martedì 18 maggio 2010

Vi presento Monika Bulaj

Oggi vi voglio presentare una fotoreporter straordinaria,una donna curiosa,Monika Bulaj,i cui libri mi fanno compagnia:Rebecca e la pioggia (che regalai a Simone il primo Natale in cui stavamo insieme),Gerusalemme perduta comprato a Torino con mia mamma,Figli di Noè e Genti di Dio,anch'essi regalati.
Le sue fotografie mi piacciono perchè raccontano delle storie,raccontano appunti di mondi perduti in Medio Oriente e in Europa, storie di popolazioni al margine, di tradizioni millenarie:Monika, polacca di nascita, è considerata la più grande fotografa di oggi sul tema del sacro.
Mi emozionano le sue folle di chassidim festanti o immersi in preghiera,le vesti sfolgoranti degli ortodossi e delle icone,i volti dei pastori,dei contadini,dei bambini di montagna che incontra nei suoi viaggi.
Potete visitare il suo sito internet qui e trovare altre splendide foto ed i suoi innumerevoli progetti e viaggi con macchina fotografica al seguito.
Ecco,progetti,perché da quando ho letto i suoi libri,ma han fatto rinascere dentro, rinvigorito e riportato alla luce tanti dei miei progetti.Alcuni sono solo in nuce, altri emergono pian piano, ma ecco l'idea di viaggiare e raccontare con foto e parole é un sogno,che magari rimarrà ancora lì oppure no,oppure diventerà reale un giorno.Un progetto che é di finire un libro di racconti, un libro particolare,a cui lavoro da un po', ogni racconto come una fotografia, un flash ad illuminare un attimo nella vita del personaggio,come un ritaglio di giornale di un singolo momento.
Mi piacerebbe unire ai racconti alcune foto che ho scattato a Gerusalemme lo scorso anno, soprattutto in bianco e nero.La fatica più grande é ora riprendere in mano i racconti, limarli, corregerli...odio rileggere quello che ho scritto perchè non riesco a cancellare (stupidamente mi dico che sono affezionata ad ogni parola o frase che ho scritto precedentemente) quindi non mi riesce di iniziare questo lavoro.Mi devo dare da fare se no rimarrà lì!
E visto che nè io nè la mia mente siamo mai sazie (Simone dice sempre per scherzo che io non ho 1 cervello ma piuttosto 3 cervelli che ruotano continuamente e che ogni tanto dovrei proprio spegnerli e scollegarli!),mi frulla in testa un'idea malsana e bella per quest'estate, che se riesce ci porterà in quel Caucaso vicino e al tempo stesso lontano, che ha fatto da sfondo a tante storie di Monika Bulaj.Ho in mente un progetto di reportage (anche se ovviamente non ho idea di chi potrebbe mai essere interessato a publicarlo o leggerlo!) con foto, legato ad un tema di cui mi sono già occupata in passato all'università.Verso monasteri perduti e una lingua antica, antichissima, che per dire estate dice amar, sirt per cuore e town per casa.Vedremo come andrà a finire, e se non é ancora ora l'occasione la sarà prima o poi!

10 commenti:

  1. che bello sentirti formulare cosi' i tuoi progetti; è come se li stessi modellando e pian piano essi prenderanno forma e si riverseranno come un fiume in piena dalla tua mente nella realtà a te tangibile... Interessante il personaggio di cui parli...

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  2. Veramente tante grazie per lo splendido consiglio letterario, conosco un po' questa autrice ma non ho mai letto niente di suo. L' importante è che i progetti rimangano vivi nel proprio cuore e prima o poi diventeranno realtà! Ciao

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  3. Anch'io sogno di andare in Russia un giorno. E' un paese tutto da scoprire. Ti ringrazio per il suggerimento di lettura, mi sembra molto interessante. E sono sicura che prima o poi riuscirai a realizzare il tuo progetto :)

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  4. Daniela, non so quale dei due progetti di cui parli mi piace di più!!! Coraggio, lo so che rileggere e limare è il lavoro più difficile, lo so, ci sto passando anche io, ma è un lavoro che va fatto!!!
    Il progetto del viaggio e del reportage è stupendo! Non sai a chi potrebbe interessare? A me sicuramente!!! E siamo già ad una persona interessata!!!
    Un abbraccio grande di incoraggiamento
    Francesca

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  5. questo, e il post precedente, mi hanno fatto respirare un po', in un momento in cui sto correndo troppo. Grazie!

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  6. Sono splendidi progetti e io non vedo l'ora di leggerli! Quanto all'autrice, mi hai dato una bellissima idea-regalo per il maritino appassionato di fotografia e viaggi!

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  7. Ogni progetto uno stimolo in più.
    Te ne rimane ancora uno da pensare (dati i tre cervelli in perenne movimento), e poi sei pronta per realizzarli.
    Buona "rilettura", buon viaggio, e ... buon tutto.

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  8. una delle cose che mi piace di te, Daniela, è l'entusiasmo che riesci a comunicare, in tutto quello che fai.. ti auguro di riuscire a realizzare questi tuoi progetti interessantissimi (tanto ci darai notizie, vero?)

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  9. Mi sa che a te non trovare lavoro fa più bene che altro! ;-) Scherzo, so che la situazione è difficile e ti fa star male, ma allo stesso tempo è proprio l'avere tempo ed energie a disposizione che ti permette di avere "tre cervelli" e farti venire tutte queste idee e progettare nuove iniziative. Quindi, approfittane finché puoi! :)
    Per il libro di racconti (complimenti, non sapevo ne stessi scrivendo uno), ti do un consiglio non richiesto, ma che viene dall'esperienza... Prova a farli leggere e sistemare da qualcuno (che si intenda di scrittura, ovviamente)... insomma, trovati una specie di "editor", perché chi ha scritto delle cose non riuscirà mai a rileggerle e giudicarle obiettivamente. L'editing (che non è solo una semplice correzione di bozze) è indispensabile perché un testo (o una traduzione) nella sua versione finale risulti il migliore possibile... prova, vedrai di quante cose può accorgersi una persona esterna!

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  10. Ciao!
    Sono venuta qui e ho letto i post che avevo "perso" durante il nostro viaggio. Ti volevo ringraziare per essere passata da me mentre non c'ero a lasciare un pensiero!
    I tuoi progetti sono emozionanti e costruttivi, ti auguro di portarli avanti, a cominciare dal prossimo viaggio che state progettando!
    Bellissime le foto della Bulaj, interessante il libro sui linguaggi dell'amore, mi ha fatto riflettere. So che posso trovare sempre tanti spunti qui!
    Un caro saluto,
    Simona

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