martedì 8 giugno 2010

Il trekking dei canali

Domenica scorsa Simone lavorava al mattino, ma al pomeriggio (sebbene il cielo minacciasse temporale!) siamo andati a fare una passeggiata al Parco Fluviale per l'iniziativa Trekking dei canali lungo gli storici canali irrigui della pianura attorno a Castelletto Stura.
Una passeggiata corta, un paio di orette tra andata e ritorno, ma un luogo come sempre capace di celare sorprese e scoperte su ogni foglia.


In questa zono del parco fluviale é molto ricca la biodiversità di flora e fauna:la guida forestale che ci accompagnava ci ha parlato di cinghiali e caprioli che vivono qui, ma soprattutto di altre due specificità da preservare: la vita della farfalla Maculinea Arion e delle raganelle.
Questa farfalla che vive solo su fiori di timo ed origano selvatico é estinta in larghe parti d'europa, in Italia il suo studio non é approfondito e infatti é stata una vera novità scoprirne l'esistenza qui nel parco fluviale di Cuneo.La particolarità di questa farfalla é di secernere un ormone, in fase larvale, che inganna le formiche di specie Myrmica, che le confonde e le fa sembrare larve di formica.Le formiche allora raccolgono le larve di farfalla e le portano nel formicaio,nutrendole ed accudendole come fossero larve di formica durante tutto l'inverno.In tarda primavera la farfalla uscirà dal formicaio ormai "sbozzolata" e deporrà nuove uova sui fiori di timo ed origano selvatico, che in questa zona si sono mantenuti grazie al pascolo di ovini e bovini che non mangiano timo ed origano ma solo altre erbe nei campi..insomma un ciclo vitale delicatissimo in cui mucche,origano,formiche e farfalle vivono in un preziosissimo equilibrio.
Anche le raganelle sono ormai in pericolo di estinzione,ma proprio attorno all'acqau di questi canali e ad alcune risorgive di acqua sotterranea, qui riescono ancora a vivere bene.

Alla fine della passeggiata c'era un rinfresco offerto dal parco e dei suonatori di fisarmonica che cantavano vecchie canzoni in piemontese.
Ma il fatto più emozionante é stata la liberazione in natura di alcuni animali curati dal C.R.A.S. Centro Recupero Animali Selvatici che fornisce un servizio di pronto soccorso 24 h su 24 per gli animali selvatici trovati feriti o in difficoltà.
Tra gli animali liberati c'era una coppia di ghiri, ed é stato un momento molto toccante: il loro "addestratore" era un signore molto timido, e si vedeva che era imbarazzato nell'essere circondato da tanti bambini e molta gente che faceva foto e gli faceva domande, mi faceva tenerezza!Questo signore ha poi letto un piccolo testo che si era scritto su un foglietto che teneva in tasca:la storia vera di una scimmia bonobo di nome Kiwi che vive in uno zoo e trova un piccolo uccello (uno storno mi pare) ferito che non riesce più a volare, e allora lo aiuta in tutti i modi per fargli prendere il volo.Lo prende in braccio, lo porta sui rami di un albero e gli apre delicatamente le ali,prova a lanciarlo in volo,finchè dopo vari tentativi l'uccello ripartirà a volare!Non é una storia meravigliosa?
I ghiri sono stati liberati su un albero di noce, dove si sono arrampicati dopo qualche titubanza!

Sono stati liberati anche un corvo, una gazza e uno storno.
Tra gli insetti trovati nella passeggiata, Simo si é divertito a cercare e fotografare questi ragni, una delle sue passioni.

Io ho invece trovato queste "baboie" non meglio identificate!
La cosa triste é che proprio a poche centinaia di metri da questa passeggiata, stanno costruendo una nuova autostrada,già praticamente terminata.La grende biodiversità del parco é in pericolo,anche se le guardie forestali che ci accompagnavano hanno assicurato che sarà fatto tutto il possibile per mantenere ed anzi aumentare le aree protette..speriamo..ora che abbiamo scoperto questo angolino così ricco di piccoli amici!

4 commenti:

  1. come sempre foto meravigliose ;-)))

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  2. Ciao!
    Che bel posto, speriamo che la costruzione dell'autostrada non abbia troppo impatto negativo, uff...
    John ed io abbiamo trovato la "vostra" farfalla in versione tedesca su Wikipedia, si chiama Quendel-Ameisenbläuling (infatti, Ameise significa formica). Davvero interessante! Da come é descritto il suo habitat, potrebbe vivere anche nelle nostre zone. Staremo attenti se riusciamo a catturarne uno con la macchina fotografica! ti faró sapere :)
    Le bellissime "baboie" sono cimici del tipo graphosoma italicum (in tedesco Streifenwanze, cioé cimice a strisce). Io ancora non ne ho viste, le conosco solo dai libri.
    A presto... attendo la prossima puntata :)

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  3. Le 'baboie' sono effettivamente cimici graphosoma, le trovi esclusivamente sulle ombrellifere tipo finocchio selvatico, anice, carvi e cumino; qui da noi ce ne sono tante e i miei figli le chiamano le 'cimici milaniste'! Ciao!

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  4. Ciao!!! Grazie per la visita!!! Eccomi qua a dare una sbirciatina dalle tue parti!!
    Deve essere stato emozionante la liberazione degli animali e il loro ritorno alla natura!
    Dalle nostre parti cìè un parco della Lipu in cui curano rapaci feriti e di tanto in tanto, quando li fanno tornare liberi, organizzano incontri, e io ancora non sono riuscita ad andarci! Ogni volta lo scopro troppo tardi!!! Ma ce la farò prima o poi!!!
    Ciao!
    Roby

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