martedì 11 ottobre 2011

Lo spazio vuoto

In queste ultime settimane é come se mi avessero dato tra le mani una grande matassa ingarbugliata, da districare, ed io non sapessi da dove iniziare per disbrigarla.
Il nostro matrimonio era un sogno grande, grandissimo, che era nel cassetto da qualche anno, averlo realizzato é stata un'importante conquista.
E questo sogno tolto, ha lasciato tanto, tantissimo spazio nel cassetto, ed ora di colpo non so con cosa riempirlo, con che ordine.

Il nuovo spazio vuoto é anche mentale:per mesi il matrimonio e la sua organizzazione sono stati al centro di tutto, e come ho detto l'idea in sè del matrimonio era maturata in noi già qualche anno fa, ed era fino al 10 settembre scorso il mio principale obiettivo, messo davanti a tutto il resto, la prima meta da conseguire. Ora, raggiunto questo sogno, é come se di colpo tutto fosse sgombro, sensazione piacevole ma anche paralizzante:verso cosa tendo adesso?Qual é lo scopo in cui voglio mettere le mie energie?

A questo si aggiungono le problematiche lavorative:il lavoro che faccio adesso é organizzato male con tante ore buche, pagato poco, e rispetto all'anno scorso ho la metà delle ore di assistenza fisica a bambini disabili, che mi piaceve molto e mi gratificava, quelle ore sono state sostituite da servizi mensa e preingresso dove il lavoro educativo é praticamente assente, si tratta di "sorvegliare" i bambini nei momenti in cui gli insegnanti non ci sono o di servire loro i pasti.

Certo, anche questi lavori possono essere svolti con cura e amore, ma ben diverso sarebbe occuparsi direttamente dei bambini, e questo lavoro che l'anno scorso mi piaceva molto, ora é molto poco gratificante.

Da qui le mille domande:

ma la mia realizzazione personale la trovo nel lavoro?

La trovo sicuramente in tutto quello che faccio oltre a questo lavoro.

Ma é necessario che io trovi la mia realizzazione anche nel lavoro, o posso/voglio/devo vedere quest'ultimo solo come un mezzo per conseguire altro e quindi non farmi troppi problemi?

Che lavoro vorrei fare se potessi scegliere liberamente?

Cosa sono disposta a sacrificare per il lavoro (es.il tempo libero che ho ora)?

Tante domande, queste ed altre, a cui non so ancora bene come rispondere.

Quello che so é che voglio vedere questo momento confuso come un'occasione per cambiare veramente, tornare alla fonte.

Sarà necessario un grande cambio di prospettiva per vedere queste difficoltà lavorative come un'occasione preziosa per rimettermi in gioco, cercare cosa veramente voglio, osare il rischio.

Cercherò di farlo, di stay hungry, stay foolish.

7 commenti:

  1. Credo che la realizzazione personale lavorativa non sia tutto, ma aiuti notevolmente ad arrivare sereni a fine gionata. Non dico trovare il lavoro dei sogni, ma quell'occupazione che ti fa tornare a casa tranquilla, e perche' no, anche soddisfatta a volte.

    Per il sogno nel cassetto, credo che un po' di vuoto a volte faccia bene: il trovarsi a pensare a mente sgombera alle cose e' piacevole. A tempo debito, Dani, stara' a te (e perche' no, anche a voi) aggiungere ogni volta un piccolo qualche cosa, che puo' essere anche un piccolo traguardo quotidiano.

    Scommetto che non e' completamente vuoto pero', mi sembra impossibile :-) .

    Da qua inizia un nuovo sentiero: Buona strada!

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  2. Uh, che bella orchidea nello spazio vuoto!
    Ti posso solo raccomandare ti trovare nel lavoro più un mezzo che un fine, permettigli di portarti da qualche parte (metaforicamente parlando) e lo farà di certo: ad una carriera brillante, ad un figlio, ad entrambi?
    Se diventa un fine, sei già arrivata e non andrai mai lontano.
    E, visto quante cose belle hai dentro, sarebbe un immenso peccato.
    Abbracciami Simone, va', prometto che vengo presto da voi.

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  3. Hanno ragione, sai?
    Anch'io ho sempre cercato di vedere il lavoro come un mezzo: la vita non è solo lavoro, anche se questo deve avere la sua importanza e darti le tue belle soddisfazioni. Come dice Mamma F, se diventa un fine sei già arrivata.

    Prendila sì come un'occasione: quel nuovo vuoto che si è creato chiede di essere riempito, non per "star pieno" e basta ma per darti l'entusiasmo necessario per raggiungere nuovi obiettivi, e svuotarlo nuovamente e poi riempirlo di nuovo!

    Lasciati guidare da quel vuoto.
    Usa questo spazio per guardarti intorno e ascoltati, laggiù, in fondo al cuore: è da lì dentro che ti arriveranno mille suggerimenti e mille ispirazioni... :)

    p.s.: ho anch'io quella stampa di Steve McCurry! La adoro!

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  4. Il vuoto non è necessariamente negativo....è solo una piccola pausa che ti permetterà di crearti nuovi obiettivi, di sognare ancora.

    Per quanto riguarda il lavoro anche per me è molto dura (al momento sono disoccupata)... ma sono sicura che non tarderanno ad arrivarti grandi soddisfazioni! Te lo meriti.
    Un abbraccio

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  5. non prenderla come un acritica ma come un consiglio...anche se non richiesto.

    davvero dici che c'e' uno spazio vuoto ora che il matrimonio e' stato celebrato?
    Ma quello e' solo un punto di partenza, non di arrivo. ora c'e' da costruire il matrimonio nel vero senso , e non solo una cerimonia con le bomboniere e i fiori. SEmbrera' banale, ma non lo e'...
    C'e' da pensare per due, non piu' da single ma come una famiglia, scelte da pianificare, obiettivi e cosi via di voi insieme, non di due singoli che ora vivono nella stessa casa.

    Non c'e' un vuoto, solo una diversa (e molto piu' ampia) lista di cose da fare, da eseguire,vi auguro, fino alle nozze di diamante e oltre.

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  6. Daniela,
    non puoi mancare al concorso: stasera cucino Bio !
    http://fysis.it/2653/correlati/concorso-stasera-cucino-bio

    mi raccomando ;)

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  7. Forse invece di vuoto é meglio dire spazio APERTO, ed é questo che spaventa un po', perché proprio come dici,Anna, ora bisogna costruire il futuro, costruire il matrimonio, e bisogna appunto scegliere e pianificare gli obiettivi.Ma gli obiettivi portano a dover scegliere anche tante cose secondarie:che lavori vogliamo fare, di quanti soldi abbiamo o no bisogno, di quanto tempo vogliamo dedicare alla famiglia, dove immaginiamo una futura famiglia, qui o all'estero?Sono scelte difficili, che é bello fare in due, ma sono faticose ora perché dobbiamo un po' ridiscutere tutto di noi, vedere quali sono i sogni che abbiamo e soprattutto come raggiungerli.E quindi ad esempio:che lavoro vorrei fare io?Che sogno ho, che magari ho messo da parte negli ultimi anni prima per laurearmi in tempo e poi per potermi sposare?Ecco io a quei sogni non avevo più pensato perché avevo altri scopi a breve termine da raggiungere, ma ora che effettivamente il futuro é sgombro sto cercando di capire meglio la mia identità e cosa voglio veramente, come persona e poi ovviamente cosa vogliamo noi come coppia nel nostro futuro.

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Grazie per ogni tuo commento :-)