giovedì 18 dicembre 2014

Shalom Miriam


Com'è particolare questo nostro Natale abitato!
Molto più semplice, quieto e silenzioso dello scorso anno, molto più solitario.
Molto più ascoltato, radicato.
Un Natale meno abbondante, meno movimentato, anche meno accurato nelle preparazioni, nei regali e nella festa.
Un Natale quasi nascosto, come è stata la mia natura degli ultimi mesi, guardinga e eremitica, come il mio corpo mi ha chiesto, come la piccola creatura ha voluto e come io sono stata felice di essere: protettiva, ritirata e tranquilla, togliendo tutto ciò che non serve, eliminando il superfluo, le distrazioni e le preoccupazioni come una buccia, una dopo l'altra.
Un Natale che quasi sembra sottotono, ma che è invece sceso in profondità, come se sotto di me, anzi, dentro, si aprisse un enorme abisso meraviglioso, un cielo stellato, una fonte inesauribile di luce.
Ho sempre conosciuto Maria, ma non l'avevo mai capita. Anzi, della Sacra Famiglia, è quella con cui ho meno dimestichezza: se proprio devo parlare con qualcuno, ho quasi sempre parlato al Padre o al Figlio, ma raramente a lei. Non mi è mai piaciuto il modo di presentarla tradizionale, così pio e riverente, dimesso, lei tutta piccola e umile, addolorata.
Per me Maria è l'esatto contrario: una ragazza giovanissima sì, ma incredibilmente forte, decisa e ribelle tanto da sfidare tutti i dettami dell'epoca. Una ragazza folle, innamorata, coraggiosa, che va dritta sulla sua strada non convenzionale, a costo di perdere tutto. Una ragazza che parte da condizioni tutt'altro che facili o mistiche, che mette su una famiglia atipica e nonostante questo riesce con tenacia e amore a tirarne fuori una famiglia modello per le famiglie di ogni tempo.
Lei ragazza madre in un paesino sperduto,  si sobbarca al termine della gravidanza un viaggio scomodo per seguire un marito che di fatto le è estraneo, sola, senza alcuna compagnia amica. Partorisce così, sola, senza rifugio, in una stalla abbandonata: immagino la sua paura, di lei poco più che bambina, immagino il dolore, i denti stretti e il fiato corto.
Ma vedo soprattutto una donna determinata, infusa di amore per il suo bambino, capace di affrontare qualsiasi cosa.
Mi piace questa Maria nuova che vedo, ora le parlo facci a faccia, perché questo Natale io Maria la conosco.
A Miri Piri cantavamo spesso una canzone bellissima, tratta dal libro In nome della Madre, cantata da un'ostetrica dalla splendida voce. 
Maria risponde a chi le chiede da dove provenga il suo bambino 
" è solamente mio, solamente mio, di nessun altra carne, lui è solamente mio,
è solamente mio, solamente mio, finché dura la notte lui è solamente mio [...]
il suo nome stanotte è solamente mio, stanotte è solamente mio,
domani avrà altro nome ora lui è solamente mio".
Io la immagino Maria, in quella notte di stalla, che culla il suo pancione e canta, la vedo così bene da sentirla sulla pelle e commuovermi fino alle lacrime con lei, che aspetta e accoglie il suo bambino prima che lui sia del mondo, l' unico tramite con il resto per ora è lei, lei l' unica realtà lei per quel piccolino. Sono un'unica perfetta entità, pelle cucita nella pelle, due cuori in un unico battito, due respiri in uno stesso spazio, una verità così grande che non esistono parole per narrarla.
Quest'anno conosco Maria, perché quest'anno so la sua paura, quest'anno so il suo amore assoluto, quest'anno so, e sono grata più di quanto io potrò mai dire.
La sento vicina Maria, e non solo lei, sento lei e tutte le altre donne prima di me e scrivo su un quaderno il nome delle donne della mia famiglia, quelle prima di me.
L'appartenenza al popolo ebraico si trasmette per via femminile, un fatto interessante in un popolo che ha origine da pastori nomadi in un'epoca patriarcale. Questo particolare dice una grande storia: i racconti, le radici e quindi la vita, si passano, da donna a donna.
Allora eccomi, Daniela, figlia di Marina, che è figlia di Evelina, che è figlia di Teresa, perché voglio ricordare questi nomi. E scrivo anche le donne da parte di mio padre Mario, figlio di Margherita, che è figlia di Maddalena, che è figlia di Francesca.
E la dipingo Maria, piena di grazia, benedetta tra le donne, così come dev'essere stata anche lei, rapita in ammirazione per il suo corpo abitato, bellissima e tonda, regale nella sua sacralità di Madre, azzurra come secoli di iconografia me l'hanno proposta ma senza vestito, una donna prima di tutto, in un corpo che è un tempio perfetto.
Shalom Miriam, il Signore è con te.




* Le prime tre immagini sono tratte dal libro "La bella notte di Natale"

27 commenti:

  1. Benedetta sei tu, Daniela, figlia di Marina, di Evelina, di Teresa, dii Margherita, di Maddalena, di Francesca.
    Benedetta sei tu, tra le donne.
    Benedetto il tuo ventre tondo, abitato, perfetto.
    Questa creatura, 'stanotte, è solamente tua.
    Domani avrà un nome, certo. Ma ora è solo tua.
    Ogni vita che nasce porta gioia. Porta speranza .Porta voglia di andare avanti.
    Porta speranza al mondo.
    TU stai regalando gioia ed amore al mondo .
    Ci stai regalando il futuro.
    Con tutto l'amore possibile. Mamma e nonna Emanuela

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    1. Cara Emanuela, che belle le tue parole, che emozione! Ti ringrazio profondamente per averle condivise con me, mi hanno toccato il cuore :-)

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  2. Anche io quando aspettavo Tommy avevo l'impressione di aspettare da sola questo bimbo, che lui fosse solo mio....e ancora di più quando nacque...mi sentivo come una mamma lupa e il suo lupetto....pronta a difenderlo...lui era solo il mio cucciolo...l'istinto animale era preponderante!
    Ti abbraccio forte!

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    1. Si proprio così, io mi sento molto mamma-orsa, in dovere di difendere questa piccola creatura, mi sento piena di una forza che non conoscevo e molto più connessa al mio istinto e alle mie radici!

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  3. Ciao Daniela. Ti leggo da un po', non ho mai commentato, forse perchè sempre di sfuggita..ma stasera non posso farne a meno. Mi hai commosso moltissimo, ho due figlie, Maya di 5 anni e Miryam di 3 anni: proprio lei ha avuto in dono da me e dal suo papà questo nome così importante perchè io mi ero innamorata del Canto di Miryam/ Maria del testo di Erri De Luca. E Miryam/ Maria la vedo proprio come te..a proposito, conosci il film Sono qui con te di Guido Chiesa? La sua visione va proprio in quella direzione..
    Grazie per gli spunti che mi doni ogni volta che scrivi: il tuo percorso mi interessa molto, sia quello di apprendista doula, avendo fatto nascere e crescendo le mie piccole nel modo più naturale possibile, sia quello di educatrice, avendo creato con altri genitori una piccola Scuolina parentale: http://www.elir.altervista.org/index.html
    Insomma: GRAZIE, donna e mamma Daniela, e buon viaggio, perchè quello che hai iniziato è il viaggio più bello e incredibile al mondo. Auguri, ti sono vicina.
    Sara

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    1. Che emozione leggere la tua storia e quella delle tue figlie, che bello che tu l'abbia condivisa qui!Cercherò il film di cui mi parli, che non conosco, grazie anche per gli spunti straordinari ella vostra scuolina parentale, che mi interessano davvero molto, che gioia!

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    2. Ho fatto un errore, il titolo del film è " Io sono con te", di Guido Chiesa. È veramente bello, cercalo, adatto a questi giorni. Ho fatto un mix tra questo titolo e "sono qui con te", libro di Elena Balsamo, donna, madre e pediatra incredibile, che ha scritto anche "libertà è amore", te li consiglio entrambi, bellissimi sia letti come educatrice, che come futura mamma. Un abbraccio, auguri di cuore

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  4. dormono tutti, dorme anche Maddalena, che stasera è stata nervosa e ha fatto fatica a cedere al sonno. io mi fermo qui, sfinita, alla ricerca di un po' di ossigeno e di bella pace. mi fermo un po' di più, stasera, e anche se gli occhi mi si chiudono ti scrivo. salute a te, mamma di luce e donna d'ispirazione. non passa giorno che io non ringrazi di aver incontrato la tua splendida anima, che io legga il tuo blog, veda le tue foto, ripassi le tue poesie… quanto amore esce da ciò che tocchi e crei!

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    1. Il tuo commento mi ha commossa, grazie per le tue parole!! :-)

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  5. Leggo le parole di questo tuo emozionante e bellissimo post e mi commuovo. Mi commuovo di fronte al tuo disegno e al tuo pancione e sento che il nostro essere madri unisce tutte le donne del mondo con un collante che nessun uomo riuscirà mai a comprendere. La luce della vita, la bellezza di questa unione, la forza dell'energia che dentro di noi crea... solo noi possiamo capirlo e condividerlo, da donna a donna. E' come un filo che lega le donne dei tempi più antichi con quelle di oggi e di domani: un filo d'oro, luminoso, fatto di lacrime di gioia, sangue del parto, urla di dolore e amore immenso, talmente grande che è difficile da dire.
    Ti voglio un bene immenso, cara Daniela... oggi un pochino più di ieri!
    Buon Natale
    Francesca

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    1. Grazie Francesca, ti voglio bene anche io, nonostante la nostra conoscenza "solo" attraverso queste pagine, ma ti sento vicina e ti ringrazio per le tue parole e per i tuoi commenti sempre colmi di gentilezza pura!! :-) Buon Natale anche a te!

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  6. Che bello Daniela, mi era sfuggita questa bella novella !
    Sono proprio felice per voi, il momento dell'attesa è uno dei momenti più belli nella vita di una donna , attesa di un qualcosa di grande che presto sarà con voi.
    Un abbraccio grande e tantissimi auguri per tante belle cose che la vita ti darà

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    1. Che belli auguri che mi fai, ti ringrazio, ti mando un abbraccio forte!

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  7. Ciao, ti seguo da tempo ma solo adesso leggo della felice notizia!!!!!!!!!
    Un carissimo augurio!!!

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    1. Grazie, mi fa piacere sapere che passi qui a leggere e ti ringrazio per i tuoi auguri!
      :-) un sorriso per te!

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  8. Daniela piango di gioia! Finalmente posso scrivere commenti meno ermetici =)
    un abbraccio forte, mi hai fatta emozionare molto più delle altre volte....questo è il Natale
    Un abbraccio colmo d'affetto <3

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    1. Cara Lena, grazie di cuore! Ti abbraccio anche io con grande affetto! :-)

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  9. Oh ma che sorpresa!
    Felicissima per te :)))

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  10. Ciao Daniela,
    proprio qualche giorno fa mi hanno prestato "In nome della madre". Non l'ho ancora cominciato e forse non è stato un caso. Forse aspettavo proprio di leggere questo tuo post.
    Avevo scoperto solo da quindici giorni di aspettare Matilde, quando in un capriccioso pomeriggio di primavera mi ha sorpreso un temporale mentre attraversavo il parco che attraversa il mio quartiere.
    " Forza Matilde, siamo io e te, a camminare in mezzo alla pioggia, ai lampi e ai tuoni. Io e te da sole!" mi sono sorpresa a pensare.
    La sentivo dentro di me con una chiarezza e una lucidità di pensiero mai provata prima.

    Benedetta è stata Maria, benedetta dal dono più prezioso, benedetta tra tutte le donne e benedetta insieme a tutte le donne.

    un abbraccio grande!

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    1. Grazie Catia per questo racconto di vita, sono felice che tu lo abbia condiviso qui con me, con noi!
      :-) un abbraccio!

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  11. Carissima,
    "quel" nostro Natale è stato proprio così e quest'anno, dopo tre anni, non so neppure bene perché, io sono tornata a sentirmi così, a voler essere così: protettiva, ritirata e tranquilla. Te lo scrivevo l'altro giorno... Ho capito di dovermi "ritirare" da tante cose (e, ammetto, anche da certe persone) per scendere in profondità. Questa volta non è stata una pancia abitata a ispirarmi, bensì un lavoro nuovo che ha reso così abitato il mio spirito. In una manciata di mesi sono cambiate così tante prospettive!

    Ho amato moltissimo "Nel nome della madre" di Erri De Luca, spesso lo regalo e, comunque, lo (ri)leggo ad ogni Avvento. A me è accaduto il contrario: Maria è sempre stata la figura che ho sentito più vicina, una giovane donna coraggiosa e fiduciosa. Diventando madre l'ho sentita ancora più vicina, ma al tempo stesso ho riscoperto la figura di Giuseppe, padre premuroso e protettivo che ha saputo aprirsi ad una generosità infinita per quei tempi. Ancora oggi, nella mia fede sempre traballante e piena di domande, quella piccola famiglia è forse la mia unica vera luce. Così squisitamente umana.

    Grazie di tutto cara! Sei bellissima!

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    1. Grazie Simona per questo spunto di riflessione sulla figura di Giuseppe, anche io sono ricca di contraddizioni, dubbi e domande nel mio percorso spirituale, ma come dici tu, quella piccola famiglia continua negli anni ad essere un esempio caro a cui ritorno sempre, che mi ispira e mi cura.
      Un abbraccio grande!

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  12. ....passo qui dopo tanto tanto tempo! Dolce attesa!!

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    1. Bentornata MammaNatura e grazie per il tuo augurio!! :-)

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  13. E' successo lo stesso a me, solo diventando mamma ho capito e sentito Maria, tessendo con lei un rapporto nuovo. Se non l'hai già letto, ti consiglio "In nome della madre", di Erri De Luca, mi dirai :-).

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  14. che bello vedere un pancione a "sorpresa".... sono felicissima! Avevo intuito ma sono stata assente per un pò e nn ne ero sicura.
    Io ho tre bimbi e 5 al nido in famiglia dove lavoro sono sempre circondata dai bambini la vera forza della vita assieme alla Natura..... rimanere come loro è il dono più grande che ci si può fare... stupore, meraviglia e semplicità-
    Buon Natale bellissima famiglia!

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Grazie per ogni tuo commento :-)