienza!!!
    Non sarà la stessa cosa ma... la notte di Natale, dovunque tu sia e con chiunque tu sia, prendetevi per mano e recitate il Padre Nostro... E' un bel modo per ricordare il vero significato di questa bellissima festa.
    Buon Natale a te e a Simone
    Francesca

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  3. Tanti tanti auguri e un Natale sereno! :)

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  4. Avete presente il templare di Indiana Jones? Quello che ha aspettato migliaia di anni il ritorno di qualcuno per il Graal? Bhe, era come Shimon! Ti ricordi amore?

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  5. Come hai descritto bene questa esperienza! Grazie... e tantissimi auguri anche a te, a voi...

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Grazie per ogni tuo commento :-)