Sono il capitano dell'anima mia

Dal profondo della notte che mi avvolge
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro
ringrazio qualunque dio ci sia
per l'indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro nè ho gridato per l'angoscia
sotto i colpi d'ascia della sorte
il mio capo é sanguinante,ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l'orrore delle ombre
eppure la minaccia degli anni
mi trova e mi troverà senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino
io sono il capitano della mia anima.
Dal film INVICTUS, poesia di Hernest Henley (che Mandela si ripeteva per trovare forza nei 27 anni di prigionia).
Una giornata insieme a due amiche carissime, a Simo e ad altri amici, in uno dei posti che amo di più al mondo e che conosco come le mie tasche fin da bambina, con un sole finalmente caldo e accogliente e le montagne e circondarci cariche dell'ultima neve caduta domenica.
Una pasquetta terminata con la visione di questo film e con questi versi che mi sono rimasti stampati in testa!