mercoledì 13 luglio 2011

Qui ed ora

Quest'estate é molto faticosa e impegnativa: siamo tornati dal viaggio in Madascar sballottati e scossi nelle idee e nelle emozioni ma non c'é stato il tempo di fermarsi a riflettere con calma, siamo subito ripiombati al lavoro.
Tra asilo, estate ragazzi e ripetizioni nei compiti ho davvero poco tempo libero e luglio sta già fuggendo via veloce, velocissimo.
Vorrei poter assaporare di più questa meravigliosa stagione, l'estate, che aspetto tutto l'anno, invece tra il lavoro e soprattutto tra i vari stressanti preparativi per il gran giorno (mancano meno di due mesi) sono sempre di fretta.
Meno male ci sono i bambini con la loro presenza quotidiana a volte difficile da sopportare, ma capace di curare, di rinfrescarmi con la loro allegria, spontaneità, voglia di giocare, con la freschezza dei loro gesti e delle loro parole.
I bambini con le loro fragilità e le loro debolezze, che mi mettono in moto, mi fanno andare alla ricerca di quello seduto in disparte, di quello preso in giro, e nello stesso tempo di quello che picchia, di quello che fa il bulletto, che poi sono il rovescio della stessa medaglia, questi bambini a volte così feriti e così pieni di rancore e tristezza, e star loro vicino é bellissimo, un dono che ripaga di tutto, riuscire ad entrare in contatto con loro é davvero il mestiero più grandioso che esiste.
E poi mi pagano per giocare tutto il giorno, non mi sembra neanche vero a volte, talmente mi diverto!
Sabato con Simone sono scappata in montagna la Lago del Vej del Bouc, ci siamo bruciati di sole, l'erba era piena di fiori e farfalle, ho respirato finalmente un po' d'aria di vacanza rigenerante.




Dopo la camminata immergere i piedi nell'acqua del lago é una goduria rifrescante, e l'acqua é così gelata che dopo pochi secondi devo uscire talmente il freddo fa male ai piedi, li brucia insopportabilmente, ma tutto il corpo si sente vivo in montagna, vivo nello sforzo, nell'altitudine.









A casa quando riesco (mai abbastanza quanto vorrei) vado fino all'orto, ancora bordato di grano fino a pochi giorni fa (anche se il proverbio dice A San Pé 'l gran o l'é tajà o l'é da tajè)

In un nido scopro ben 5 uccellini già grossi e ciccioni che infatti qundo mi avvicino di più volano via, sapete di che specie sono?



Tra le foglie di vite invece un altro nido con 4 piccolini di merlo nati da poco (non a caso il nostro campo si chiama Merlu)



I pomodori crescono

e siamo sommersi di mirtilli con cui preparo la salsa per questo cheescake che viene sempre bene e che abbiamo mangiato a cena

Ci sono anche tanti lamponi

e quelli giapponesi piccoli e appiccicosi proliferano a dismisura


Siamo sommersi anche di zucchini

i fagiolini sono in fiore

ogni tanto si trova ancora qualche fragola mezza mangiucchiata

Le zucche crescono e invadono tutto il campo con i loro convolvoli



Le more maturano e tra poco saranno pronte

Charlie scorribanda tra i campi


e siamo pieni di ramasinSono contenta di questa vita, di essere tra quelli che lavorano in cooperativa, di quelli che spendono tanta energia per pochi soldi, di quelli che si inventano mille lavori part-time per tirare avanti ma che si divertono isempre in quello che fanno.

Sono contenta dell'orto del Merlu che qualche anno fa snobbavo ma che i miei genitori mi hanno insegnato e mi insegnano a coltivare.

Amo i miei nonni contadini che ogni giorno mi insegnano il vero significato della sobrietà.

Sono contenta dell'iniziativa del comune di affidare lo Zoo Bar alla cooperativa Il Ramo, felice di questa città, Cuneo, in cui c'é tanta voglia di fare, in cui ci sono tanti ragazzi in gamba e tante iniziative per migliorare città e società.

Lo Zoo Bar é già diventato la nostra tappa fissa con il suo gelato girato (base di fiordilatte a cui aggiungere a piacere frutta fresca, cioccolato, cereali, frutta secca) e mi fa piacere dare un'oportunità in più a questa cooperativa che conosco bene e che impiega con successo persone svantaggiate che provengono da esperienze di emarginazione, carcere o tossicodipendenza, o con disabilità.

In fondo, come cantiamo ogni giorno all'estate ragazzi, tocca a te cambiare il mondo.

E il mondo si cambia nel piccolo, giocando con i bambini, scegliendo un bar un po' diverso dagli altri, promuovendo la diversità, la semplicità, scegliendo come base i piccoli e tutti quelli che hanno più bisogno.


E la mia orchidea é rifiorita rigogliosa dopo un anno di cauto silenzio :-)

5 commenti:

  1. Oh Daniela quanto mi fa piacere leggere i tuoi splendidi pensieri, i tuoi aliti di riflessioni rinfrescanti, che mentre leggo annuisco e concordo, concordo con le tue emozioni, col tuo assaporare la sobrietà, col tuo essere viva e varia nei piaceri, nelle passioni, nei lavori! Concordo perché condivido e vivo giornalmente le tue stesse vibrazioni e gioisco di leggerle di riflesso, accompagnate da queste splendide, che dire splendide è poco, fotografie e dall'aria che in esse respiro. Che meraviglia...siete stati in Madagascar! Corteggio questo come anche un latro paio di posti da anni ormai, ma chissà...un giorno!
    A presto e buon proseguimento estate!

    RispondiElimina
  2. Mi piace immergermi nel tuo mondo, fatto di cose vere e vissute... Non parli per riflesso o per sentito dire, vivi ogni giorno e partorisci idee che sanno di speranza...

    RispondiElimina
  3. Daniela! E' sempre così bello tornare da te... sogni e realtà, insieme.
    E come siete belli, coppia felice! :)

    RispondiElimina
  4. Lo so, non dovrei perchè l'invidia è una brutta bestia.... ma quanto vorrei avere un orto come il tuo.
    Auguri per tutto!!
    Laura

    RispondiElimina
  5. Mi ricordi ogni giorno l'importanza di prestare attenzione alle piccole cose e ai particolari della vita, così da non perderli. Sono quelli che ci fanno dire grazie per ogni cosa!

    RispondiElimina

Grazie per ogni tuo commento :-)