venerdì 5 agosto 2011

Madagascar: i mercati # 2

Questa volta le immagini sono del mercato di Ambositra!


Sempre la stessa cura nell'esporre la poca merce da vendere, gli stessi colori sgargianti ed i bimbi che accompagnano le mamme durante tutta la giornata di mercato, tra i banchetti e le stuioie poggiate in terra lungo il bordo della strada.

Il primo mercato che abbiamo visto in Madagscar, che mi ha subito colpito, che aspettavo di ri-vedere da tempo dopo l'esperienza in Ghana di qualche hanno fa.


Il riso onnipresente, in grossi sacchi, in diversi colori e varietà: riso nero, rosso, rosa, bianco.


I negozi che vendono la carne di zebù appesa a ganci di ferro, all'aria aperta.

I ceci malgasci, una varietà particolare, molto buoni, piccoli e densi, li abbiamo gustati più volte sia freschi che secchi.





Le banane, tantissime, ovunque, anch'esse di varie dimensioni e qualità.


I banchetti messi su dappertutto, sui marciapiedi, accanto alle fogne, su panchine o su un semplice drappo di stoffa steso per terra.
E le mani che cercano, soppesano, contrattano, provano, comprano e riempiono le borse di paglia di verdure, pesci secchi, legumi, riso.


In questi giorni di riposo ho letto il libro Il bene ostinato di Rumiz, uno scrittore-reporter che amo molto, di cui ho letto qualche mese fa un bel libro di ricerca storica su Annibale ed in precedenza altri reportages.

Questa volta il suo libro racconta dell'esperienza dei medici Cuamm in africa, una delle ong italiane che funzionano meglio nella cooperazione all'estero, presenti ad oggi in 7 paesi:Angola,Etiopia,Kenya, Mozambico, Sudan, Tanzania e Uganda.

La particolarità dei medici o infermieri Cuamm?

Di partire spesso in coppia o in famiglia per queste esperienze di grande lavoro e dedizione in africa, mettendo a servizio dei più poveri, dei più isolati, le loro competenze sanitarie, anche in zone di guerra o conflitto, con grande serietà e continuità.

Il libro é scritto benissimo, come tutti i libri di Rumiz affascina con il suo stile veloce, incalzante, un reportage interessante per tutti ed indispensabile per chi un po' si appassiona di Africa, di questo continente che ci sembra sempre così lontano e oscuro, ma da cui abbiamo preso molto, e da cui molto possiamo ancora imparare.

A me ha fatto venir voglia di tornare in africa, e mi ha fatto guardare più e più volte tutte le foto della nostra esperienza malgascia, i colori, i paesaggi, la gente africana, e tra questa le donne, le donne africane, sole e forti, che portano avanti un'intera società con la sola pazienza e forza d'animo.

Buona lettura!

3 commenti:

  1. Questo libro mi ispira: o meglio, mi piace la descrizione che ne hai fatto, e il termine "incalzante" che hai usato!! Io, ahimè, faccio fatica a concentrarmi sui libri troppo lunghi e dispersivi :-( magari questo potrei anche leggero, eheh!

    Stai meglio dalle tue orecchie? mi auguro di sì, accidenti!!

    Un bacione

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  2. @ Marti: si sto meglio, oggi finisce la mutua, sono ancora un po' acciaccata ma almeno non ho più male!dovrò fare delle visite di controllo ma dovrei essere guarita (spero!!).
    Il libro é molto bello ed é lungo un centinaio di pagine, quindi é leggero :-) te lo consiglio!

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  3. Quanto mi piace come scrive Rumiz, adesso lo cerco anche io :) Grazie!

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Grazie per ogni tuo commento :-)