venerdì 13 luglio 2012

I tetti di Gerusalemme

 [Le cupole del Santo Sepolcro viste dal tetto del nostro ostello]

Descrivere una città come Gerusalemme é molto difficile.
Provo a trasmettere quale può essere l'atmosfera concitata del suq, i suoi colori, la folla di gente che lo attraversa ogni giorno.
Provo anche a raccontarla dall'alto, dai suoi tetti.
I tetti di Gerusalemme sono a cupola, con terrazzi piatti.
Sono di tutte le sfumature del grigio, dal perla al cenere.
Di giorno sono accecanti di luce bianca tanto che quasi non si riesce a fotografarli.
Li amo soprattutto di sera, quando non sono più grigi, ma rosa e gialli, caldi, leggeri, quasi a confondersi con il deserto che circonda prepotente la città.
Tra le cupole delle case, spuntano altre cupole che l'occhio cerca e riconosce subito: le due gemelle e scure del Santo Sepolcro e quella dorata della Moschea della Roccia, splendidi esempi di architetture che non creano ferite, ma che nascono dal tessuto stesso della città e dei suoi tetti rotondi.
Mi piace lasciar vagare lo sguardo su questi tetti così diversi da quelli rossi a spiovente della mia città, questi tetti sanno di caldo, di citerne di acqua preziosa che non é da far rotolare giù dalle tegole ma da catturare e conservare.
Sanno di frutta e spezie messe ad essicare al sole.
Sanno della brezza che a Gerusalemme si diffonde ogni sera, anche nei giorni più torridi, che accarezza le cupole, ci gioca a nascondino, le arrotonda e le leviga.
Questi tetti sanno di polvere, di una storia antica, sono tetti che scrutano gli assedi durante i secoli di battaglie,che guardano verso il deserto e verso il mare da quell'altipiano naturale che é Gerusalemme sulla Via dei Re che dall'Egitto sale alla Mesopotamia.
Al tramonto questi tetti sono rosa come i mille petali di una rosa delicatissima.
Di giorno sono solcati da truppe di gatti randagi pigri e sonnolenti.
Chissà di notte da quante stelle sono cullati.
Sono uno dei paesaggi che preferisco in assoluto.
[I tetti e la moschea della roccia dal nostro ostello, sullo sfondo il monte degli ulivi e il monte Herzl]
 [Deserto di Giuda dal tetto del presunto Cenacolo (ultima cena di Cristo)]
 [Casa dal tetto del Cenacolo]
 [Dai bastioni che vanno dalla porta di Jaffa alla porta di Damasco]
 [La cupola della roccia dalla porta di Damasco]
[Santo Sepolcro dalla porta di Damasco]
[Santo Sepolcro e Cupola della Roccia dalla cittadella di Davide]

Non ho potuto fare a meno di registrare qualche minuto dei tetti di Gerusalemme al tramonto,dal tetto del nostro ostello, mentre la città rimbomba contemporaneamente di mille campanili che suonano e dei muezzin che cantano per richimare alla preghiera dai minareti bianchi e verdi.
Uno spettacolo di luci e suoni così denso e suggestivo che sempe mi commuove.

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per ogni tuo commento :-)