giovedì 26 dicembre 2013

Un giorno in fotografia: 24 dicembre

 Attimi fissati qui, per ricordare meglio la Vigilia di Natale di quest'anno e per assaporare più a fondo questi momenti belli e gioiosi.
Poter fare colazione con calma, con i biscotti ricevuti in dono, leggendo qualche pagina di un bel libro ("Nove racconti" di Salinger) e leggendo messaggi ricevuti da amiche care, che fanno bene al cuore.

Preparare l'ultimo regalo per Simone, per Natale, un grande collage con alcune delle cose collezionate e conservate dal nostro viaggio in India (biglietti del treno, etichette, fotografie,...)
Andare a trovare i miei cuginetti e chiacchierare con loro dei due nuovi quadri di De La Tour che hanno appeso in casa e che sono delle belle meditazioni sul Natale.

Indossare tutto il giorno un maglione di lana fatto a mano da mia zia Anna, trent'anni fa, e ancora caldo e perfetto.
Dopo pranzo, andare a trovare un'amica che sta facendo la baby sitter per scambiarci un regalino, che porto a casa insieme a quelli ricevuti dai miei cugini in mattinata e al biglietto molto carino ricevuto da un'amica creativa.
Intanto il pane per il giorno di Natale lievita in cucina, con cereali, semi di papavero e naturalmente impastato con lievito madre.
A trovare i miei genitori: mia mamma sta preparando le raviole  (lo so, in italiano si dice "i ravioli", ma in piemontese sono femminili e così restano per me) per il giorno dopo, a mano, mentre papà è alla ricerca di Charlie il cane che è scappato ma poi è stato fortunatamente ritrovato.

Il tempo di fare una passeggiata nella mia campagna preferita, tra la nebbia e sotto una pioggerella sottile. Tirare il fiato e muovere le gambe.


Il presepe a casa dei miei genitori (con la menorah), un the caldo bevuto insieme spedendo messaggi e lettere ad amici e parenti.
Andare a trovare gli altri cuginetti e i miei zii e ad ammirare le loro creazioni natalizie, chiacchierando di libri e di disegno.

A casa, ascoltare questa canzone aspettando Simone per cena. Leggere qualche blog, preparare tavola con una tovaglietta bianca, una candela accesa, i rami di pungitopo trovati nel bosco.
Condividere una cena semplice e gustosa, con crepes preparate con gli avanzi di pasta madre, e condite con salmone, gorgonzola e pomodorini. Oppure dolci, con sciroppo d'acero.
Mettere un po' a posto in casa, leggere qualche pagina di un libro e andare alla messa di mezzanotte in un centro missionario dove le celebrazioni sono molto semplici e profonde.                          Quest'anno tutta la meditazione è stata sulla gioia e sulla condivisione di gesti di gentilezza.   Trovare alla messa una delle mie zie e mio nonno Lorenzo, oltre  ai sorrisi calorosi di alcune amiche coreane che fanno parte della congregazione.                                                                                      Una volta a casa, sistemare i regalini di Natale sul tavolo e andare finalmente a dormire, nel cuore della notte, con il cuore che scoppietta di gratitudine e di calma.

E voi come avete passato questa Vigilia?

6 commenti:

  1. La tua vigilia è stata molto dolce!E' bello immortalare semplici momenti!Buone feste!Rosetta

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  2. Bellissime le foto come sempre, adoro leggere il tuo blog...Buone Feste, Monica.

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  3. Quanto sei bella Daniela,un'anima autentica.Un abbraccio dolce.
    ps: che bello dire "le raviole"! :)

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  4. ciao Daniela come stai? noi bene...e' tanto che non passo di qua ma quando passo ritrovo sempre quell'atmosfera familiare che solo tu e pochi altri riescono a creare...buon natale quindi e tanta felicita'

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  5. che dolci momenti! "le raviole" è bellissimo! da noi si dice: "la cocomera," così, per me, il cocomero è e sarà sempre una donna...

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  6. Che bello!!!! Wow!!!
    Sono nominata tra le tue cose belle della settimana :D
    Posso dire di far parte di quei tuoi post che adoro, ovvero l'elenco di cose stupende che ti hanno ispirata :)

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Grazie per ogni tuo commento :-)