
In alcuni giorni torno a casa stanchissima sia fisicamnete che soprattutto emotivamente:
lavorare nel sociale può rivelarsi spossante se ci si immedesima troppo, se le storie di vita con cui si viene in contatto non sono sempre piacevoli ma anzi si tratta di bambini difficili,
famiglie problematiche, casi complicati da seguire se non c'é collaborazione da parte dei genitori dei bambini.
A volte torno a casa stufa di tutto questo sociale, di andare su e giù tutto il giorno sempre ad occuparmi di persone malate o in difficoltà, sempre a dover essere sorridente, disponibile anche se le ore di lavoro sono tante e lo stipendio é invece striminzito.

Poi a volte succede che durante la mensa i bambini delle elementari si mettano spontaneamente a giocare tra loro facendosi domande e indovinelli di storia (!) da un tavolo all'altro e prenotando le risposte battendo la mano sul tavolo, da soli, di loro iniziativa ed io rimango estasiata ad ascoltare quante cose sanno e che domande intelligenti sanno fare.
Oppure succede, come oggi, che riesco a far addormentare contemporaneamente e senza problemi 12 bambini di due anni, tra cui una bambina che le maestre mi dicevano impossibile da far addormentare senza tenerla in braccio:
invece l'ho fatta sdraiare e solo tenendole la mano e cantandole una canzoncina si é messa a dormire senza problemi.
Ad un'altra mensa un bambino che é uguale sputato a Simone da piccolo (capelli rossi lentiggini e aria da furbetto), mi abbraccia appena mi vede e si mette a raccontarmi che suo papà gioca a basket ed é campione d'Italia e mi scongiura ogni giorno di non dargli da mangiare il riso se c'è come pranzo.

Oppure al doposcuola capita che un bambino marocchino abbia già finito di fare i compiti e mi chieda se invece di giocare può aiutare le sorelline a finire i loro compiti e mi spiega che sua mamma é sarta e di tutti i lavori ed i vestiti che questa signora sa cucire.Mi invita ad andare a casa sua che sua mamma mi insegnerà a cucinare il cus cus.
Allo stesso dopo scuola per bimbi stranieri c'é una bambina peruviana minuscola, che fa prima elementare ed é arrivata qui 3 settimane fa:
mi parla in spagnolo di Lima ed io capisco 2 parole su 10 ma é così buffa!
Allo stesso doposcuola una bambina della Costa D'Avorio mi racconta dei suoi fratelli che abitano ad Abdjan e quando le dico che sono stata in Ghana sorride di meraviglia.
Oppure succede che in bambino disabile grave ci siano dei lievi miglioramenti e che abbia imparato a dire "ca" quando vuole dire ciao.
Alle medie, durante l'ora di arte, un ragazzino fa un disegno a tempera stupendo, gli dico che da grande sarà un artista e lui mi risponde fiero e orgoglioso "No, io da grande farò il carrozziere!".
Ieri in biblioteca mentre stavo lavorando un ragazzetto sui 15 anni é venuto a chiedermi se avevo un libro sull'amore.
Gli ho chiesto su cosa in particolare, visto che é un tema molto vasto, e lui mi ha detto timido "un libro su un ragazzo e una ragazza per sapere se va a finire bene o no" e mi ha fatto una tenerezza incredibile questa sua paura.
Allora, quando succedono queste cose belle, mi ricordo perchè amo così tanto il mio lavoro, il contatto con la gente, il sapere ogni mattina alle 6 e mezza quando mi alzo che sto per fare qualcosa di bello, utile e importante per tutta la società.
Cosa vi piace dle vostro lavoro?
Per una pausa di dolcezza dai nostri lavori possiamo ricaricarci su questo
sito che ho scoperto da poco :-) Su su ggi é già mercoledì!