martedì 20 aprile 2010

Vita di città

Questo fine settimana sono stata a Torino sabato e lunedì per partecipare al workshop per giornalisti con Amira Hass, corrispondente israeliana del settimanale Internazionale e del quotidiano Ha'aretz.Quando studiavo a Torino all'università, fino all'anno scorso, non mi piaceva.Ho già raccontato molte volte che mi mancavano le montagne, il verde, e che soffrivo il traffico, il doversi spostare per lunghi tratti in autobus, i palazzi giganteschi, il via vai frenetico della gente.
Ora che invece ci vado ogni tanto solo o quasi per "diletto" (se si escludono giri a portare curriculum etc..), mi diverte passare qualche giornata in una città grande.La cosa incredibile di Torino é ovviamente la varietà di luoghi da visitare e cose da fare/vedere, come ogni metropoli.Ci sono molte caffetterie e librerie che mi mancano un po' quando sono a Cuneo,e ci sono altri luoghi a cui sono comunque affezionata dopo averci passato del tempo a studiare, come il parchetto di via Cavour.
In questi giorni poi la città è gremita di gente in visita per l'ostensione della Sindone, quindi ancora più caotica di come la ricordavo, ma affascinante per la varietà di persone da fotografare!
Sabato nella pausa pranzo del workshop sono stata in un locale nuovo che non conoscevo e che ho scoperto grazie a Valentina:un bistrot/atelier di moda in cui si può mangiare un ottimo brunch e che nel contempo espone scarpe, borse, vestiti, cappelli, pezzi unici in vendita nella boutique.
L'allestimento é curato con grande attenzione, con colori pastello, fiori e stampe colorate su ofni tavolino e parete.Ogni tavolo é poi diverso e arredato a sè, con candele, zuccheriere particolari.
Ci sono piccoli particolari da osservare ovunque:porta fiori alle pareti, specchi e cappelli/sculture.
E cosa non secondaria il brunch é davvero strepitoso!Io ho scelto una omelette con pomodori secchi,olive e parmigiano.Tutto viene servito con calma, il luogo é silezioso e intimo ma allo stesso tempo accogliente per via delle grandi vetrate sul cortiletto interno e dei molteplici colori dell'arredamento.

E poi la vera sorpresa:con il caffelatte ho preso un muffin dolce, che credo sia il dessert più buono che io abbia mai mangiato :-)
Una delizia di mirtilli, ricoperto di zucchero a velo e sciroppo tiepido, servito in questo piattino degno della principessa Sissi e con una forchettina d'oro.Un dolce da sogno.Al primo boccone ho dovuto chiudere gli occhi per l'emozione! :-)
L'atelier bistrot si chiama Liu e si trova in via Barbaroux nel centro di Torino..chi passa da lì ci faccia un salto che merita davvero.Insomma, la gita a Torino é stata profiqua, sia per il cibo e le foto che per l'interessante workshop di cui vi parlerò con più dettaglio.A volte fare un salto in città non é male, se poi i due giorni urbani sono inframmezzati da un'uscita fotografica al parco delle cicogne di Racconigi..bhe il weekend é troppo ricco di foto per poterle pubblicare tutte in una volta!E voi avete scoperto qualche locale ultimanente che vi ha colpito?O qual é il vostro locale del cuore?Raccontate che sono curiosa!

15 commenti:

  1. Ho fatto la spola fra Moncalieri e Torino per due anni. Ho amato entrambe, anche se dopo un tot di ore ho un bisogno viscerale della mia Liguria. Anch'io adoro i caffé di Torino... e le librerie!
    Qui a Genova ho un locale del cuore: un caffé-libreria, nel cuore del centro storico (non vi possono arrivare le auto), con vista mare, dove si svolgono spesso incontri, presentazioni di volumi... il tutto con molta tranquillità, sorseggiando un tè o un caffé. Il proprietario è un fisico appassionato di letteratura e di arte. Ambiente semplice, raccolto, un po' ritroso e quindi tipicamente genovese, molto rilassante.

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  2. Ci ho pensato un po' su ma non mi è venuto in mente un posto preciso, un locale, un ristorante a cui sono particolarmente legata. Sarà che esco di rado, sarà che forse qui luoghi come quelli che descrivi tu non ci sono...
    C'era un posto, una volta... Quando non era frequentatissimo come adesso (che snob!!!) era piacevolissimo. Una casetta di legno in mezzo alla campagna con un grande prato e giochi per bambini. Fuori, all'aperto, tavoli di legno. Si andava per mangiare un gelato oppure per un piatto di formaggio o affettati e una birra fresca. Intorno solo prati, boschi e silenzio!
    Ci sono andata di recente. Il luogo è stato "scoperto". Quando ci andavo io aveva appena aperto!
    Un casino inumano!!! Infrequentabile!!!
    Dovrò andare alla ricerca di altri posticini sconosciuti appena aperti!!!
    Un abbraccio
    Francesca

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  3. Come un caleidoscopio... mille frammenti di cose e genti diverse che si compongono in un unico quadro....sempre diverso!!

    Io vivo in un paesino piccolo piccolo, con poche cose, ho una casetta tutta di legno dentro ad un orto cintato con vecchi muri a secco....... eppure il cielo è grande anche qui!

    un abbraccio...Fabiana

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  4. Che meraviglia!! Deve essere favoloso mangiare in un posto magnifico come quello..quasi da sentirsi dentro una favola!
    Buonanotte!
    Chiara

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  5. ho capito dov'è questo posto e mi hai fatto venir la voglia di entrarci.. magari al prossimo rendez-vous torinese con Mamma F ci facciamo un salto! Grazie del consiglio..e complimenti per le foto: sempre molto particolari!

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  6. Non sono mai stata a Torino.
    Eppure questo tuo post mi ha molto incuriosito, oltre che stimolato terribilmente.
    Magari un giorno ci farò un salto. Non conosco nessuno però, che me la faccia visitare; magari ti contatterò per un pomeriggio in compagnia :-)

    Un bacione

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  7. Giusto giusto un posticino per quando verrò a Torino per il Salone del libro... Grazie per la segnalazione!

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  8. Allora.. quasi mi vergogno a dirlo.. ma io sinceramente non so bene neanche cosa sia un brunch.. penso che sia qualcosa di diffuso soprattutto al nord italia.. qui a Roma siamo arrivati con qualche anno di differenza all'ora dell'aperitivo.. forse tra un paio di anni si diffonderanno anche questi brunch... Che poi sono sicura che ci sia qualche localino di Roma che lo offre... anche se.. ora mi hai fatto venire un dubbio... può darsi pure che Roma di locali del genere ne sia piena ed io non lo sappia!
    Il mio locale preferito comunque è un ristorantino nel cuore di trastevere.. spartano.. con i tavoli e le sedie di legno.. c'è tanta gente comune, si mangia una cucina semplice, di altri tempi, e si spende pochissimo.. Si chiama Augusto ed io vado pazza per i suoi rigatoni alla amatriciana.. (Una cosina leggera!)...
    Poi il mio locale preferito resta sempre casa mia o casa di amici.. Oh cavolo Daniela.. mi sa tanto che sono invecchiata! :-)
    Belle le foto!

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  9. Sono stata a Torino due volte, entrambe per un congresso che si tiene lí ogni due anni a febbraio e a cui partecipa praticamente tutto il nostro gruppo.
    L'ho trovata una cittá solenne e monarchica, vivace e gastronomica, mi sono innamorata del bicerin che ha piú cioccolata di un vaso di Nutella, mi sono tuffata nei colori e negli odori del grande Mercato, dove avrei comprato tutte le possibili specialitá locali e non locali che avevano. Ho comprato qualche libro in italiano per il Mezzovikingo, ho visto i primi fiori quando quassú da noi era ancora tutto ostinatamente coperto dalla neve, e a noialtri svedesi ci pareva estate con 5-10 gradi. Mi sono fatta guardar storto da un gestore di un ristorante che non sapeva una parola d'inglese e voleva presentarci un menú senza prezzi: ho finto di essere svedese anch'io e ho preteso di vedere i prezzi (appesi solo fuori dalla porta). Siamo stati accolti con gentilezza da una ragazza in una pizzeria, dove sono stati comprensivi con me e soprattutto con mio figlio che aveva 8 mesi e gli era venuta la febbre, e non voleva star fermo (sí, era l'anno scorso, e mi ero portata dietro moroso e figlio cosí almeno ci siamo fatti un giro tutti assieme).
    Ah, sí, sono anche stata al congresso, a Villa Gualino, una costruzione bruttissima con una vista splendida da meravigliose colline.
    (vabbé, ho scritto un romanzo, chiedo venia).

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  10. Non sono mai stata a Torino,adesso ci andrei esculivamente per quel meraviglioso bistrot!!! Il muffin poi...
    Ciao Cristy

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  11. Mo' me lo segno, per la prossima volta che andiamo in trasferta (probabilmente non prima di fine maggio, quando si sposa mio suocero).
    Io sono una vecchia mondana, di locali del cuore ne ho uno in ogni città: il vecchio Trottoir a Milano, il Caffè Teatro a Pavia, Agnello (ora chiuso) a Piacenza, il Bar Canossa a Mantova, la Gelateria Popolare a Torino...
    Curiosamente, non ho un locale "del cuore" a Genova, che invece è la mia città del cuore!

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  12. meraviglia, magari faccio un salto anch'io al raduno a Torino, insieme alla cara Mamma Cattiva... io invece, grazie ad un'amica, avevo scovato un posto dove il caffè era strepitoso, vicino alla vecchia università!

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  13. Io come te pativo il via vai di Torino quando da pendolare ci andavo tutti i giorni per le lezioni all'università...ma tornarci ogni tanto non è male.:-)
    Se capito a Torino faccio un salto in quel meraviglioso bistrot!

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  14. tanti anni fa frequentavo la facoltà di architettura a torino e abitavo in una mansarda di una bellissima casa in collina....
    anche io ero innamorata della città, forse perchè ne vivevo gli aspetti più belli.
    un amico di quegli anni, divoratore di libri, mi aveva consigliato la lettura di "Una giovinezza inventata" di Lalla Romano, ed io da allora vivo come in un romanzo....te lo consiglio. Se lo leggi fammi sapere se ti è piaciuto. un abbraccio Raffaella.
    p.s. sono la mamma delle tre bimbe che abito davanti alla posta!

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  15. Oddio...me lo segno anche io, quel dolcino diceva "mangiami!" O_O

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