venerdì 7 maggio 2010

Senza lavoro

Leggo questo post di Semplicecologico e mi si scatenano in testa tutti i pensieri che mi hanno oppresa per l'intera settimana.Perchè a quanto pare non sembrano ancora esserci prospettive di lavoro all'orizzonte.Nonostante una laurea triennale con il massimo dei voti, una specialisitica da lode finita in tempo, nonostante un curriculum definito da tutti come "ottimo".Ecco, quello che mi fa veramente arrabbiare é che tutte le email sono così:le ha veramente un ottimo curriculum, le facciamo i nostri complimenti, conosce benissimo le lingue etc..ma non va bene per fare questo lavoro.Quando poi uno in pochi giorno si vede rifiutare l'ammissione al Master del Talenti Neolaureati (senza sapere poi il perchè, ti dicono semplicemente no e stop), uno prova a candidarsi per una settimana in Terra Santa come accompagnatrice di un viaggio e ti rispondono che wow hai studiato ebraico ma non fai parte della Pastorale Giovanile quindi no arriverderci, quando ogni ONG in cui vorresti lavorare ti risponde che devi già avere almeno 1 anno di esperienza di lavoro in un'altra ONG,e che l'unica cosa che puoi fare é partire per un campo di lavoro all'estero a tue spese..bhe allora ti viene voglia di buttarti sotto un treno (che fa molto Anna Karenina ma é la verità).
Per carità, continuo con le mie ripetizioni che mi piacciono molto etc..ma mi sento sprecata, buttatata via.Ho studiato 5 anni facendomi un mazzo così per cosa?Per niente.Vicino a me conoscenti che non hanno neanche fatto l'università lavorano da anni, hanno part-time ed orari flessibili, tempo indeterminato, convivono o si sposano.Ed io?Io sono qui ogni giorno che continuo a mandare curriculum a cui non ricevo risposta.Sarà la crisi globale, ma sta crisi mi sta rompendo parecchio e sta mandando me, direttamente, in una crisi nera.Questo lungo inverno e quest'immobilità climatica e mentale sembrano non avere fine.Ho bisogno di un cambiamento, grande ed in fretta.

22 commenti:

  1. come ti capisco.. noi comunque ci siamo sposati e tra un po' avremo un bambino, alla faccia del lavoro salterino!!! ;)

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  2. dai su forza e corraggio! se il lavoro non viene da te allora tu va da lui! allora vediamo....mettiamo un secondino da parte la tua laurea...e vediamo le tue passioni......mi sembrano....: la natura, la cucina, le lingue, la fotografia.....allora perchè visto che mi pare tu viva in una casa con del verde intorno e spazi non provi a aprire una tua attività...dove darai le tue passioni....non so vediamo...potresti mettere su una cascina "biologica" dove terrai corsi di cucina con i tuoi prodotti....e con ricette italiane e non....metterai a disposizione la tua passone per le foto....terrai corsi di lingue,aprirai le porte ai bimbi delle scuole che conosono solo la mucca di fruttolo che vedono in tv...e via con tutte le idee che ti passano per la testa....per un posto tranquillo, un rifugio dalla vita frenetica di tutti i giorni, un posto dove si può riposare l'anima sorseggiando un the straniero, cucinando, fotografando...coltivando...e tutto ciò che ti viene in mente...forse è una follia, forse mi prenderai per matta e questa idea ti faà schifo ma è ciò che farei io (come ti avevo detto a voce quando ci siamo viste) se vivessi in campagna...in più ti puoi pubblicizzare qui sul blog avendo già tanti lettori...e sono sicura che riusciresti alla grande...se no possiamo creare un nuovo micri villaggio amonterossso tutti insieme! :P un bacione e un abbraccio forte!

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  3. Hai perfettamente ragione... quanti controsensi ci sono... chi esce con il massimo dei voti e dovrebbe trovarsi le porte spalancate in realtà è l'ultimo chiamato per politiche aziendali "vattelapesca" e viceversa chi magari ha sempre "pigrato" si trova assunto... cosa posso dirti? Aziende (o ONG in questo caso) che chiedono esperienza... e come fa uno a farsela l'esperienza se non viene data l'opportunità? Tutti si aspettano che siano altri a partire, o ancora meglio chiedono alle famiglie di continuare a sostenere costi per permettere ai figlioli di fare esperienza, perchè per quanto uno studi e lavori, difficilmente con un lavoro di poche ore ci si può permettere più di tanto... Capisco la tua rabbia, però, anche se è più semplice a dirsi che a farsi, continua ad incanalarla nelle cose che stai facendo con amore e passione... chissà che poi, quando meno te lo aspetti non ti si presenti l'opportunità che aspettavi! Un caloroso abbraccio e ... forza!

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  4. Penso tu abbia ragione ad essere arrabbiata, purtroppo questo non basta ad aggiudicarsi un lavoro. Spero che il tuo impegno e la tua forza siano presto ricompesati da un'offerta! Lo sai che sono stata due volte in Israele? Tanto tempo fa, nel 2000.

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  5. Io e te Daniela su molte cose ci intendiamo...:-)Come ho scritto nel mio post è dura, molto dura trovare un lavoro di questi tempi, soprattutto con una laurea in mano e soprattutto se si ha la nostra età.
    Forse chi si è laureato qualche anno prima di noi ha avuto qualche porta aperta in più, noi che ci siamo trovate ad affacciarci nel mondo del lavoro in questo periodo, siamo qui a sgomitare e faticare.Ho la sensazione che ci sarà sempre meno lavoro nei prossimi anni, nonostante le baggianate che ci vengono a raccontare...l'unica cosa che ci resta è la speranza e la voglia di fare...:-)

    Un abbraccio...:-)

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  6. Che tristezza e che rabbia!!! Darsi tanto da fare, studiare tanto... e per cosa?
    Quasi quasi sono contenta di avere lasciato la facoltà di legge quasi al traguardo e aver cercato un lavoro di segretaria otto anni fa abbandonando il discorso laurea!!!
    Certo che il momento è davvero balordo... e lo è per tutti, laureati o meno!!!
    Io accoglierei il consiglio di Marti. Metti da parte la tua laurea e guardati attorno per qualcosa di diverso. Non sarà facile lo stesso ma almeno ti apri altre strade. Può essere anche un ripiego momentaneo, nell'attesa di trovare qualcosa di attinente ai tuoi studi...
    Così, a naso, direi che le cose non cambieranno per almeno un anno o due!!!
    Un abbraccio e... forza e coraggio!!!
    Francesca

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  7. ma scusa, Daniela, qualche tempo fa ti avevano offerto un bel lavoro a Torino che hai deciso di rifiutare perche' fare avanti e indietro sarebbe stato troppo difficile,avrebbe limitato di molto la tua vita, le tue amicizie, ecc.

    Ma tutti facciamo dei sacrifici, almeno all'inizio, il trovare tutto e subito come lo vogliamo noi non e' possibile, qualche passo dobiamo farlo anche noi. Se almeno ci avessi provato, magari ti avrebbe fornito un po' di esperienza lavorativa vera e propria, o magari ti avrebbe condotto a trovare nuove opportunita' piu' adeguate ai tuoi desideri.
    Ma stare solo a casa a deprimersi non porta a nulla...
    Non voglio sembrare una che "giudica" ma semplicemente proporre una alternativa alla tua visione della tua situazione.
    Io ho uno Laurea e due Masters, e col primo lavoro nel mio campo stavo fuori casa 12-14 ore al giorno e venivo pagata solo se i pazienti si presentavano agli appuntamenti, altrimenti no, spesso lavorando anche di sabato e con orari variabili. Con un marito e un figlio...

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  8. Cara, coraggio!! Ti capisco, a volte è la mediocrità a premiare e l'eccellenza fa paura... un consiglio inutile? Se puoi, tutte le volte che puoi, trova occasioni per farti conoscere di persona dai potenziali datori di lavoro (e dai un'occhiata ai master FSE, finanziati dall'UE, ne trovi i bandi sui principali quotidiani)...
    Ti abbraccio

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  9. ma forse quelli che non hanno studiato lavorano anche perchè si accontentano di meno? Trovare il lavoro ideale per cui si è studiato che porta alla realizzazione di sè è una bella cosa, un ottimo traguardo cui aspirare, ma come ogni traguardo che si rispetti c'è da faticare ed investire per arrivarci. E non è detto che lo raggiungi.
    Chi non ha studiato (come me) magari cerca solo uno stipendio e si trova sì a lavorare, ma per un lavoro che non gli piace, che li tiene fuori casa e lontani dai propri figli più di 10 ore al giorno, che gli toglie ogni energia e, di questi tempi, nemmeno gli da uno stipendio, ma visti i tempi che corrono non lo possono mollare perchè non troverebbero nient'altro (ogni riferimento a me non è affatto casuale).
    Il ragionamento sulla laurea=pezzo di carta,c he non serve poi a molto, l'ho fatto dopo qualche mese di università ed ho deciso di mollare (per questo e mille altri motivi). Ancora oggi mi chiedo cosa farei e come mi sentirei ad essere ingegnere... Avresti forse preferito fare una scelta del genere? Non credo, tanto le cose non sarebbero state poi così diverse, solo avresti avuto molte conoscenze in meno.
    Continua a mandare curriculum, se proprio hai bisogno di lavorare mandali anche dove non ti interessa, ma meglio lavorare in fabbrica ed avere uno stipendio che aspettare il lavoro dei tuoi sogni e piangere la fame, che a cambiare lavoro se ne trovi uno migliore fai sempre in tempo, ma fare la spesa se hai finito i soldi è dura (e te lo dico perchè lavoro fulltime per mantenere casa + marito in cig + figlio e lo stipendio non arriva...)

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  10. vedrai che la situazione giusta arriverà presto!!! non avere nessun dubbio!!!

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  11. non voglio dire che sia il senso delle tue parole in specifico, Daniela, ma in generale mi da' molto fastidio l'arroganza implicita di chi ha una laurea o comunque un titolo di studio (e una Laurea ce l'ho anch'io, per inciso) e si "scandalizza" perche un idraulico o un meccanico hanno un lavoro piu' sicuro e remunerativo di chi magari ha una laurea in storia delle danze uzbecke (con tutto il rispetto).
    Perche', chi fa' il muratore o l'idraulico non fa un lavoro utile e necessario? Quando ti si intasa il bagno chi chiami? Chi e' in grado di risolvere il problema?
    E' che in Italia da quando l'istruzione superiore e' diventata un "diritto" senza distinzioni ci hanno "venduto" un sacco di propaganda sul lavorare di meno ma lavorare tutti, sui "diritti" che e' sempre responsabilita' degli altri assicurarsi che ci vengano riconosciuti, ecc. ecc.
    E il risultato e' una adolescenza prolungata con persone che gia' ben passati i 20 anni sono ancora in attesa di qualcosa che non e' mai esistito e se la prendono con la societa' perche' non risponde alle loro (irrealistiche) aspettative. E si comportano come se fossero tutti di sangue aristocratico e arricciano il naso davanti ai "meccanici" che trovano lavoro.

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  12. Ehm... vorrei trovare qualcosa di astuto da dirti. Non sai quanto ti capisco. Buona parte del post potrei averla scritta io, solo che col tempo (io sono un po' più vecchia!) ho fatto come si suol dire "il callo". Ho ricominciato da zero dopo una quasi carriera universitaria che mi ha lasciata stremata e sull'orlo di una crisi di nervi. Ora sono sempre precaria e non guadagno di più, ma sono più felice. Tieni conto che per le persone che come me hanno doppiato la trentina, durante i colloqui si aggiunge lo spauracchio della maternità... ma io non mollo e non rinuncio. Mi piacerebbe tanto aprire un'attività tutta mia, ma anche per quello ci vogliono "i fondi" e la prospettiva di allargare la famiglia mi frena.
    L'unica cosa che mi sento di dirti col cuore è di credere fermamente nelle immense risorse che le persone possono scovare dentro se stesse. La vita poi ha molta più fantasia di noi e spesso si aprono prospettive mai immaginate prima. Io ti percepisco in gamba e volenterosa, nonostante gli inevitabili momenti no. In bocca al lupo cara Daniela!

    Simona

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  13. Pensa che io ho difficoltà atrovare un semplice lavoro come baby sitter...
    Auguroni
    Laura

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  14. se veramente vuoi un cambiamento vedrai che ti arriverà... sono sicurissima...

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  15. mi dispiace sentirti così...l'unica cosa che mi viene da dirti è, come hanno già detto altri, di guardarti attorno, valutare altre possibilità che magari non sono proprio vicine alle materie che hai studiato..purtroppo è il dramma di noi laureati..anch'io faccio un lavoro che non c'entra molto con quello che ho studiato, ma sono felice, mi piace, mi permette a suo modo di essere creativa e soprattutto mi ha permesso di "mettere in piedi" una famiglia..ti consiglerei anche di valutare eventuali proposte che ti possono arrivare da torino, anche se può non piacerti la vita in città, purtroppo per farsi un po' di esperienza lavorativa bisogna fare dei sacrifici..
    ti abbraccio!

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  16. vorrei aggiungere una cosa: non e' che si fa fatica solo a studiare, chi fa un lavoro manuale ne fa altrettanta e anche di piu'. perche' il disprezzo implicito nel dire "mi sono fatto un *** cosi' per anni di studio" e quindi mi aspetto la Luna? Invece che ha imparato un mestiere e lo mette in pratica cos'e'? uno che quindi non si merita di avere certe velleita'?

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  17. ti va mal con i commenti in qusti ultimi tempi, daniela. ridiamoci su :D
    d'altro canto io penso questo: non c'e preunzione nel distinguere i laureati dai non lauretai o i lavori da laurea da quelli manuali. ma studiare e decidere di dediare tempo ad un percorso accademico al posto d uno manuale( pr me con lo stessissimo valore) richiede nun notevole sforzo economico, ma notevole porprio e. quindi uno spera poi di riuscire a trovare il lavro che ha sognato e per cui tanto si e' sacrificato.
    chi fa l'idarulico o il meccanico si sara' sacrificato uguALMENTE PER RAGGIUNGERE LA BRAVURA TECNICA E ANUALE NECESSARIA PER IL LAvoro che ha scelto.
    e allora dunque?dunque io credo sia un diritto di ognuno cercare di perseguire il lavoro che vorrebbe fare, ce sia l'idraulico o il professore plurilaureato. senza differenza di dignita'. ma con la possibilita' di farlo. e questa spesso non c'e', ed e' leittimo soffrirne.

    danila, io non so come cnsigliarti. ti ciedo di non demordere, anc nella nebbia piu' fitta arrivera' la luce.
    sara

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  18. La penso come sara t, se ho capito bene cosa voleva intendere. Non credo proprio che Daniela volesse dire che lei si sente superiore solo perchè ha una laurea ed è arrabbiata perchè chi fa un lavoro manuale trova lavoro subito e lei no. Leggendo il post io non ho inteso nulla del genere. Solo l'amarezza di aver fatto un sacrificio per tanti anni dedicandosi allo studio. Normale che dopo aver dedicato tanto tempo a conseguire una laurea una persona sogni di poter svolgere un lavoro attinente ai propri studi. Io tra le righe ho letto solo questo. Senza nulla togliere a chi fa un lavoro manuale, (io non ho una laurea e lavoro in un ufficio del reparto logistica di una ditta di abbigliamento). Io ti dico di nuovo: in bocca al lupo e spero che tu possa realizzare il tuo sogno!

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  19. @ pollon: lo so che non mi so spiegare bene :) ma il concetto era quello!

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  20. Anche io fino a poco tempo fa mi sentivo esattamente come te, io mi sono laureata a novembre e sono educatrice ma a quanto pare nel mio settore uno si sveglia la mattina e dice "oggi sono educatore!" e trova lavoro tranquillamente (anzi con molta più facilità perchè non avendo la laurea le cooperative pagano di meno e sono contenti!) però la qualità può non essere la stessa...
    Mi sono ritrovata a stare mesi a rodermi di invidia (si lo ammetto) perchè conoscenti senza qualifica lavoravano tranquillamente con un contratto da "educatore non qualificato" ossia stipendio un pò ridotto ma stesso lavoro che potrei fare io avendo il titolo di studio....Il nervoso c'è sempre perchè non è possibile lavorare anche con bambini e casi molto delicati pur non avendo il minimo di conoscenze o esperienza... Purtroppo è così che sta andando il mondo per alcune professioni dove prevale il risparmio e ovviamente tralasciando la qualità. Non voglio dire che io dato che ho una laurea sono più brava ed intelligente però queste cose mi hanno dato parecchio da pensare e da arrabbiarmi!
    Anche io ho sacrificato anni e tanti soldi per l'università per vedermi passare davanti persone che manco sanno che vuol dire educare...
    Ora però ho trovato un piccolo lavoro con una cooperativa, sono poche ore al momento ma intanto incomincio e credimi che il mio umore è decisamente migliorato! In estate comincerò sempre con loro i campi solari e alterno le due cose sperando mi possano poi tenere....siamo tutti nella stessa barca, laureati, speranzosi, ma con tanta voglia di fare!
    Io sono riuscita ad aspettare tutti questi mesi e nel mentre tenevo la testa impegnata a studiare per la laurea specialistica, facendo tutto quello che mi piace fare come la pittura e tanta palestra, mi ha aiutato molto per non pensare e dedicare del tempo per me stessa.
    E' l'unico consiglio che ti posso dare, prima o poi i sacrifici verranno ripagati, lo so che ora vedi tutto nero ma devi avere PAZIENZA e prima o poi qualcosa si smuoverà non temere! Nel mondo c'è un posto adatto a te che ti sta aspettando!
    P.S. Visto che sei del Piemonte e visto che qui a Pietra ligure ci sono delle colonie aperte tutto l'anno ti consiglio di dare un'occhiata alla cooperativa doc, si occupa di tanti servizi anche qui al mare....potresti farti una bella esperienza con i bambini in estate e potremmo incontrarci!!
    Tanti bacioni e in bocca al lupo!!
    Chiara

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  21. Daniela cara, io mi riallaccio al secondo commento, di Marti, e penso che potresti proprio inventarti qualcosa di bello guardandoti intorno a distanza ravvicinata... Sai che dal letame nascono le rose :-)
    Ti abbraccio forte
    Francesca

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  22. Cara, sfondi una porta aperta. Laureata e masterizzata in Scienza e Tecnologia dei Media, ho visto sempre più declinare la mia professionalità, nel senso che sempre più facevo la tappabuchi in posti che c'entravano sempre meno con i miei studi e la mia esperienza. Quindi la scelta di fare un concorso per un posto in università dove la mia professionalità non c'entra un tubo, ma dove lo stipendio è garantito e i diritti pure. Probabilmente, se non avessi voluto figli, mi sarei buttata nella grande Milano e qualcosa avrei ottenuto. Ma non me la son sentita di stare fuori casa 12-14 ore e vederli solo addormentati.
    Soluzioni? Due: o te ne vai nella città o ti accontenti di poco. Tre: puoi emigrare all'estero.

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