mercoledì 6 ottobre 2010

14 kilometri

I chilometri sono quelli che separano il Marocco dalla Spagna:
l'ultima tappa del viaggio odissea narrato nel film che abbiamo visto ieri sera.
Il film racconta infatti di tre giovani africani:
una ragazza di nome Violette, maliana, e due fratelli nigeriani, che decidono di tentare la sorte e di andarsene dall'Africa verso l'Europa.
Violette fugge da un matrimonio combinato con un uomo vecchio che ha abusato di lei da bambina, Buba invece é un buon giocatore di calcio e vorrebbe trovare posto in una squadra, convinto a partire dal fratello.
Il viaggio diventa però una storia di soprusi, la ragazza viene derubata e si ferma dapprima in un bordello, poi affronta un itinerario estenuante su un camion stracarico attraverso il Sahara, dove incontra i due fratelli.
Tutti e tre scendono dal camion per avviarsi a piedi ma sbagliano strada e si ritrovano a vagare nel deserto senz'acqua.
Il fratello di Buba muore e gli altri due vengono soccorsi da una tribù di beduini.
Lui e Violette comprano poi dei falsi passaporti in Mali, ma la ragazza viene arrestata dalle guardie di frontiera maliane all'ingresso in Algeria, finendo di nuovo a dover lavorare come prostituta.
Buba viene inseguito dalle guardie di frontiera algerine e marocchine, ogni volta rispedito indietro e costretto in una terra di nessuno.
Una continua catena di ingiustizie, truffe, violenze, di cui tutti sappiamo, dei rimpatri forzati, delle guardie di frontiera, dei viaggi dei "disperati" via mare, della marina che ostacola il loro approdo,ma vedere tutto questo narrato visivamente in un film colpisce molto di più di un semplice racconto di cronaca che anzi ci ha stufato e ci rende purtroppo indifferenti.
E non ho potuto fare a meno di pensare agli immigati africani che conosco, e che in un certo senso posso considerare amici:
le ragazze a cui mia mamma ha insegnato l'italiano, i bambini che ho seguito e seguo al doposcuola, o altre facce sconosciute che incontro ogni giorno nel mio paesino.
Tutto questo perché la loro storia del prima non la conosco:
non ce ne hanno mai parlato e noi non abbiamo mai chiesto, o se ci hanno raccontato é stato in un italiano frammentato misto ad un cattivo francese, di cui si capivano poco i nessi logici e le scansioni temporali.
Dietro ad ognuno di loro c'é una storia.
Posso immaginare come fosse il loro prima:l'ho visto in Ghana,anche se per un breve tempo, so da cosa possono scappare, dalla realtà di queste foto fatte nell'estate 2008.
E so cosa può essere l'adesso:lavori umili, disagio, mancanza di casa, un'integrazione che per quanto buona non é mai completa.
Quello che mi manca é il mentre, il mezzo, il viaggio con cui sono arrivati qui.
Questo film restituisce una forma alla parte centrale della storia:
al come siano arrivati qui.
Per questo lo consiglio, a chiunque sia in contatto con il prima e con il dopo:
a chi é appassionato di Africa e c'é stato, a chi qui si trova a dover lavorare a scuola, al centro migranti, in ospedale o in fabbrica con cittadini africani.
Io sono in entrambe le categorie, e credo proprio per questo che non possiamo ignorare la parte in mezzo, quella in cui purtroppo anche i nostri governi svolgono una (cattiva) parte:
14 kilometri possono essere pochi, ma possono essere anche lo spartiacque tra un prima e un dopo.

8 commenti:

  1. bellissimo post, Daniela...
    E non posso non pensare al libro BILAL di Fabrizio Gatti, dove il racconto di quel che c'è in mezzo è fatto in maniera mirabile.
    Un abbraccio a te e a Simo
    Francesca

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  2. mi hai fatto diventare curiosa e appena possibile voglio vedere anch'io il film !ciao Chiara

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  3. Messaggio ricevuto, il film è da vedere ...

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  4. Ci permettiamo di segnalarvi queste due cose legate all'Africa:

    http://onlusombelicodelmondo.blogspot.com/2010/09/concerto-per-lafrica.html

    e ancora

    http://onlusombelicodelmondo.blogspot.com/2010/05/immigrazione-e-fumetto.html

    ciao a tutti e grazie Daniela per la segnalazione

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  5. Grazie per questa segnalazione! spero di poterlo vedere presto.

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  6. Lo vedrò sicuramente, parla di un tema che mi sta sempre a cuore. Ti voglio segnalare anche un film che ho visto qualche giorno fà e che parla di tutt'altro (un episodio della nostra storia), si intitola 'L' uomo che verrà' ed é veramente bellissimo. Ciao!

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  7. @ cicabuma, dorisiana e ombelico:grazie epr le segnalazioni!! :-)

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  8. Ciao daniela,
    volevo avvertirti che ho riaperto il blog. Mi mancavate troppo!!!
    Un bacio
    Francesca

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Grazie per ogni tuo commento :-)