sabato 11 ottobre 2014

Ricordando Amsterdam


Un pomeriggio di metà ottobre, cercando di mettere in ordine le fotografie scattate ad Amsterdam.
Come sempre centinaia di immagini, che tentano di racchiudere i sapori e le atmosfere di un viaggio, di una città. Di Amsterdam ci è piaciuta proprio la città, così tranquilla come non immaginavamo, tanto che non ci dava l'impressione di essere in una grande città ma piuttosto in un paesino tranquillo, dove ci siamo spostati sempre comodamente a piedi o in bicicletta.
Più che i grandi musei e le attrazioni più famose, ci ricorderemo dei lunghi giri in bicicletta lungo i canali, del silenzio ovattato delle stradine più defilate, delle luci accese nelle case con le ampie finestre e la generale impressione di una città calma, adatta a bambini e famiglie, decisamente a misura d'uomo. Abbiamo amato le cene vegetariane da Radijs, a una manciata di isolati dal nostro appartamento, così come i piccoli particolari della Oude Kerk, la chiesa più antica di Amsterdam, che è zeppa di riferimenti marinareschi e che  è stata costruita lei stessa su un terreno mobile sottratto all'acqua tanto da poter essere paragonata ad un enorme veliero in movimento.


I fiori e le piante davanti alle case, dentro le case, nei mercati, lungo i canali, ovunque.
Amsterdam è una città molto verde.
I locali più alternativi e hippy con murales dei chakra e di enormi mandala, l'originalità diffusa, i cibi etnici ovunque (abbiamo amato molto il cibo del Suriname di Tokoman)





I canali e la loro luce cangiante, pacifici e lenti, contornati da alberi e dalle immancabili biciclette.
L'acqua, acqua dappertutto con le sue forme sinuose e il suo profumo.



Spiare nelle meravigliose case altrui, anche in quelle abitate da topini nella grande biblioteca pubblica.
Entrare in una casa, quella di Anna, che ci ha commossi ed emozionati.




  Fermarci a leggere nei giardini del Rijks Museum , dormire molto e stare molto insieme.
 
 

I primi tocchi di autunno, dalla finestra del nostro appartamento fino ai negozi di fiori e ai loro allestimenti. Amsterdam è una città perfetta per l'inizio autunno, per vestirsi a strati, per la pioggerellina che rende ancora più deliziosi tutti i pancakes e le torte di mela che abbiamo mangiato.






Ora siamo qui a casa, ho messo in ammollo riso basmati, lenticchie, cicerchie e fagioli mung per preparare i dosa domani, lasciandomi ispirare da Cotto a vapore e The Wooden Spoon.
In un'altra ciotola lievita la pizza per stasera.
Niente montagna oggi, il tempo era incerto e piovigginoso e avevamo voglia di riposare dopo una settimana come sempre densa di lavoro e impegni vari.
Ora vado a sgranocchiare un po' di frutta secca, mettere in infusione una tisana (magari una di quelle ayurvediche scoperte ad Amsterdam) e poi a stendere la pizza, ricordando le parole di Selva:
 
"Gli alimenti che mangiamo contengono tutti una grande quantità di acqua, che ormai sappiamo ( grazie a masaru Emoto e agli scienziati dell’acqua) si trasforma non appena viene in contatto con l’energia del luogo, o delle persone.
Il cibo dunque viene letteralmente trasformato dalla nostra energia, le donne questo lo sapevano bene, il cucinare era un vero e proprio atto magico d’amore
Quando si cucina si sta compiendo un rituale, quel cibo sarà la medicina o la malattia del nostro corpo, abbiamo bisogno di tornare a scegliere il cibo e soprattutto a pregarlo.
L’Atto sacro del cucinare coinvolge tutti gli elementi naturali, acqua, aria, fuoco e terra, se mentre cuciniamo entriamo in armonia con le energie degli elementi e con la materia che stiamo cucinando possiamo trasformare tutto questo in un vero e proprio rituale di guarigione"
 

3 commenti:

  1. Bella Amsterdam... Non ci sono mai stata quindi ti ringrazio per questo bel viaggio.
    Mi piace particolarmente il ristorante vegetariano, con i suoi meravigliosi murales.
    Per quanto riguarda il "rituale del cucinare" io consiglio di cucinare cantando o meglio ancora recitando mantra. Questo si che trasforma il nostro cibo in luce, in un vero e proprio "prasad".
    Un abbraccio
    Francesca

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  2. Cara Daniela,
    ma Amsterdam è un incanto!
    Mi sono lasciata trasportare dal tuo racconto e dalle meravigliose foto, ti ringrazio di cuore
    Ti abbraccio con affetto =)



    p.s.: mi ritrovo nelle parole dedicate al cucinare...che meravigliose ispirazioni! grazie

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  3. A volte quando come in questo periodo non ho tanto tempo per il pc e non posso leggere tutto, faccio cmq un salto qui solo per guardare le tue stupende foto...grazie per quello che dai.

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