mercoledì 16 giugno 2010

Questa è la mia vita!

Questa è la mia vita!!!!

Ciao ragazzi!! l'argomento di oggi è il mio lavoro. Ognuno ha un lavoro: io ho il più bel lavoro del mondo. Sono un infermiere!!!! Sono un professionista dell'assistenza al paziente in ambito sanitario e non! Quanti paroloni difficili! Sono il collaboratore del medico, quello che somministra le varie terapie e che mette le flebo! Sono un spalla su cui piangere e un orecchio pronto ad ascoltarti! Questo è il mio lavoro, questa è la mia vita!


Tutte le foto che vedrete sono quelle che ho scattato nei 3 anni che ho fatto il corso di laurea. Mi vedrete con i tipici pantaloncini verdi: la nostra divisa d'ordinanza. Gli allievi infermiere.

Perchè ho fatto questa scuola?

Tutti ti dicono che la fanno per aiutare il prossimo, per sentiursi utili, perchè trovi lavoro rapidamente, perchè è una professione che da tanto. Io la faccio e l'ho scelta perchè sognavo di andare in Africa ad aiutare le persone in difficolta! Oddio sognavo! Mica va tanto bene il tempo imperfetto! Usiamo il presente! Sogno! Sogno ogni giorno. Ci sono stato in Africa nell'estate 2008 e mi sono innamorato. L'Africa è come una torta: ne assaggi una fetta e te la mangi tutta d'un fiato!! Ma questa è un altra storia! Un altro post!

Cosa vuol dire essere infermiere oggi?
Bella domanda caro il mio cervello! Cosa vuol dire... mmmm....
allora avere occhi e orecchio ovunque nel corpo percepire quello che le persone che ti sono intorno non sono in grado di dirti direttamente chi per un motivo e chi per un altro, paure, gioie che vogliono racccontarti. tensioni. L'ammalato non sceglie di essere ammalato, non sceglie dove e chi lo curerà. L'ammalato è lì perchè non può farne a meno. Tu finisci le tue 7.15 ore e vai a casa. La persona ricoverata no. Si gode le 24 ore complete e non torna a casa.
Io da bravo infermiere mi porto ogni giorno il lavoro a casa! Un lavoro difficile. un lavoro che ti stritola e ti fa tirare fuori il meglio di te, ma anche un lavoro che ti fagocita. Ho visto una persona morire. Non posso non pensarci andando a casa anche se tutti mi hanno sempre insegnato a non farlo per difenderti. Parlo poco del mio lavoro, mi tengo la maggior parte delle cose dentro. Le persone che ti ascoltano e non sono infermieri non possono capire. Dany stessa a volte ha difficoltà a capirmi!

Sapete io come lavoro?
Io sorrido, parlio, scherzo, dialogo, discuto, racconto metto a loro agio, presto attenzione, sto in silenzio ( cosa estremamente difficile per me!!!!!) , ma soprattutto cerco di trasmettere allegria. Tutti hanno vissuto un esperienza in ospedale. Non vi è allegria in ospedale, ma io la porto. Anche con il marito della signora X che sta morendo di tumore nel letto.
Possibile? Vuole essere lasciato nel suo dolore?
No. La mia opinione è che anche un sorrido, anche una pacca o un abbraccio può farti sorridere.
Anche di fronte a una tragedia. Anche se la stai vivendo!


Questa è la mia vita! Non la cambierei per nulla al mondo.

Non faccio questo lavoro per soldi, per gloria o per altro. faccio questo lavoro perchè mi fa stare bene. Mi rende felice e mi ha stregato. Faccio questo lavoro perchè ognuno di noi ha una missione e un destino e mi piace pensare che questo sia il mio! Ma questa è un altra storia...:)

Un abbraccio miei cari!
A domani! Simone Lerda





8 commenti:

  1. Trasmetti entusiamo solo a leggerti ....
    Maria Teresa di Calcutta, a chi si offriva per aiutare i "suoi" poveri, consigliava di tornare a casa per aiutare prima il padre,la madre, i fratelli e tutti coloro che aveva vicino.
    Solo dopo poteva tornare ad aiutare lei ...
    Hai ragione in Africa ci sarebbe tanto da fare, ma se ti guardi intorno, ne hai sicuramente altrettanto.
    Bellissimo che ci sia qualcuno convinto che il sorriso sia necessario in corsia, è una cosa che invece manca tanto... e te lo dice uno che fa il volontario vestito da clown in un reparto di oncologia pedriatica.
    Waka waka!

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  2. Ecco due adepti del grande Patch!!!
    Ciao Simone, è bello parlarti "direttamente" e questo post è pieno di gioia e di sole.
    Saluta tanto tanto tanto Daniela quando la sentirai. Il tuo è davvero un bellissimo mestiere, peccato che ci siano molti tuoi colleghi e colleghe che non lo fanno con lo stesso Amore e lo stesso spirito.
    Un abbraccio
    Francesca

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  3. io adoro gli infermieri/e! perche', pur essendo passata poco dagli ospedali, ne ho conosciuti di simpatici e davvero bravi! specialemnte in una esperienza un po dciamo...particolare, una intossicqazione da monossido di arbonio(eravamo tanti e sopratutt tantisimi bambini) gli infermieri sono stati la mia ancora di salvezza, la mia risata in ua lunga notte, la mia sicurezza. sicuramente piu'dei dttori che erano impegnatissimi :)

    fai un lavoro fantastico simone, dfficle ma bello, e sopratutto lo fsi con il cuore e la tsta, e con la volgia che di questi tempi spesso e' quella che manca.

    buon lavoro per domattina, sautami daniela e dille che stai fascendo un ottimo lavoro sul blog :)
    sara

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  4. Che bel post :-D

    Ciao Dani, scusa se non ti ho risposto subito per il viaggio, la risposta è questa: c'ho pensato. pensato molto, mi sono anche mangiata le mani perchè ad un certo punto mi sono resa conto che in ogni caso non potrei: soldi, studio, lavoro... tutto è contro di me :-D
    Ma ho apprezzato, davvero tantissimo, la tua proposta. Tanto davvero, perchè mi è arrivata inaspettata e fresca come il vento corande, con questo caldo.
    Grazie, di cuore!!

    Questa storia è bella, bellissima.. o forse dovrei chiamamrla esperienza? Un esempio!

    Un bacione grande
    Marti

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  5. Grande Simo!!!!!!!!!!!!!!!!! anche io penso che riuscire a trasmettere allegria e sorridere siano cose importantissime!!!!!!! e sarebbe bello vedere ospedali un pò meno tristi colorati ecc....un abbraccio!!!
    (ehi non è che ci prendi gusto e apri un blog anche tu???) :P

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  6. Bravo Simone..ti ammiro molto!
    purtroppo non è facile incontrare infermieri appassionati del proprio lavoro come lo sei tu..io nella mia breve degenza nel reparto maternità ne ho conosciuti tanti..insensibili, prepotenti e maleducati..per loro noi mamme eravamo solo una specie lamentosa da liquidare il più in fretta possibile..forse avevo sbagliato ospedale ;)
    tu in quale ospedale lavori? (io sono di torino)

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  7. Ce ne fossero di infermieri come te ...

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  8. Ecco... tu sei una rarità... per fortuna non ho avuto troppe esperienze in ospedale ma in quelle occasioni mi è capitato sì di incontrare persone meravigliose (ed è come dici tu... una parola, un piccolo gesto può aiutare molto!!!!) ma altre volte ho incontrato persone nervose... maleducate, irrispettose del dolore altrui e soprattutto persone che sottovalutano... ecco... spesso mi chiedo cosa abbia spinto quelle persone a fare un lavoro a stretto contatto con gente che soffre e che ha bisogno di attenzioni! Ti ritrovi invischiata in faide tra medici e infermieri, tra infermieri e infermieri... "io questo non lo faccio lo doveva fare il collega"... e tu sei lì in un letto, come dici tu, non per scelta!!!!
    Mi ha fatto piacere leggere le tue righe e sapere che in fondo non sono tutti uguali!! Spero, quando ne avrò bisogno, di incontrare persone positive e sorridenti proprio come ti descrivi!!!!
    E poi... a quante persone ho sentito dire "amo il mio lavoro"? poche credimi... davvero, davvero poche!
    Buona giornata!
    Roby

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