lunedì 8 dicembre 2014

Avvento 2014: diffondere il buono #2


Le notizie negative non sono più numerose di quelle positive, semplicemente ricevono più attenzione ed hanno più risonanza attraverso i media. Ogni volta in cui diffondiamo una notizia negativa, la rafforziamo e le diamo più visibilità, con il risultato che la nostra percezione del mondo si fa via via più alterata e ci sembra di avere attorno solamente cataclismi, ingiustizie, proteste, violenza.
Non è così, per fortuna. Le notizie belle, gli eventi positivi, ci sono e sono numerosi, però hanno bisogno di maggior diffusione.
Ecco perché in questo Avvento voglio cercare di presentare ogni settimana alcune notizie positive, per cercare di contro bilanciare il vasto spazio dato alle notizie buie.
Lo scorso anno ho scritto proprio in questo periodo dei millimetri di cui il mondo ha bisogno oggi.
Voglio continuare in questo modo, perché questo blog sia una cassa di risonanza per il buono.

Dopo il primo articolo della scorsa settimana, ecco il secondo.
Oggi, giorno dell'Immacolata, ho pensato di condividere due progetti che hanno al loro centro la maternità e il parto, quale miglior modo di onorare e ricordare una donna forte, indipendente e saggia come Maria? Non mi è mai piaciuto il dogma teologico di questa festa, ma mi piace oggi ricordare Maria e tutte le donne, le mamme, oggi dovrebbe essere veramente un giorno di festa per tutte le pance, quelle abitate, quelle che ancora aspettano il loro annuncio, quelle che sono state in passato casa accogliente per una nuova vita...



Il primi progetto è quello di Midwifes for Peace, un'associazione di donne israeliane e palestinesi che ha deciso di collaborare e lavorare insieme a partire dall'idea che "la pace si costruisce alla nascita".
"Vogliamo che il parto sia un'esperienza gioiosa e sicura per le donne nonostante il conflitto che le circonda". Queste ostetriche studiano e si aggiornano insieme, portano avanti interventi di supporto pre e post natale oltre che assistenza durante il parto dal 2004. Nelle loro interviste, raccontano che il processo della gravidanza, del parto, è uguale per ogni donna, non importa la sua provenienza, ognuna di loro ha il diritto di vivere quest'esperienza eccezionale nel modo che preferisce e di essere rafforzata nel suo potere (empowerment) decisionale, assistita dalle ostetriche, anche in piccole cliniche come quella di Mithaloon nel nord della West Bank.
Ogni parto, spiegano, "ci unisce come donne e come ostetriche, impariamo le une dalle altre, ci scambiamo opinioni sulle diverse posizioni del travaglio, e scopriamo di essere molto più simili di quanto pensavamo".

Il secondo progetto è quello di un fotografo e reporter italiano che sta lavorando alla narrazione e promozione di una storia sulle condizioni di natalità in Africa.
Ho scoperto il suo progetto tramite questo articolo, incuriosita ho cercato il sito web corrispondente, che è una miniera di fotografie e informazioni.
Molto intensi e belli sono i ritratti di donne ugandesi in attesa e i mother portraits che ci permettono di affacciarci su mondi per noi lontanissimi.
Ci sono anche due brevi video documentari, uno sul progetto Birth is a Dream e l'altro su alcune ostetriche riguardo ad una campgna Amref per permettere a 15.000 ostetriche di formarsi come professioniste.
Prendetevi un po' di tempo per scorrere le gallerie fotografiche e viaggiare nel mondo della gravidanza in Africa.

Trovo molto affascinanti entrambi questi progetti, di cambiamenti dal basso, anche perché toccano due realtà che ho conosciuto e che amo, due realtà geografiche nelle quali vorrei tornare presto e magari con le competenze che sto acquisendo come maestra e come doula.
Sono molto felice nel sapere che piccoli semi di collaborazione si stiano diffondendo, a partire dal parto, per portare a realtà migliori in situazioni così complesse.
Progetti appena all'inizio, limitati nel numero, ma come sempre, non è necessario che siano progetti colossali anzi, il buono si diffonde e si radica soprattutto nei primi passi di chi sceglie di vedere la quotidianità, per quanto difficile, in un altro modo, dando nuova spinta anche a noi che leggiamo o guardiamo queste immagini da qui, immersi nella nostra complicata avventura giornaliera.
Buona continuazione di Avvento!

5 commenti:

  1. I progetti migliori partono sempre dal basso perchè dal basso non ci sono secondi fini e interessi altri. Quando i progetti partono dall'alto, in genere c'è sempre qualcuno che ci vuole mettere le mani perchè c'è da prendere qualcosa.
    Oggi sono polemica!!!
    Ti abbraccio tanto, cara Daniela.
    Francesca

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  2. Ancora una cosa. Ti aspetto nel nuovo blog... Ancora non ti vedo!!!

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  3. Ora mi leggo tutto con calma: il buono ha bisogno di serenità di spirito. Ben ritrovata! :)

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  4. Grazie per questi post Daniela. Di notizie brutte e cattivi esemi ne e' pieno ogni mezzo di comunicazione, tu ci offri esempi e storie di speranza e positivita'.
    Ti seguo con ammirazione e gratitudine perche' mi riporti sempre all'essenziale della vita.
    Grazie
    Daniela C.

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  5. grazie Daniela...bellissimo il progetto per le mamme africane :-)

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Grazie per ogni tuo commento :-)