venerdì 11 settembre 2015

Inizia adesso


" We must rise up and be the medicine needed in this world. Begin with seeing beauty." 

Mi accorgo che scrivo quasi sempre sullo stesso argomento e che lì attorno ruotano i miei pensieri. Bene, significa che in questa parte del cammino è necessario così, sono queste le riflessioni che ho bisogno di condividere. Come tutti sappiamo e vediamo, i telegiornali sono tutt'altro che allegri e le principali notizie ci lasciano disorientati, impauriti. Sembra che la violenza sia imperante attorno a noi, dilaghi e porti distruzione ovunque. Spesso la sensazione principale è di non poter fare nulla, di essere totalmente in balia degli eventi: tutto sembra muoversi attorno a noi a grande velocità e pensiamo l'unica soluzione possibile sia un intervento sui grandi sistemi, geo-politico o macro-economico, dipendente dalle decisioni dei grandi potenti. Se questo è certamente vero, perchè molto sfugge ai nostri ragionamenti e non dipende dai nostri discorsi, non accetto la visione che il singolo sia  ininfluente. Da grande idealista quale sono, credo che ognuno di noi possa sempre, sempre, fare la differenza, lì dov è, in quell'esatto momento. In fondo, la violenza che vediamo attorno a noi e che tanto deploriamo, è presente allo stesso modo in noi stessi. Ciò che vediamo fuori e condanniamo, è anche in noi. Forse non possiamo avere un'influenza diretta sul macro sistema, sulla violenza su larga scala, ma possiamo sicuramente agire su di noi, disinnescare la violenza in noi, perchè il negativo in "grande" in fondo si nutre e si alimenta del negativo "piccolo" che ognuno di noi rilascia nel mondo. Io per prima mi accorgo di come mi sia facile condannare le grandi guerre fuori ma poi fatichi a disinnescare le piccole battaglie quotidiane.

Posso e possiamo fare la differenza nel piccolo, senza stare ad aspettare che ci sia il grande cambiamento fuori di noi. Sabato scorso, facendo una passeggiata nel bosco, ho raccolto ogni cartaccia che ho trovato,  una borsata che ho poi buttato via. Mi dà molto fastidio trovare rifiuti in un bosco, raccogliere carte di caramelle, mozziconi e pezzi di plastica è stato un piccolo gesto, ma molto importante. Basta poco: fare una passeggiata con Maddi e con mia zia Carla, aprire Facebook e passare qualche minuto a scrivere commenti gentili alle fotografie postate dai miei amici. Dedicare un po'di tempo a dipingere un biglietto con gli acquerelli, da regalare ad una persona amata. Scrivere ad un'amica che sta affrontando dei giorni di faticoso distacco dal suo bimbo. Arrivare di sera e sapere di aver fatto la mia parte per il pezzettino che mi era richiesto quel giorno. Sì, ognuno di questi piccoli gesti vale, disinnesca violenza e ha un impatto sul grande disegno delle cose. Ne parlo sempre perchè voglio averlo ben in mente ogni giorno mentre sono seduta in casa, mentre cammino per via, quando mi corico e quando mi alzo. Possiamo sempre portare cambiamento ed è questo il nostro scopo qui. Ho trovato un bell'articolo che racconta lo stesso, dicendo che 
"Ci troviamo ora sulla cuspide di un mondo che cambia rapidamente, che sembra colmo di avidità, diffidenza, squilibrio e disconnessione. In questo tempo sembra che vedere la bellezza nella vita non sia una cosa facile. Eppure questo non è solo un pensiero new-age usa e getta, ma una competenza necessaria da essere coltivata oggi più che mai. Un'abilità che dobbiamo aggiungere alla nostra cassetta degli attrezzi per evolvere nella consapevolezza, nel creare legami, nel fare il bene per la terra e per gli altri. Il fatto che la belleza sia negli occhi di chi guarda è una verità assoluta. Tutto si riduce alla percezione e ancora più profondamente all'atteggiamento. La maggior parte di noi ha la saggezza interiore per sentire ciò che risuona come bello, buono e sacro in questa vita. Essa è estratta dal pozzo della nostra anima e come impronte digitali è individuale per ciascuno, richiedendo semplicemente di ritornarci. Questo è ciò che ci fa ritornare a sognare e a creare nuovi modi di essere. Dobbiamo volerne di più, di questa saggezza. Dobbiamo avere sete di bellezza e delle sue qualità che muovono e ispirano. Abbiamo bisogno di sapere che ne siamo tutti degni e degni di condividerlo insieme. Perchè trovare bellezza è adesso imperativo, è l'antidoto, il rimedio con cui allontanare il nulla, la disperazione, il tetro e i sentimenti stanchi del mondo e cambiare per il meglio."

E ancora:
"Come facciamo questo?Prestiamo attenzione. Ci fermiamo. Arriviamo fino alla radice delle cose. Facciamo amicizia con il cuore della vita lenta e ci connettiamo con ciò che è reale e integrale per il nostro benessere. Torniamo alla cura della terra, alla cura delle persone e alla giusta condivisione. Raggiungiamo l'un l'altro, coltiviamo comunità e legami. Creiamo la pratica di vedere la bellezza nella vita e rendiamo grazie per tutto quello che abbiamo.La gratitudine è sempre la pietra angolare fondamentale che ci aiuta a vedere grande bellezza nel micro e nel macro. In aggiogare la natura e l'umanità si può vedere profonda bellezza nelle più grandi e nelle più piccole azioni. Nei volti di persone provenienti da tutti i ceti sociali, tutte le età e fasi, le relazioni, gli amori, le sfide e le gioie. Nel dispiegarsi di una felce, nel cinguettio dello scricciolo, nell'andare e venire delle onde dell'oceano. Tutte queste piccole cose chiedono a noi di onorarle e rendere grazie. Tutte ci chiedono di mostrarsi e di vederle davvero. Nel coltivare una pratica di vita lenta e di gratitudine, noi vediamo la bellezza ovunque. Assistiamo all'alba più gloriosa, all'odore di uno del neonato, al tocco di un amante, tirando le radici dalla terra, raccogliendo uova calde dal nido o osservando il seme che germoglia. Quasi tutti questi minuti avvenimenti sono banali e tuttavia sacri e innegabilmente belli se li consideriamo così. Rallentando ci si rende conto che il mondo che sembra duro e crudele è anche capace di così tanta incredibile abbondanza, connessioni dinamiche, creatività e un incommensurabile potenziale di possibilità. Lo vediamo quando cambiamo prospettiva. Vedere la bellezza è essenziale, ora più che mai e si offre a noi, di volta in volta, rimanendo pazientemente in attesa che noi prendiamo nota e diventiamo attenti. Dobbiamo stabilire un'alleanza con la bellezza, per fare le scelte necessarie al mondo. Nelle parole di Emerson: "Anche se viaggiamo in tutto il mondo per trovare il bello, dobbiamo portarlo con noi o non lo troveremo".La nostra cultura deve semplicemente cambiare il modo in cui vediamo le nostre esperienze, le nostre percezioni e diamo spazio alle nostre osservazioni e alle nostre interazioni. Ogni momento è un dono. Ora è il momento di lasciare il vecchio paradigma. E' tempo per i modi obsoleti di cadere, iniziando di nuovo, andando avanti con un nuovo modo di pensare. Dobbiamo usare questa nuova abilità per vedere le nostre esperienze come opportunità di trasformare oltre misura e di metterci in contatto con le nostre comunità e la nostra terra. Abbiamo bisogno di continuare a sognare i grandi sogni necessari a creare un cambiamento reale e tangibile. Dobbiamo alzarci ed essere la medicina necessaria in questo mondo. Inizia con vedere la bellezza."

Cosa posso fare oggi, per disinnescare violenza?

3 commenti:

  1. Lo hai appena fatto. Le tue parole sono forti e lo dicono nel modo più semplice. E tua figlia è già così cresciuta e sorride là in mezzo... <3

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  2. Da qualche tempo non guardo più la televisione. Mi ero resa conto che mi metteva in agitazione, che instillava nella mia mente sentimenti di diffidenza e paura, di frustrazione e di impotenza. E' vero, non posso cambiare le cose, non posso fermare la guerra o sfamare i poveri del mondo, ma posso nel mio piccolo, fare in modo che chi mi sta attorno stia bene. Non solo i miei famigliari, ma anche chi incontro per caso. Un sorriso, una parola gentile, un pensiero positivo e d'amore quando vedo qualcuno arrabbiato o nervoso... Ogni cosa produce energia e si trasmette a livello sottile. Nel mio piccolo posso fare GRANDI COSE, perchè la gentilezza è una malattia contagiosa.
    Ti abbraccio forte
    Francesca

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  3. Grazie Daniela, il tuo dono si propagherà come i cerchi di un sasso caduto nell'acqua. Ti abbraccio

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