domenica 6 novembre 2011

Madagascar: trekking nella foresta di Ranomafana

In Madagascar, dopo l'Oceano Indiano, ci siamo spostati in taxi-brusse da Manakara fino al Parco Nazionale di Ranomafana, patrimonio mondiale dal luglio 2007,esteso su di un'area di 41601 ettari, in clima tropicale umido.Se infatti a Soatanana la foresta era secca, di altipiano, a Ranomafana possiamo parlare di giungla vera e propria o anzi di foresta vergine primaria, cioè ancora intatta, non toccata dall'uomo.Abbiamo trascorso la prima notte al rifugio ed il mattino successivo, molto presto, siamo partiti con i nostri zaini per un trekking di due gorni nella foresta e pernottamento in tenda nella giungla.Con noi Dophin, guida naturalistica malgascia, un portatore (che portava pentole e cibo per i pasti del trekking) ed un rabatteur, cioè un esperto nell'ndividuare gli animali della foresta.

Abbiamo attraversato un torrente e ci siamo immersi nel silenzio e nell'umidità totale della foresta, dove gli alberi, le liane, i muschi, le felci la fanno da padrone e tutto é ricoperto dal verde, con alberi altissimi che coprono il cielo.


La biodiversità nel parco é molto alta, sia per specie vegetali che animali, noi purtroppo eravamo nella stagione invernale (essendo nell'emisfero australe) e quindi non abbiamo visto nessuno degli spettacolari fiori della foresta di orchidee.

Abbiamo invece visto gechi e lucertole di ogni forma e colore e, grazie all'immensa conoscenza della foresta di Dophin, molti insetti, uccelli e piccoli animali che sarebbero rimasti nascosti ai nostri occhi.

Ad esempio, un insetto stecco muschiato che si confonde con il muschio di un ramo, lo vedete?

O un altro insetto stecco si confonde con le foglie secche.

Nella foresta abbiamo scorto diversi lemuri, ne vivono 12 specie e affollano gli alberi per sportarsi, giocare, dormire o cibarsi di foglie, germogli, bacche.Nel tratto iniziale del trekking ne abbiamo visti molti, ma é stato più emozionante scorgerli in silenzio una volta profondamente addentrati nella foresta, e poterli osservare da soli e da molto vicino, mentre giocavano, si spulciavano o dormivano sui rami.Abbiamo scorto ad esempio un gruppo di 3 lemuri, probabilmente una coppia adulta con un figlio già grande ma non ancora del tutto autonomo ( i cuccioli rimagono molto a lungo con i genitori).



E tutto attorno, ne silenzio rotto solo dai versi dei lemuri e dai lori bazi tra i rami, le altre meraviglie della foresta:giochi di luce ed ombra, piante rigogliose di ogni tipo, semi, muschi.



Ad esempio Simone ha trovato, da esperto mirmidologo, un grosso nido di formiche caduto a terra:viste le forti piogge della foresta tropicale (durante la notte in tenda pioverà molto infatti), le formiche costruiscono i loro nidi sugli alberi e non a terra, dove rischierebbero di rimanere continuamente sott'acqua.

Abbiamo trovato pelli di serpente ma non ne abbiamo visti di grandi. nella foresta vive il boa constrictor ma essendo inverno era in letargo.

La cosa più incredibile e ovviamente diversa rispetto ai nostri boschi era l'umidità totale e perenne, non faceva molto caldo ma camminando eravamo completamente zuppi di sudore e tutto era umido, come ricoperto di vapore, tanto che i rami degli alberi nella giungla tutti ricoperti di muschi e di altre piantine o erba che ci cresocno sopra, talmente il legno é intriso d'acqua, anche quello degli alberi vivi.



Con Dophin ho scorto un fossa fossana, mammifero di piccola taglia,che passava sul sentiero, peccato non aver avuto il temo di fotografarlo.Per fortuna invece nessun avvistamento del temible fossa, carnivoro simile ad un grosso giaguaro. che si nutre dei lemuri e ne é l'unico predatore.

Abbiamo fatto uno spuntino a metà strada e poi abbiamo proseguito nella foresta, arrivando a destinazione dopo circa 5 ore di cammino, nel primo pomeriggio.

Abbiamo montato la tenda nel mezzo della foresta pluviale


e abbiamo esplorato un po' i dintorni dell'accampamento.


Intanto Dophin ed i due aiutanti hanno acceso il fuoco con della legna tagliata lì al momento ed accesa con l'ausilio di stecche di resina che sie erano portati dietro.Dophin ha preparato una zuppa che abbiamo mangiato tutti insieme.Prima del buio abbiamo fatto un giro con lui per avvistare altri lemuri di cui sentivamo le grida di richiamo e camminando un po' ne abbiamo scorti alcuni esemplari dal pelo rossiccio.


Alle 5 di pomeriggio era buio e siamo andati con Dophin, muniti di lampade, a fare un giro di esplorazione notturna.Emozionante, ma non ho vissuto bene questa piccola avventura notturna perché data l'umidità molto forte ogni foglia o tronco erano ricoperti di sanguisughe, piccolissime e sottili come capelli, capaci quindi di attaccarsi ovunque.Detesto le sanguisughe, e queste erano così piccole da riuscire a passare anche attraverso i pori degli scarponi da montagna che indossavamo, infatti Simone é stato morso da 3 sanguisughe che sono passate attraverso scarponi e calzoni di spugna per succhiare il sangue dal suo piede, ed io sono rimasta piuttosto sconvolta da questo ed ho passato tutto il tempo della visita notturna del parco a staccarmi le sanguisughe da scarpe e vestiti, terrorizzata che potessero passare attraverso i vari strati che indossavamo o attaccarsi al viso e ai capelli.Ce n'erano ovunque e ancora adesso mi vengono i brividi!A parte questo piccolo incidente, la visita é stata bella, anche perchè come durante il giorno, Dophin era capace di individuare animali ovunque.Abbiamo visto principalmente molti camaleonti, che cambiavano colore se illuminati dalla luce delle lampade, rane e ragni.Tutto era avvolto nell'oscurità più totale e impenetrabile e nel silenzio.




Siamo poi ritornati al fuoco,per un altro pasto preparato dal portatore e dopo essere rimasti un po' lì all'accampamento siamo andati nella tenda, faceva molto freddo ed era umido, non eravamo molto attrezzati perché non avevamo un materassino nè molte coperte, é piovuto tutta la notte con vasti scrosci ma eravamo riparati ed é stato strano sentire tuti i rumori della foresta che ci corcondava durante la notte, con le urla dei lemuri, fruscii e scricchiolii vari.Certo non abbiamo dormito molto nè comodamente, ma è stata la nostra prima notte in tenda assieme.Al mattino successivo, molto presto, la svelgia e la colazione all'accampamento, per poi riprendere il cammino di ritorno.Dophin aveva preparato the caldo alla vaniglia, uova al padelino e crocchette di sesamo.



Nella foresta una parte é formata da alberi di bambù e ci vivono lemuri che si nutrono di questi germogli.



Abbiamo trovato un piccolo geco marrone che si mimetizzava in una ragnatela come se fosse una foglia secca accartocciata.E poi, grazie al rabatteur, ci siamo avvicinati ad un gruppetto di lemuri nella foresta di bambù e siamo stati a lungo ad osservarli da vicino mentre mangiavano.







Abbiamo trovato anche un piccolo serpente.

E infangati, umidicci e stanchi siamo tornati al rifugio.Il trekking é stato bello, come essere fuori dal mondo ancora di più, anche se molto faticoso per me per via dell'umidità e sopratutto delle sanguisughe.Ma ci siamo divertiti e grazie alle guide, abbiamo visto animali e piante a noi sconosciuti. La natura é sempre sorprendente e la sua vita così ricca da rimanerne affascinati.
Una delle cose più belle del trekking é stata osservare la fusione naturale di Dophin e del rabatteur con l'ambiente della giungla:scalzi, senza attrezzature, conoscevano a menadito ogni singolo sentiero, ogni albero, la storia e le vicende di ogni colonia di lemuri.Erano in grado di capire di che gruppo di lemuri si trattasse solo ascoltando le loro grida da molto lontano, di imitarne il verso, di avvicinarli in totale silenzio senza farsi scorgere dagli animali.Impassibili di fronte alla pioggia, al fango, alle sanguisughe, veri uomini della foresta, veri uomini uniti alla natura.

3 commenti:

  1. Wow!!!Una bellissima esperienza :)
    io adoro i lemuri. Mi sarei emozionata tantissimo nel vederli dal vivo ^-^

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  2. @ Dreamy: si é stata un'esperienza emozionante, soprattutto per Simone che é appassionato di animali e lì era veramente nel suo regno perfetto!I lemuri sono molto carini, ma di notte le loro urla sono agghiaccianti, gridano così forte!

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  3. ciao, molto interessante conoscere com'è organizzata l'offerta di servizi ai turisti in Madagascar; noi stiamo organizzando i servizi turistici in un'area fra Mozambico, Sud Africa e Zimbabwe. Immagino le sanguisughe, davvero arrivano dappertutto !!

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