domenica 18 marzo 2012

A caccia di luvertin

Anche se io e Simone viviamo a qualche chilometro di distanza da casa dei miei genitori, lavorando lì vicino ho spesso l'occasione di andare a "casa", e di passare almeno 2 o 3 volte a settimana un po' di tempo nel posto dove sono vissuta e che adoro.
Lunedì scorso complice il bel tempo e la mattinata che ho sempre libera dal lavoro, sono salita sulla collina di San Giorgio.
Da lì il panorama sul mio paese e sulla Bisalta é spettacolare, la montagna sembra proprio abbracciare e circondare le case.
La collina di San Giorgio é sempre stata un posto del cuore, da bambini con la scuola ci andavamo a fare orienteering e passeggiate e a fare disegni dal vivo della Bisalta.
Ci sono salita infinite volte e anche se é una collina bassa, regala una buona visuale e molte emozioni.

Questa volta sono salita con Charlie, cane fedele, che ama scorrazzare ovunque.


Nell'erba cresce l'erba cipollina ed il tarassaco, ed é frequente vedere gente, anche sulla pista ciclabile di Cuneo, andarsene in giro a raccogliere le foglie più tenere di tarassaco da mangiare.

La collina é esposta a sud, in pieno sole dal lato dove sono salita, quindi la vegetazione é già in fermento su quel lato: margherite, viole, fiori di fragoline selvatiche.






Ci sono tantissimi fiorellini azzurri, detti "Occhi di Maria", anche a voi da piccoli raccontavano che erano le lacrime della Madonna cadute a terra?

Gli alberi sono già tutti in fiore e magnifici.


Sono salita in collina a cercare i germogli di luppolo, i luvertin.

Non sapevo se li avrei trovati o no, é ancora presto ma ci sono stati molti giorni di sole e di caldo e infatti ho trovato un po' di germogli.

Sono difficili da trovare perché si confondono con i germogli dei rovi e di altre piante e bisogna guardare con attenzione, crescono come convolvoli attorno a staccionate o reti metalliche su cui si arrampicano.


Ne ho trovati giusto una manciata, appena per fare una piccola frittata di luvertin, spero nei prossimi giorni di andare a raccoglierne altri, anche se le previsioni meteo annunciano pioggia e addirittura nevischio per i prossimi giorni.

Raccogliere i luvertin mi da una gioia profonda, mi ricordo di quando da bambina li raccoglievo attorno al ruscello del nostro frutteto, sono un regalo della natura che cresce in autonomia senza aiuto dell'uomo, ed é così che li raccolgo, come un regalo prezioso perchè poco abbondante e poco accessibile, giusto una o due manciate all'anno, in poche settimane.

L'anno scorso li avevo raccolti già sulla collina di San Giorgio.

Voi conoscete altre erbe spontanee da raccogliere in questo periodo?
Vi auguro una settimana splendida!

13 commenti:

  1. da noi nn ci sono ancora... i luvertin! ma qui in veneto si chiamano bruscandoli! buonissimi vero? anche nel risotto.. poi ci sono i carletti: chissà da te come li chiamate.;-)

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    1. Zzoe mi apri un mondo :-) ho cercato su google i "carletti", qui ce ne sono tantissimi am non sapevo si potessero mangiare!!Grazie per questo suggerimento!

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  2. Ciao Daniela...
    Purtroppo io non conosco le erbe spontanee, a parte l'erba cipollina, il tarassaco, la valerianella selvatica e la borragine... e mi dispiace tantissimo, perchè adesso che vivo qui chissà quanta ricchezza ho intorno e ne sono assolutamente inconsapevole!!!
    Un bacio e un abbraccio, a te e a Simo
    Francesca

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    1. Ciao Francesca.Bhe direi che di erbe ne conosci già un bel po :-) e stando li ne conoscerai via via di più, magari seguendo un corso sulle erbe spontanee??
      un abbraccio!!

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  3. ciao
    questa stagione è stupenda. risveglia in me una donnina primitiva che dopo le durezze dell'inveno addenta nel prato i germogli tenerini risvegliati dal primo sole!
    cime di ortiche, per una frittata, o una minestra o un risotto.
    germogli di rovo, anche, prima che crescano troppo.
    e poi quelli che hai preso tu, sono germogli di luppolo, no? da noi si chiamano uvertis, urtis, ... con nomi che cambiano un poco spostandosi solo di qualche kilometro sulla carta geografica...
    e poi più avanti in primavera i fiori di glicine o di acacia (robinia) per friggerli in pastella, le grasse foglie di portulaca in insalata, la raccolta del tiglio e della malva per gli infusi...
    quanta grazia! quanta bellezza e salute per l'uomo senza nulla del nostro intervento, solo prendere, con garbo e leggerezza e ...ringraziare!
    buona primavera!

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    1. Che belle le tue parole Lavi :-) le condivido!!
      L'anno scorso ho fatto uno sciroppo con i fiori di acacia e limone, quest'anno voglio provare le frittelle in pastella.
      Grazie per essere passata qui a leggere e scrivere!

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  4. Come non adorare un luogo simile....
    :O)

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    1. Si sono belli i paesaggi qui :-) a un passo da casa!!

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  5. Anche noi, quando ero piccola, usavamo raccogliere i bruscandoli (luppolo) e il grisol (silene).
    Oltre a quelli, si raccoglievano i preti (tarassacco) prima che facessero i fiori sennó diventavano troppo amari, e i peverelli, cioé le rosette dei papaveri.
    Preti e preverelli venivano preparati come gli spinaci (lessati e conditi da freddi con sale pepe olio e aceto), altrimenti passati nel burro e cipolla.

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    1. Interessante, grazie per il tuo commento! :-)
      Il tarassaco non mi piace molto, ma tutte le altre donne della mia famiglia lo adorano in insalata!

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  6. ps.
    come ho potuto dimenticare l'incanto di una patata bollita con un giro d'olio e erba cipollina appena raccolta fuori casa e tritata sul piatto?
    e poi anche da noi papaveri e il gustosissimo amaranto (ma piu avanti...)
    buon appetito

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  7. Oh l'erba cipollina :-) la metto ovunque!!Devo seminarla sul terrazzo che é quasi l'ora di insalate buone adesso che le giornate sono anche più lunghe.
    Buon inizio settimana!

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  8. che buoni i luvertin...
    Qui da noi ci sono anche i "barbabuc" li conosci?
    Una buona giornata!!

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Grazie per ogni tuo commento :-)