mercoledì 12 maggio 2010

Il linguaggio dei momenti speciali

Sto rileggendo,sebbene un po' a strappi,questo libro "I cinque linguaggi dell'amore".
Secondo l'autore,esisitono 5 linguaggi base universali che possono codificare il nostro modo di agire e di dimostrare affetto agli altri,in questo caso al proprio compagno/a ma le stesse dinamiche varrebbero nel rapporto genitori/figli.
Infatti ognuno di noi usa un linguaggio predeterminato per esprimere amore e "legge" o comprende bene solo le espressioni di amore che gli vengono donate con il suo stesso linguaggio.L'autore fa l'esempio delle lingue straniere:magari entrambe le persone si vogliono bene,ma lo esprimono con un linguaggio che l'altro non può capire e viceversa.
Spesso le incomprensioni non nascono da mancanza di amore ma semplicemente dall'uso di registri e linguaggi diversi,che non si riescono a comprendere.Puoi esprimermi amore con tutta la tua forza, ma se lo fai con modalità che io non recepisco come mie,non capirò e mi sentirò frustrato nel mio "serbatoio di amore ricevuto".I cinque macro linguaggi sarebbero:
quello delle parole di rassicurazione
quello dei momenti speciali
quello dei doni
quello dei gesti di servizio
quello del contatto fisico.
Ognuno di noi li sa usare tutti e cinque,tuttavia solo uno é il suo vero linguaggio madrelingua,sia per carattere che per l'imprinting ricevuto nella nostra crescita emotiva,il linguaggio che capiamo e parliamo meglio.Ad esempio il linguaggio d'amore dei miei genitori é quello dei gesti di servizio:non si fanno mai regali,non amano particolarmente uscire o fare attività speciali insieme,ma mutualmente sanno che mio padre lavora fuori casa e mia madre si occupa della casa,per lei pulire o cucinare sono gesti d'amore,e legge con amore il fatto che mio padre aggiusti qualcosa in casa o tagli l'erba del prato.Può sembrare riduttivo,ma questo é il loro linguaggio reciproco,che funziona benissimo da 26 anni,e tramite il quale sono sereni e soddisfatti entrambi.Allo stesso modo un bambino che é stato abituato a molti abbracci,carezze,baci da piccolo,una volta adulto leggerà come vera dimostrazione d'amore un bacio,un forte ed intenso abbraccio invece che ad esempio la preparazione di una torta o una serata al cinema con la propria fidanzata.Il mio linguaggio dell'amore?Assolutamente quello dei momenti speciali.
Niente mi dà più gioia che passare dei momenti speciali con la persona che amo.Non mi piacciono particolarmente i regali,posso farne a meno,non sono una persona dedita allo shopping,anzi.I gesti di servizio li apprezzo ma non sono fondamentali.Il contatto fisico e le parole di rassicurazione (con questo si intende complimenti,apprezzamenti verbali,incoraggiamenti) sono importanti ma non così tanto.Riesco a recepire e leggere veramenre amore nel rapporto quando ci concediamo dei momenti speciali.Ad esempio,nulla é più bello che andare a mangiare insieme da qualche parte:sabato sera io e Simone siamo andati in quest'osteria dei briganti.Prenderci il tempo di assaggiare insieme un cibo nuovo, di parlare con calma, questa é pura gioia per me,mille volte più che un regalo costoso o una sfilza di complimenti.Non tanto per il cibo (che però era veramente buonissimo), quanto per il piacere di concederci un tempo,una serata speciale.
Non tutti i momenti speciali devono essere cose complicate:l'autore li descrive ad esempio come stare insieme con calma,fare una conversazione di qualità,svolgere insieme delle attività speciali.
Ad esempio le nostre passeggiate lungo il viale o al fiume,il fare il corso di fotografia insieme,le vacanze all'estero.
Come festeggiare insieme la Prima comunione di Mario,domenica scorsa.
Negli ultimi giorni abbiamo avuto molto tempo per momenti speciali, per stare insieme con calma,con lentezza e tranquillità a coccolarci e parlare.Questo é il mio linguaggio,quello che mi rende pienamente felice.Ora devo scoprire qual é quello di Simone,imparare il suo vocabolario,così che possiamo comunicare meglio.
Gli estremi del libro sono "I cinque linguaggi dell'amore" di Gary Chapman,edizioni Elledici.
E voi sapete già qual é il vostro linguaggio d'amore principale?

7 commenti:

  1. Penso che, sulla carta, io e Luca siamo le persone meno indicate a stare insieme: io sono più da parole e lui da gesti di servizio. Ci ritroviamo nel contatto fisico.
    Con i bambini, è lo stesso: lui non è molto da baci o parole, ma più da momenti speciali e gesti di servizio (intendo anche insegnare loro a fare qualcosa, giocare con loro).
    Io sono più da contatto fisico fino ai 2-3 anni, poi uso più le parole e i momenti speciali.

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  2. ... mhhh, credo quello del contatto fisico :)

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  3. mmmmm interessante questo libro.....e tu e Simo siete davvero una coppia super!!!!!!

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  4. Sono sempre un po' perplesso quando si vuole far stare dentro a delle categorie precise qualcosa che, per fortuna, preciso assolutamente non è.
    Voglio dire, da un punto di vista concettuale può anche essere interessante categorizzare modi di stare insieme, ma mi sembra più una curiosità intellettuale che altro. Col rischio altissimo di prendere questa cosa troppo sul serio e magari scartare qualcuno perchè non "usa" il tuo linguaggio.
    Alcuni commentatori si sono già espressi per la molteplicità dei linguaggi e questo mi conforta.
    Io credo che l'amore voli più alto dei linguaggi, anzi, che se ne faccia un baffo, e che sia in grado di unire persone dalle abitudini e dai modi di vivere più diversi.
    L'unica cosa che, a mio parere, garantisce una buona relazione è il fatto di sentirsi trasportati verso quella persona così com'è nella sua TOTALITA' con TUTTO se stessi, senza riserve mentali nè aspettative di cambiamento nè parzialità.
    Giorgio

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  5. Anche io la penso come Giorgio. Le categorie mi sono sempre state un po' strette, e penso che parlando dell'amore sia impossibile riuscire a catalogarlo e classificarlo. L'amore è incontrollabile e istintivo, a volte va contro qualsiasi razionalità. Un rapporto si modifica, si inventa e si costruisce di giorno in giorno, accettando e scoprendo l'altro, smussando qua e là, ma guardando entrambi nella stessa direzione CON LIBERTA'.
    Buona strada.

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  6. interessante questo post, anche se io la penso come Giorgio : ) ciao ciao

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  7. Ciao ... sto leggendo Amos Oz , seguo il tuo consiglio... mi sta piacendo molto ... volevo dirtelo...

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