domenica 15 febbraio 2015

Come ogni donna prima di te



Martedì scorso ho festeggiato il mio compleanno, 30 anni tondi, dal 10 febbraio 1985 ad adesso.
Ho passato un po' di tempo a casa dei miei genitori a riguardare gli album di fotografie di me da neonata, di me nei primi anni: conosco quegli album a memoria, li ho guardati decine di volte e mi piace farlo attorno alla data del mio compleanno.
Quest'anno ovviamente questa ricorrenza è stata particolare, diversa, sia per la cifra "tonda" sia perchè pensare, ricordare e festeggiare la propria nascita preparandosi a dare a propria volta la vita ad un altro piccolo essere è decisamente surreale!
Il parallelismo poi si fa ancora più forte, perchè le tempistiche sono praticamente le stesse: uno scarto di una settimana esatta, tra le mie date (di concepimento, di termine...) e quelle di Creatura, anche se io sono nata un mese prima del previsto.
In poche parole, tra me e Creatura passano esattamente 30 anni, la mia data di termine era una settimana prima di quella che ha lei ora...allora è ancora più particolare ripensare a mia mamma in attesa di me, perchè è rivivere le settimane nello stesso periodo dell'anno, anzi negli stessi giorni.
Mi fa davvero effetto pensare alla piccola anima di Creatura che arriverà con un parallelismo così forte.
Già l'avventura che sto vivendo, questa di crescere un altro essere umano, di farmi strumento, è fortissima e densa di sensazioni, ma queste tempistiche particolari mi affascinano e mi interrogano ancora di più.



Quest'anno ho guardato le fotografie di me da neonata con particolare affetto, sia verso quella piccolina sia verso la giovane mamma che la accudisce: inizio a capire, ad intravedere meglio dietro il legame che lega me e mia mamma, per questa consapevolezza é stato fondamentale il corso come doula che ho seguito lo scorso anno, che ha aperto tante porte di empatia e di riconoscimento in me e nella mia emotività.
Se mi è sempre stato facile rivedermi e riconoscermi in quella neonata, quest'anno mi è un po' più facile rivedermi e riconoscermi anche in quella mamma.
Sfogliare e rileggere il diario che mia mamma tenne nei giorni della mia nascita è stato molto intenso quest'anno, quasi se a scriverlo fossi io...
Uno dei temi a cui ho pensato molto negli scorsi mesi, una delle immagini che si sono formate naturalmente nella mia mente, è quello di una porta, un grande portale.
Me la sono immaginata tante volte, una grande e massiccia porta di legno intagliato, aperta, decorata alla maniera indiana con il legno cesellato finemente in ghirigori e arabeschi di diverso spessore.
La porta tra il prima e il dopo.
Tra una generazione e l'altra.
Tra questa vita e le altre vite, di prima e di dopo.
Tra questo mondo terreno e il mondo dello spirito.
Tra la vita e la morte.
Tra le donne prima di me e le donne dopo di me.
Tante volte, soprattutto qualche mese fa, mi è venuta in mente questa immagine, di una grande porta aperta,che mi ha sempre commossa, colpita, intrigata in modo molto forte.
La vedo molto bene, di legno chiaro, come sospesa nell'aria, attraversata da una corrente continua, che non so descrivere: di aria, di acqua, di spirito, di energia.
Una porta sospesa, che sono io, sospesa tra due mondi e attraversata da una forza immensamente più grande, in flusso e movimento continuo, inarrestabile, fluida.
Questo flusso è blu, azzurro, sono onde a volte quasi trasparenti che passano attraverso il grande portone intarsiato, creando una corrente veloce ma non violenta.
Essere la porta è una sensazione estremamente speciale, inenarrabile perchè troppo coinvolgente e grandiosa.
Sapere di essere un tramite, farsi strumento e contenitore di quella forza, di quella corrente azzurra che non ha inizio nè fine, lasciarsi attraversare.
Ricevere senza fare, come ho già ripetuto molte volte.
La porta non fa nulla, solo si offre: la vita accade attorno a lei, prima e dopo, la vita la attraversa.
Le donne di prima e quelle di dopo passano attraverso la porta, le si fanno attorno.
Sono state porte a loro volta, o lo saranno.





Per festeggiarmi ho fatto una lunga e bella passeggiata nei campi attorno a casa dei miei genitori.
Il cielo era azzurro intenso, i prati bianchi, la montagna splendida bianca di neve e nera di alberi.
Il sole caldo.
Una meraviglia!
Con stupore e piacere ho notato che i salici sono già in gemmazione, l'anno scorso era successo molto più tardi. Sui rami ancora spogli sono già spuntati i primi ciuffetti pelosi, quelli che sembrano minuscoli pulcini, che adoro, perchè sono segno della primavera, sono bellissimi.
Una delle visuali più attese e cercate dell'anno, ad ogni stagione che ritorna, che non mi stanco mai di notare.
Sullo sfondo azzurro e bianco le gemme erano un vero spettacolo da fotografare, commovente e così colmo di vita e di promesse.
Non potevo cercare e sperare nulla di più bello, per festeggiare il mio compleanno, la mia gratitudine per tutto ciò che ho vissuto e sperimentato in questi primi 30 anni, la mia gioia grande per tutto quello che verrà, per le altre gemme che saranno, per la primavera che si sta preparando respiro dopo respiro dentro e fuori di me.










"Io crebbi in un silenzio arabescato,
in un'ariosa stanza del nuovo secolo.
Non mi era cara la voce dell'uomo
ma comprendevo quella del vento.
Amavo la lappola e l'ortica,
e più di ogni altro un salice d'argento"

Anna Achmatova



"Un grembo che è casa per il Divino
un cuore che accoglie e nutre
un corpo che conosce, perchè pieno di ogni sapienza femminile antica [...]
E' nato nelle tue mani che benediranno
nei tuoi occhi che ringrazieranno
nelle tue parole che porteranno bellezza
nel tuo ventre benedetto, che accoglierà figli e progetti
che sa
come ogni donna prima di te
il tuo ventre sa come mettere al mondo la Luce"
da qui.

9 commenti:

  1. Bello questo post, Danielina. L'immagine della porta che si offre come tramite per l'arrivo di una nuova anima è potente. Fa capire che quella vita che arriverà non ci appartiene, che noi siamo solo strumento affinchè venga al mondo...
    Ti auguro ogni bene e tanta felicità.
    Un abbraccio
    Francesca

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  2. Cara Daniela, un caro augurio. Sei nata lo stesso giorno di mio papà, e io e la mia prima bimba abbiamo 30 anni quasi tondi di distanza, lei è nata l'11 luglio e io l'1 agosto..io ho festeggiato i miei 30 anni con lei fra le braccia, è stato molto emozionante. Lo scorso anno lei ne ha compiuti 5, io 35, e quest'anno le cifre della mia età Erano composte dalla sua, di età, e dall'età della mia seconda piccola, Miryam..grazie per le emozioni che spalanchi sempre in me con i tuoi post. Buona vita e buoni giorni, Sara

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  3. E' bellissimo provare queste intense emozioni prima della nascita di un bimbo, prima di diventare "una porta" (anche se lo sei già adesso).
    mi ritrovo molto in quello che scrivi, e le foto del 1985 sono bellissime!!!
    In bocca al lupo!!!

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  4. Ciao Dani, tanti cari auguri per il tuo compleanno da tutti noi!!!
    18 novembre 2000 - 5 dicembre 2000: nasceva Domitilla e subito dopo compivo 30 anni!!!
    Che botta di emozioni, hai davvero ragione, quanto contano i numeri.
    Mi sembrano giorni lontanissimi, ora che siamo alle prese con l'adolescenza, però ogni età ha davvero il suo fascino. Ti consiglio di ascoltare la trasmissione "Una vita" su Radio 2 al sabato e alla domenica sera verso le 19 (la trovi in podcast).
    Volevo anche dirti che ho iniziato un bellissimo corso di ginnastica qui vicino in Via Roma (la palestra si chiama Unika) tenuto da una ragazza della tua età, Camilla, che ha seguito i corsi della prof. Bernardette de Gasquet (la conosci?)
    Se ti interessa puoi venire a conoscerla.....
    Ti abbraccio e mi piacerebbe incontrarti prima del grande evento.

    Se passi dalle mie parti chiamami, ci beviamo un te.
    Con affetto raffaella

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  5. Quante emozioni e quante riflessioni in queste tue parole: amo molto leggerti e amo molto le tue foto. Anche io sono nata il 10 febbraio di 32 anni fa. Un augurio di luce a Creatura, a te e al tuo compagno.

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  6. che bello il pancione ma, soprattutto , che bello il tuo sorriso! E che meraviglia il sorriso della tua mamma mentre ti guarda, appena venuta al mondo.Mi ha commosso il suo diario: io ho iniziato a scriverlo per Giulia, che ora ha quasi 32 anni, il 28 agosto 1982, giorno in cui feci il test di gravidanza. Ed ho continuato a scriverlo per i suoi primi 4 anni di vita e poi l'ho messo via, per regalarglielo quando, a 19 anni, se ne andò a vivere a Bologna. Ogni volta che ne rileggiamo assieme qualche pagina è un'emozione travolgente.
    Tanti auguri e tutto il mio bene Emanuela

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  7. Oh coincidenza nelle coincidenze... anche la mia gravidanza ha avuto gli stessi identici tempi... 5 anni fa ;) rischiamo quasi di festeggiare in coincidenza i compleanni dei nostri pargoletti :D Mi ci rivedo molto nelle tue parole, anch'io notavo particolarmente i segni della primavera durante l'ultimo mese di gravidanza... era una doppia attesa: la venuta del mio bimbo e la rinascita della Natura. Nel 2010 nevicò molto anche qua... e anche a Marzo mentre contavo i minuti per recarmi all'ospedale fioccava .
    Anch'io ho scritto e sto scrivendo il diario del cucciolo... e lo farò finchè non sarà in grado di tenerlo lui.
    E' anche vero che diventando mamme ci si rivede molto nelle proprie mamme... in alcune cose si è identiche, in altre si differisce completamente, altre cose invece che apparivano misteriose fino a qualche minuto prima si iniziano improvvisamente a comprendere!!!
    Bellissima la metafora-visualizzazione della porta!!! Un bacione ;)

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  8. Quante emozioni Daniela...!! E ormai non manca tanto!...
    Tantissimi auguri di un sereno e tranquillo "fine percorso" che non sará altro che un nuovo inizio di amore e gioia.
    un caro saluto
    Sybille

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  9. Anche Lara sarebbe dovuta nascere il giorno esatto del mio 29 compleanno!:-) E invece è nata due giorni dopo: il giorno in cui era nato mio suocero. Che ha avuto la fortuna di conoscerla per poi lasciarci sfortunatamente qualche mese dopo...
    La vita è sorprendente, sa stupire e meravigliare in ogni suo aspetto.
    Auguri in ritardo per i tuoi 30 anni!
    Federica

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