giovedì 9 febbraio 2012

Il mio libro:Quando é inverno






Tra tutte le stagioni, l'inverno é spesso la stagione meno amata, quella associata al freddo, al buio, alle giornate più corte.




Una stagione poco considerata, relegata in un angolo tra la primavera e l'autunno.




Mi piacciono tutte le stagioni, ognuna ha le sue particolarità che si possono trovare e vivere solo lì, in quei mesi, ed ogni stagione ha piccoli tesori nascosti.




Ho pubblicato un libro fotografico sull'inverno e sui suoi piaceri:camminate nella neve, merende, il camino scoppiettante e il profumo di cannella che sale dal forno acceso.




Ci ho aggiunto tre ricette e le indicazioni per preparare una crema per le mani.




Ed ecco il mio libro:Quando é inverno.




Lo potete guardare, e se vi va scegliere e comprare, qui su Blurb.








Per festeggiare la pubblicazione del libro ed il mio compleanno, ho pensato di regalare queste tre fotografie mie stampate su carta acquerello, che fanno parte del libro sull'inverno.
Per partecipare a questo give away é necessario:
lasciare un commento qui sotto in cui raccontate una cosa che vi piace dell'inverno,
e pubblicare sul vostro blog (se ne avete uno) il link a questo mio post, se vi va di fare un po' di passaparola al mio libro Quando é inverno.
Avete tempo fino al 17 febbraio per lasciare i commenti ed i link qui sotto a questo post.
Estrarrò poi a sorte il vincitore a cui invierò le tre fotografie.
Grazie per il vostro sostegno e per la vostra presenza su questo blog!

lunedì 6 febbraio 2012

Perdersi nella neve

In questi giorni il freddo continua a farsi sentire, stamattina erano -20 gradi, ma come per la neve non mi dispiace neanche il freddo, ammiro questo paesaggio tutto bianco e la neve che rimane anche sugli alberi.
L'inverno é arrivato come stagione in modo prepotente e mi piace, questo freddo non mi spaventa nè scoccia, così come non mi lamento del caldo in estate, ma ogni stagione é ricca di particolari ed abitudini uniche che si possono e devono valorizzare.
Ieri mattina siamo andati io e Simone a camminare nella neve fresca, che é caduta farinosa e asciutta quindi é un vero piacere perché anche se ce n'é mezzo metro si cammina con facilità.
Siamo andati verso il fiume Stura e siamo scesi giù dal pendio (noi diciamo "dalla riva") naturalmente senza sentiero che lì non c'é e anche se ci fosse sarebbe sepolto dalla neve ora.
La neve non era battuta e quindi Simone andava avanti prima tra gli alberi, zig-zagando, inventando via via la strada e senza direzione precisa.Dopo la discesa siamo arrivati in un altro boschetto immacolato lungo il fiume ed abbiamo continuato a camminare nella neve.

Certo faceva molto freddo ed avevamo mani e piedi bagnati ed intirrizziti, ma é stato divertente camminare senza meta, vagabondare solo per il gusto di essere nella neve e di esplorare.


Poi stura é proprio sotto casa nostra, quindi eravamo relativamente vicini all'abitato, ma lì sotto non c'era nessuno nè c'era traccia umana (tranne un altro che passava con gli sci da fondo), e sembrava di essere chissà dove isolati nella neve alta mentre eravamo in realtà vicini alle case e alle strade.


Quanti angolini anche dietro l'angolo da scoprire!






Anche il fiume ha le rive gelate e scorre poca acqua.










Abbiamo visto delle tracce di caprioli ma non ne abbiamo visti, con questo freddo si avvicinano anche alle case per mangiare qualcosa.


Camminare così nella neve é stato bello, camminare a casaccio ancora di più e provare il piacere di perderci, procedendo e risalendo poi "la riva" senza sapere bene dove saremmo sbucati é stato emozionante, avventuroso nella sua semplicità.




Mi piace quando ritorniamo un po' bambini e ci imbarchiamo in "imprese" come questa, semplici ed anche un po' raffazzonate (poi eravamo bagnati marci e mezzi congelati!), ma allegre e con la voglia di esplorare la natura in ogni stagione.


Buona settimana!

giovedì 2 febbraio 2012

In progettazione

Nevica, nevica, da sabato non smette e questo bianco sta dando finalmente senso alla parola inverno che finora era stata troppo assolata qui.
Queste fotografie sono di martedì, ma altra neve é caduta e siamo ben oltre mezzo metro, tutto é bianco e anche in questo momento fiocchi leggeri volteggiano fuori dalla finestra.
Il paesaggio é bellissimo!

Questo inverno é stancante, con tante progettazioni in corso.

Simone ha cambiato mansione da poco al lavoro e sta imparando tutto da capo.

Io mi interrogo ogni giorno su come cambiare (o almeno migliorare) il mio, perché ultimamente sul lavoro ci sono stati un bel po' di bassi determinati da una pessima organizzazione interna.

Ho voglia di cambiamenti, devo solo capire come e dove incanalare quest'energia interna che mi ribolle come un costante rumore di sottofondo.

Il mio lavoro di adesso mi piace, però non voglio farlo per sempre.

Tanti altri pensieri e cose da fare mi distolgono dal cercare un cambiamento attivo e concreto.

Ma posso e devo farlo.
Tra circa due mesi cambieremo casa e ci aspetta un nuovo trasloco.
Andiamo a stare proprio in città e sarà un altro posto da conoscere e adattare.
Un posto più comodo per il lavoro di Simone, in una casa un po' più grande e un po' meno costosa.
Ma in città!
Mi dovrò abituare ad essere in centro mentre ora siamo ancora qui in mezza campagna.
Così queste sono anche settimane di progettazione:cucine e camere da vedere e scegliere e progetti, cartine etc...io trovavo stancante organizzare il nostro matrimonio, la casa mi sta prosciugando.
Andare in giro, chiedere, ritornare, progettare, misurare...questo é molto molto stressante per me!Poi stavamo progettando un viaggio ma i problemi di disorganizzazione del lavoro di cui sopra l'hanno fatto saltare (haimè), ma non demordiamo.
Spero tanto di riuscire a farlo, e incrocio le dita e sogno e spero ancora.


Insomma questo é un inverno di progetti, di lavorio costante della testa che non stacca mai, sono stanca e crollo a letto ogni sera con la mente affollata di cose da fare, e vorrei le giornate più lunghe e più lente perché le ore sembrano non bastare mai.

Siamo stanchi entrambi, e consumati dalle mille cose da fare.

Un po' di sano letargo non ci farebbe male.

Siamo anche un po' inquieti e questo se si trasformerà in energia positiva e creativa sarà una buona risorsa per i prossimi mesi.

In fondo lo so, lo sappiamo, che ogni cosa che succede ha un suo perché ha un suo motivo.

Solo che a volte ce ne dimentichiamo un po' e la stanchezza sia fisica che mentale ha il sopravvento.

Scherzando ci diciamo che sembriamo due vecchietti perché crolliamo ogni sera sempre più presto.



Ma voglio ricordare questa frase, me la scrivo qui:

"Sii sempre come l'uccello posato per un attimo su dei rami troppo fragili, che sente piegare il ramo ma che tuttavia canta perché sa di avere le ali".

Intanto continua il mio progetto di foto su Flickr anche a febbraio ed ho sottoscritto l'abbonamento annuale a quest'idea fotografica di Natalie, di cui ho scoperto i blog da pochissimi giorni ma che mi piace molto.

E nei prossimi giorni dovrei pubblicare (finalmente!) un libro fotografico si cui vi parlerò.

Quindi avanti febbraio, abbiamo tanto sonno ma anche un sacco di cose belle in progettazione!

sabato 28 gennaio 2012

Neve

Finalmente nevica, la prima nevicata "seria" dell'inverno, e stamattina quando sono iniziati i primi fiocchi i bambini della classe sono esplosi in un boato e niente li teneva più fermi sulle sedie, tutti alle finestre assiepati a guardare la neve, ed io con loro, da giorni si diceva che sarebbe arrivata questa famosa e attesa nevicata e stamattina prima che iniziasse i bimbi avevano persino disegnato dei fiocchi di neve e li avevano attaccati alle finestre per "convincere il cielo a far nevicare".Eh i bambini!Oggi dopo pranzo o preso la macchina fotografica e sono andata dietro casa, al solito sentiero "dei nidi dei ragni" a cercare i primi segni della neve.









Che bello, la neve porta con sè un tempo fermo ed ovattato, una calma bianca, un ristoro.

Buon finesettimana!

venerdì 27 gennaio 2012

Ricordare





Oggi è la Giornata della Memoria.


Poche parole parte mia,quelle di Anne qui in cima sono già tutto, e due inviti:


domenica sera abbiamo visto al cinema La chiave di Sara, molto forte, su un episodio sconosciuto ai più e cioè la deportazione degli ebrei francesi di Parigi da parte di altri francesi.


Un film intenso, da vedere.


Qui a Cuneo in questi giorni c'é poi una mostra con materiale dalla Anne Frank House di Amsterdam, fino al 29 febbraio a Palazzo Samone, che racconta della Shoah attraverso fotografie inedite,pagine del diario di Anne e riproduzioni documentarie.


Guardiamo, leggiamo e ricordiamo.

giovedì 26 gennaio 2012

Buon compleanno

Bulbi di narciso e meringhe al cioccolato.











Buon compleanno amore!

lunedì 23 gennaio 2012

Fare il pane

Fare il pane in casa é ormai un'abitudine giornaliera, o io o Simone siamo sempre lì a trafficare con la farina.Di solito usiamo la ricetta base del No Knead Bread trovata da Ester, che é molto rapida e semplice, perché non bisogna impastare il pane ma lasciarlo lievitare molto a lungo.
Tempo fa avevo iniziato a far crescere la pasta madre, ma era troppo impegnativo e non riuscivo mai a farla venire bene come livello di acidità e consistenza.
Questa preparazione con lievito di birra é molto più comoda e ottiene un buon pane.




Dopo aver fatto lievitare il pane per circa 24 h, scaldiamo una pentola di terracotta in forno caldo a 250 gradi e ci versiamo il pane, poi copriamo con un piatto e facciamo cuocere a quella temperatura mezz'ora, poi senza piatto ancora un'altra mezz'ora a 200 gradi.




Di solito facciamo il pane con farina manitoba, ma a volte uniamo anche un po' di farina di segale o di farro o integrale, e spesso dei semi di sesamo o papavero.




L'unico problema é che viene così buono che ne mangiamo in gran quantità!




Ci stiamo proprio appassionando a fare il pane, e che bello quando tramite Andrew e Carissa ho scoperto due video di panificazione interessanti.




Decisamente poetico questo di Kinfolk, che trasmette immediatamente pace e senso di benessere profondo, più movimentato quello di Tartine Bread che é un documentario e presenta diverse modalità di panificazione interessanti.




Qualche giorno fa ho provato a fare un dolce armeno, di cui abbiamo la ricetta dal nostro viaggio in Armenia dell'estate 2010, il "gaata", che usa come agente lievitante bicarbonato e aceto mescolati insieme.




Ora ne ho trovata su internet un'altra versione che voglio provare.




Oggi pomeriggio invece ho impastato questo Pan Brioche No Knead di ComidaDeMama,che farò cuocere domani!


Secondo molti non conviene fare il pane in casa: la spesa di elettricità per il forno acceso un'ora é troppo alta.


Non so se sia affettivamente così, ma troviamo che il pane fatto da noi sia più buono, ed é sia un atto creativo che di cura reciproca, un'attività che dà un buon ritmo alle nostre giornate.


Leggendo blog come questo, sull'auto-produzione, sono sempre più convinta di fare bene.
E voi fate il pane?


Che ricette usate?